Un accordo splendente tra la leggerezza dell’elemento scultoreo e la presenza dell’architettura ma anche con l’ariosità del disegno urbanistico. Così, all’insegna dell’armonia tra gli elementi, si accendono le luci su Bergamo, città insignita del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2023 insieme a Brescia: domenica, 22 gennaio, ad aprire il calendario delle manifestazioni, è stata presentata “Lights on – Confindustria Bergamo”, installazione appositamente realizzata dai designer Objects of Common Interest per Piazza della Libertà.
Selezionata nell’ambito di un contest internazionale promosso da Confindustria Bergamo, Comune di Bergamo e GAMeC, l’opera, sinuosa, luminosa e alimentata da pannelli solari, dialoga con la facciata del Palazzo della Libertà, sede di Confindustria ed esempio di Razionalismo italiano, costruito tra il 1937 e il 1940 su progetto dell’architetto Alziro Bergonzo, nell’ambito del nuovo piano regolatore di Marcello Piacentini. Interpretando il tema della Capitale della Cultura 2023, “La città illuminata”, l’installazione si fonda su tre concetti chiave – riutilizzare, riattivare, rinnovare – partendo dalla volontà di rielaborare il rapporto tra la comunità e le risorse.
«Con questa installazione abbiamo pensato di riattivare uno spazio pubblico che appariva sottoutilizzato trasformandolo in un ambiente più vivo, in una piazza della “città illuminata” che sia di ispirazione e porti gioia a chi la abita», ha affermato la designer Eleni Petaloti, fondatrice dello studio Objects of Common Interest con Leonidas Trampoukis. «Abbiamo inoltre sviluppato il tema del rapporto fra la comunità e le sue risorse naturali, valorizzando una città che “inventa” basandosi su ciò che già possiede, traendo soluzioni dal proprio passato e dal proprio patrimonio culturale», ha continuato la designer, intervenuta alla presentazione insieme a Giovanna Ricuperati, Presidente di Confindustria Bergamo, al Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e a Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC.
L’opera, al centro della piazza, potrà essere osservata da un’inedita prospettiva ravvicinata, grazie a una pavimentazione sopraelevata, realizzata con pneumatici riciclati, che consentirà una visione panoramica dell’intera area. A completare l’allestimento, una serie di sedute realizzate con marmi policromi recuperati e resina riciclata.
«Gli Objects of Common Interest hanno creato un’opera modulare riconfigurabile, imbastendo un dialogo con la città che va al di là della singola esperienza della Capitale Italiana della Cultura», ha commentato Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC. «L’installazione, oltre che da una lettura del contesto di Piazza della Libertà e dalla volontà di aprire nuove possibilità di fruizione di questo specifico spazio pubblico, nasce infatti dall’idea di una possibile rigenerazione molteplice del manufatto. In futuro, quando sarà riallestita, Lights on potrà aprire nuovi sguardi su nuovi contesti, integrarsi con altri ambienti e architetture, illuminandole».
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