È passato poco più di un mese dalla Notte Bianca e la Capitale si prepara a rivivere giorni di festa. È al via, infatti, l’evento più chiacchierato della stagione: Cinema. 1° Festa Internazionale di Roma. Enorme la mobilitazione di addetti ai lavori e spettatori, impegnati nella ricerca di film e conferenze, a partire da venerdì 13 ottobre per una densa settimana.
Questo è il quadro che emerge al taglio del nastro, viste le numerose prevendite e la corsa agli accrediti stampa. Nucleo centrale dell’apparato è l’Auditorium – Parco della Musica, ma sono coinvolte anche le varie Case di Roma (la Casa delle Letterature, quella del Cinema, la Casa del Jazz e quella della Memoria), espressione concreta della recente vivacità culturale capitolina. Ma uno degli aspetti più interessanti del complesso meccanismo festivaliero è la volontà di coinvolgere anche i luoghi periferici della città, dal nuovo teatro di Tor Bella Monaca diretto da Michele Placido, ai cinema privati; dalle piazze alle navi della Costa Crociere ad Ostia. Per un totale di 36 schermi e molte serate a tema.
In tutto questo, oltre a ciò che di più puro ci si aspetta da una Festa del Cinema –le proiezioni ovviamente– una serie di eventi fa da corollario. Unico, imprescindibile, filo conduttore è la settima arte. Trovano così spazio, accanto alle retr
Non mancano naturalmente gli omaggi a grandi maestri come Visconti e Rossellini, cui sono dedicate due mostre sempre all’Auditorium. La prima mette in luce il rapporto tra Luchino Visconti e il suo tempo, i suoi riferimenti letterari e figurativi come analisi della sua poetica; la seconda, Nel nome del Padre, della Figlia e degli Spiriti Santi, parte da un libro di memorie scritto dalla figlia del regista neorealista Isabella Rossellini, che ha voluto ricordare il padre con un percorso fotografico e la presentazione del cortometraggio intitolato Mio padre ha 100 anni, diretto da Guy Maddin. Mentre Michelangelo Antonioni presenta la sua espressività pittorica nella mostra Il silenzio a colori, allestita da Renzo Piano al Tempio di Adriano.
Ma il cinema è anche specchio della moda e del costume. Intorno a questo legame si sviluppano altre esposizioni, tra cui Fashionset – Sessant’anni di produzione della Sartoria Annamode per il set, che raccoglie costumi di scena femminili alla Centrale Montemartini, e I costumi dell’Imperatore, mostra –presentata in collaborazione con La Biennale di Venezia– che racconta il film L’Ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci attraverso i suoi costumi.
Mostre fotografiche quindi, ma non solo. In ogni caso protagonisti assoluti rimangono i divi –sul red carpet e non– i cui volti sorridenti campeggiano tra aerei (la mostra Aeroporti in mostra. Il cinema sbarca a Roma) e treni (alla Stazione Termini che ospita le immagini di Vicini alle Stelle, Marilyn & Marlon visti da Sam Shaw, una proposta di Grandi Stazioni e Fondazione Antonio Mazzotta).
Accanto agli spazi pubblici anche gallerie private e fondazioni partecipano alla manifestazione con progetti ad hoc.
Tra i vari, la nuova galleria fotografica il Cedro che presenta cinquanta scatti inediti di Douglas Kirkland, autore di famose foto di Marilyn Monroe, e la Fondazione Pastificio Cerere che, oltre ad ospitare alcuni film ufficiali della sezione Alice in città, propone una rassegna di videoarte dedicata al rapporto con il cinema e curata da Lorenzo Benedetti.
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