Ex Dogana, Location Ep 3, Foto Carolina Zorzi
Un viaggio tra gli spazi d’arte e cultura meno noti di Verona, scandito dalle diverse epsressioni della creatività e lungo filo rosso della tradizione del vino. Con il progetto Biscardo for Arts, la storica azienda vitivinicola veronese Biscardo Vini esplora il dialogo tra quattro discipline artistiche e altrettanti luoghi, attraverso un racconto che si svilupperà sui social media e culminerà in una serie di video dedicati.
“Vino, Arte e Cultura” è il claim che guida Biscardo Vini, un’azienda con quasi 150 anni di storia. Fondata nel 1878 a Bussolengo, oggi la cantina è gestita da Maurizio, Martino e Maddalena Biscardo e continua a distinguersi per la qualità e la capacità di reinterpretare il proprio patrimonio vitivinicolo con sensibilità contemporanea. In questo solco si inserisce il nuovo progetto di Biscardo Vini, che intende valorizzare il proprio patrimonio enologico aprendo un dialogo ideale con il paesaggio culturale della città.
Calligrafia, scultura, musica e danza sono i linguaggi su cui si focalizza il progetto, che includerà spazi dalla forte identità storica, lontani dai percorsi più battuti. Un racconto che prende forma sotto la direzione artistica della fotografa Carolina Zorzi e che verrà svelato in quattro episodi, online da marzo a novembre 2025.
«Questo progetto, nato a fine 2024, si inserisce pienamente nella nostra identità rappresentata dal claim “Vino, Arte e Cultura”. Da qui, il desiderio di diventare veicolo di espressioni artistiche, creando un dialogo tra artisti, siano essi emergenti o affermati, e luoghi che raccontano la storia e la bellezza di Verona. Il nostro lavoro è una forma d’arte che valorizza gli aspetti nascosti del vino: ecco perché abbiamo scelto di rivolgerci ad altre forme di creatività, per raccogliere un frammento della loro identità, del loro linguaggio e per raccontare anche qualcosa di noi», ha affermato Maddalena Biscardo, Responsabile della comunicazione di Biscardo Vini.
Il primo episodio si apre nella Biblioteca Capitolare, autentico scrigno di saperi con oltre 1200 manoscritti, tra cui la più antica copia del De Civitate Dei di Sant’Agostino. Qui la calligrafa, appassionata di storia della scrittura, manoscritti e paleografia Sara Caliari interpreterà attraverso la scrittura la firma di Biscardo Vini, in un omaggio alla tradizione del tratto.
La narrazione prosegue tra le mura della Provianda di Santa Marta, complesso di archeologia industriale oggi sede della collezione d’arte contemporanea dell’Università di Verona. Marina Bertagnin, in arte MABE, porterà qui la propria ricerca scultorea: le sue opere dialogheranno con la storia del luogo, un tempo panificio militare, e con il tema della bellezza come esperienza sensoriale ed estetica.
La musica prende vita sulle sponde dell’ex Dogana di fiume, storico punto di snodo commerciale trasformato in un luogo di sperimentazione culturale. Il Maestro Leonardo Benini, direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica Futura, guiderà un ensemble strumentale in un’esplorazione sinfonica ispirata al vino e ai suoi ritmi.
L’ultimo capitolo del progetto trova spazio nel Museo Miniscalchi-Erizzo, dimora nobiliare del Quattrocento, dove la coreografa Camilla Monga, docente all’Accademia Paolo Grassi di Milano, interpreterà attraverso la danza il movimento e la fluidità che accomunano il vino e il corpo umano, componendo una partitura visiva che unisce gestualità e struttura.
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