“Ogni giorno è un buon giorno con Buongiorno Cultura”: questo è il saluto di Sonia di Cillo, l’inviata di Milano Art Guide che, da poco più di un mese, è protagonista di un nuovo format della piattaforma digitale che tutto ci racconta sull’arte e la cultura della città. Da domenica 18 ottobre, è online la sesta puntata su Carla Accardi al Museo del Novecento.
Sono già cinque infatti gli episodi che Milano Art Guide ha realizzato con una nuova guida: Sonia Shu, il nostro Virgilio che passeggia tra le mostre temporanee e i Musei di Milano con un linguaggio chiaro, divertente e freschissimo, in sintetiche pillole. La guida milanese propone una puntata alla settimana, di durata breve, ma restituendo una panoramica di ciò che accade in luoghi preziosi della città. A oggi Sonia, elegantissima e sempre ironica, ha raccontato i Musei Poldi Pezzoli, l’Archeologico, il Diocesano, l’HangarBicocca e il Museo Teatrale alla Scala.
Dal moderno al contemporaneo. Dai sarcofagi egizi, agli abiti delle signore aristocratiche del Poldi Pezzoli, spaziando tra sculture, fotografia, dipinti e rituali antichi, fino alle installazioni di Trisha Baga. Sonia, qual è il trucco dei tuoi racconti in Buongiorno Cultura?
«Il segreto è quello di partire sempre dal racconto delle mostre e dei musei, per rivelare al meglio il lavoro dell’artista o le esposizioni che attraversiamo, il tutto condito da quello che penso e provo mentre visito le mostre. Cerco di trasmettere al pubblico che non bisogna essere degli esperti per apprezzare l’arte. C’è sempre tanto da scoprire».
Come è nato il progetto “Buongiorno Cultura” e come è stato deciso il linguaggio da utilizzare?
«Tutto è nato in seguito a dei lunghi aperitivi, in perfetto gusto milanese, al Bar Basso. “Buongiorno Cultura” è la serie che avremmo sempre voluto vedere e quindi abbiamo deciso di crearla. È una collaborazione con il team di Milano Art Guide, insieme abbiamo costruito il format in tutti i suoi dettagli, rispettando sempre i contenuti, ma con twist croccante. Dall’inizio ci interessava trasmettere al pubblico l’arte e le sue storie in un contenitore più leggero, nuovo e frizzante. Una serie che potesse parlare a tutti».
Le tue visite ai Musei sono private e personali: riesci a mostrare luoghi preziosi dove non c’è ancora nessuno spettatore. È effettivamente più apprezzata una visita così?
«Grazie a una speciale collaborazione da parte delle istituzioni che ci ospitano, nelle puntate abbiamo accesso esclusivo alle mostre e ai musei che visitiamo e riusciamo così a raccontare al meglio quello che vediamo. Siamo stati davvero fortunati per le opportunità di visita che ci hanno concesso. Secondo me, però, ogni situazione è ideale per visitare una mostra. È come per un bel film: più volte lo si vede, più si scoprono dettagli».
Lo spaziare tra diversi luoghi e tematiche è certamente un modo per accattivare il pubblico, spingendolo a visitare i Musei e le mostre. Avete avuto un buon riscontro in queste prime settimane?
«Abbiamo ricevuto numerosi commenti e feedback positivi sulla serie. Molte persone hanno scoperto musei che non conoscevano e hanno deciso di visitarli. Nella serie cerchiamo di coprire tutto lo spettro delle arti visive, compresa l’archeologia. Con un velo di ironia si possono eliminare i pregiudizi sul mondo dell’arte. Visto il grande successo, Milano Art Guide ha già annunciato la nuova stagione per la primavera 2021».
Arrivederci cultura!
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