Mostre, installazioni site specific, eventi, residenze e scambi internazionali, workshop e laboratori, botteghe aperte, attività performative, per scoprire l’Alchimia della Materia. Questo il tema della 31ma edizione di Cèramica 2024, la manifestazione che trasforma Montelupo Fiorentino in un laboratorio diffuso e creativo, aperto alle sperimentazioni più contemporanee su uno dei materiali più duttili mai usati. Proprio a Montelupo la tradizione della ceramica è antichissima: con una storia lunga più di otto secoli e due marchi a garanzia della qualità dei suoi prodotti, la manifattura continua a caratterizzare la vita della comunità. E dal 21 al 23 giugno, tra le strade della cittadina, si potrà vivere uno spaccato di eccellenza dell’espressività ceramica.
Tutti i centri luoghi più importanti e suggestivi di Montelupo saranno coinvolti in un ricco programma di attività: il Museo della Ceramica, che ospita percorso museale, importanti mostre e collezioni; il Palazzo Podestarile con mostre temporanee e depositi; la Fornace del Museo, sede di didattica, workshop, residenze d’artista; il Museo Archivio Bitossi, noto museo d’impresa. E poi le Botteghe e gli studi d’artista, che contano circa 40 luoghi di produzione, l’Atelier Marco Bagnoli, sede del suo studio e delle sue collezioni, la Scuola di Ceramica con il Centro Ceramico Sperimentale per la formazione specialistica. Senza dimenticare il Percorso di arte urbana site specific con opere in ceramica contemporanea e collezioni contemporanee e i Percorsi di ricerca artistica per gli scambi internazionali di residenza.
Arriva al Museo della Ceramica di Montelupo Terre di Spezierie: Ceramiche di Montelupo per Santa Maria Nuova e le farmacie storiche, mostra a cura di Lorenza Camin e Alessio Ferrari che restituisce il ruolo della manifattura di Montelupo Fiorentino per le spezierie ospedaliere, private e conventuali della Toscana, a partire dal Quattrocento. I documenti storici, come il Ricettario fiorentino del 1499, consigliavano di usare vasi di terracotta invetriata per la conservazione di preparati e anche i registri di spese ospedaliere indicano la presenza di vasai montelupini. Al Palazzo Podestarile va in scena SPICE, Alchimie in ceramica, a cura di Benedetta Falteri, con i ceramisti di Montelupo che reinterpretano il ruolo storico della ceramica locale.
Cantieri Montelupo, arte contemporanea ceramica e relazione è invece il titolo della mostra a cura di Christian Caliandro, alla Galleria di via XX Settembre e sul muro di argine del fiume Pesa. La mostra presenta le opere della terza edizione di Cantieri Montelupo, il programma di residenze d’artista che, quest’anno, ha coinvolto Anna Capolupo, Maria Palmieri, Roxy in the Box, Alessandro Scarabello, insieme ai ceramisti Ceramiche d’Arte Ammannati, Patrizio Bartoloni, Ivana Antonini (con la collaborazione di Marco Ulivieri) e Stefano Bartoloni.
La mostra Cantieri Montelupo rappresenta il momento conclusivo di un percorso di residenze d’artista iniziato a giugno 2023 e recentemente concluso, che ha dato vita allo sviluppo di percorsi di ricerca tra arte visiva e ceramica e alla realizzazione di due opere site specific realizzate attraverso il coinvolgimento attivo dei ceramisti del territorio e dell’intera comunità di Montelupo Fiorentino, in mostra negli spazi della Galleria di via XX settembre e installlate in maniera permanente lungo il muro di argine del Fiume Pesa.
In Piazza Vittorio Veneto, sarà presentata la nuova opera Nasce un fiore di ceramica! realizzata dai ceramisti di Montelupo su progetto dell’artista Ugo La Pietra, che andrà ad arricchire il percorso di opere site-specific che si compone già di 13 installazioni realizzate da Ugo la Pietra, Lucio Perone, Gianni Asdrubali, Hidetoshi Nagasawa, Loris Cecchini, Bertozzi & Casoni, Fabrizio Plessi, Andrea Salvatori, Luce Raggi, Mario Trimarchi, Antonio Aricò, Marco Bagnoli. La prima opera di La Pietra, dal titolo Segnali, la tradizione rinnovata e installata nella piazza nel 2016, è stata vandalizzata pesantemente nel 2021 ed è stata poi integralmente restaurata.
Durante le residenze artistiche dei Cantieri Montelupo recentemente concluse, Anna Capolupo e Alessandro Scarabello hanno affrontato la realizzazione di grandi pannelli in gres porcellanato che sono stati installati sul muro di argine della Pesa. Rapacissime di Capolupo è una natura morta con arpia di tre metri per tre: con la sua pittura ricca e densa, l’artista ha rielaborato una delle figure più famose della tradizione ceramica montelupina. Opera Nigra di Alessandro Scarabello è un trittico in bianco e nero di tre metri per sette, con un animale in spazi metafisici dipinto con il suo tipico stile gestuale.
Nel corso dei tre giorni della manifestazione si terrà la consueta mostra mercato della ceramica con espositori provenienti da tutta Italia e dall’esterno. Una fotografia del panorama artigianale e artistico contemporaneo italiano e internazionale che ospiterà anche ceramisti delle città gemellate con Montelupo Fiorentino e dalle città della rete AICC, con la collaborazione dell’Associazione Strada della Ceramica di Montelupo Fiorentino, di CNA e dell’Unione delle Fornaci della terracotta di Samminiatello.
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