-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Biennale Architettura 2025: un public programme per discutere di intelligenza collettiva
Progetti e iniziative
di redazione
Nella lingua latina, era un termine di grande rilevanza sociale e culturale, designava un gruppo di famiglie che si riconosceva in un antenato comune e praticava culti condivisi. Insomma, ancora un richiamo alla classicità e ai suoi ideali sembra emergere da GENS, il titolo scelto per il ciclo di incontri che animerà la 19ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. A partire dal 10 maggio 2025 e per tutta la durata della Biennale, un public programme scandito da proiezioni, performance, workshop e conferenze, amplierà i confini dell’architettura per intrecciarla con altre discipline, dal cinema alla scienza, avviando una riflessione sulle forme dell’intelligenza e della progettazione contemporanee. Un osservatorio privilegiato sui cambiamenti in atto nell’ambiente costruito, ponendo al centro il tema dell’adattamento e della co-creazione di conoscenza.
Il Publico Programme della Biennale 2025, tra intelligenza artificiale e crisi climatica
Attraverso un denso calendario di appuntamenti, il public programme della Biennale 2025 si configurerà dunque come uno spazio aperto alla sperimentazione e alla condivisione di saperi, in cui accademici, artisti, attivisti, politici e professionisti indagheranno il rapporto tra intelligenza artificiale, crisi climatica e innovazione urbana. Il programma si svilupperà grazie a una rete di collaborazioni con istituzioni di respiro internazionale, tra cui The Bartlett School of Architecture, EPFL Media x Design Lab, il Politecnico di Milano, ASviS, Lincoln Institute of Land Policy, Accademia di Belle Arti di Roma – Corso di Design per la Sostenibilità, The Aspen Institute, Greentech Festival, Intergovernmental Oceanographic Commission of UNESCO, UN Habitat.

«La Biennale Architettura 2025 coinvolge diverse forme di intelligenza per affrontare le sfide del nostro tempo – spiega Carlo Ratti. Sia la Mostra Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. sia GENS Public Programme superano i confini dell’architettura, favorendo un dialogo interdisciplinare con la collaborazione di istituzioni internazionali», ha spiegato Ratti. «I workshop sviluppati in modo partecipativo coesisteranno con istituzioni accademiche e organizzazioni non-profit globali, creando spazi e conversazioni accessibili a tutti. Invitiamo chiunque sia interessato a partecipare agli incontri che si terranno quasi ogni settimana, da maggio a novembre. Siamo aperti a ricevere ulteriori proposte anche dopo l’apertura della Mostra».
Il ciclo si inaugura il 10 maggio al Teatro Piccolo Arsenale con Collective Baukultur, un dialogo sulla qualità dell’architettura e dell’urbanistica come esito dell’intelligenza collettiva, con ospiti di rilievo come Oliver Martin della Davos Baukultur Alliance e Antonio Gómez-Palacio di DIALOG. Il 13 maggio, la Biennale affronterà l’urgenza del cambiamento climatico con Via col vento (caldo)? Città e patrimonio artistico di fronte alla crisi climatica, che vede la partecipazione di esperti di sostenibilità urbana come Hélène Chartier (C40) ed Enrico Giovannini (ASviS).
Il 24 maggio, The Intelligence of Cities esplora le trasformazioni urbane con un focus sulle città minori, in cui il futuro dipenderà più dall’ingegno umano che dalla sola tecnologia. Tra tavole rotonde e hackathon, la conferenza co-organizzata da Jean-Louis Missika si interroga sulle strategie per il riequilibrio urbano, mentre il 28 maggio la conversazione si sposta sul Climate-Responsive Urbanism, con i vicesindaci di Lisbona, Londra, Atene e altre città europee a confronto sulle politiche di rigenerazione sostenibile.
Il programma includerà anche un incontro incentrato sulla parola “Domicidio” con l’ex Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, Luciano Violante.

Lo Speakers’ Corner e il linguaggio performativo del workshop
Al centro ideale di GENS, lo Speakers’ Corner, un’arena progettata da Christopher Hawthorne, Johnston Marklee e Florencia Rodriguez all’interno delle Corderie dell’Arsenale, dove si alterneranno workshop, performance e dibattiti pubblici. Il programma prevede un’ampia gamma di format, dai laboratori pratici alla proiezione di film, fino a pratiche coreografiche e narrazioni collettive.
Gli stessi Christopher Hawthorne e Florencia Rodriguez cureranno Restaging Criticism, una serie di incontri dedicati alla critica architettonica contemporanea, suddivisi in quattro filoni tematici: Modes and Platforms, Territories, Operative/Operation, Emerging Voices. Questo ciclo di appuntamenti mira a ridefinire il ruolo della critica come pratica attiva e trasformativa, in un contesto in cui l’architettura diventa sempre più uno strumento di mediazione tra crisi ambientali e scenari futuri.