Cinema Odeon e Bacàn insieme, per far rivivere i fantasmi d’archivio

di - 17 Maggio 2021

I fantasmi dell’Odeon. Questo il nome del progetto dedicato, rivolto e realizzato da e con diversi tipi di fantasmi: da una parte un archivio di bobine in 35 mm del Cinema Odeon di Vicenza, nello specifico brevi filmati o spezzoni di film da decenni rimasti chiusi in un armadietto, dall’altra i settori cinematografico e musicale e i loro luoghi, che continuano a essere fortemente penalizzati dalle restrizioni dovute alla pandemia.Nasce così l’esperienza creativa I fantasmi dell’Odeon, che inaugurerà stasera al Cinema Odeon di Vicenza in occasione dei suoi 114 anni di attività, grazie alla collaborazione tra il direttore artistico del Cinema, Enrico Ladisa, e Bacàn, una neonata realtà musicale fondata da Valentina Fin e Augusto Dalle Aste, che promuove le progettualità della musica venete.

L’obiettivo è stato quello di fare uso creativo dei filmati degli anni ‘30 trovati nella cabina di proiezione del Cinema, tramite l’uso sinergico di musica improvvisata da musicisti aderenti al Sounds Network Program di Bacàn e videoarte, in un cortometraggio d’artista prodotto da LSKA, pseudonimo di Luca Scapellato.

Il recupero delle bobine è avvenuto grazie al coinvolgimento di Ferdinando Cuccarolo, proiezionista che fino ai primi anni ‘10 del 2000 ha messo in funzione la macchina di proiezione analogica (un modello Cinemeccanica con lanterna Zenith x 4000) e il progetto è stato pensato per poter essere realizzato anche con proiezione e musica improvvisata eseguita dal vivo.

Il doppio spettacolo prevede all’inizio della serata I Fantasmi dell’Odeon cortometraggio musicale di LSKA, con i musicisti Piero Pederzolli, Alberto Rassu, Nicolò Masetto e Mauro Spanò, seguito dalla proiezione di In the Mood for Love, nella versione restaurata 4K di Wong Kar Wai (Hong Kong, 2000 – 98 minuti) in collaborazione con Criterion e l’Immagine Ritrovata di Bologna.

Odeon e Bacàn si uniscono per dare corpo e rendere esperibile ciò che è stato trascurato per troppo tempo, grazie a un’alleanza di arti e tempi diversi, in un progetto innovativo che non dimentica.

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