A partire da mercoledì, 21 settembre, presso il Complesso Monumentale Palazzo Reale e Cappella Palatina di Palermo, apre Meta Experience, “μετα”, lo spazio espositivo del futuro in cui le opere d’arte vengono smaterializzate e i visitatori ricreati nella propria identità digitale.
La Fondazione Federico II ha fatto dell’innovazione e della salvaguardia del nostro patrimonio artistico il suo principale impegno nella gestione culturale di Palazzo Reale, per questa ragione con “μετα experience” ha voluto allestire uno luogo futuristico, in cui lo spettatore potrà immergersi nella dimensione dell’Infinity Room e conoscere più da vicino i capolavori dell’arte italiana. Uno spazio esperienziale permanente in cui tecnologia e innovazione sono totalmente al servizio dell’arte; qui, in una vera e propria simbiosi con i capolavori dell’arte, lo spettatore potrà scoprire fino in fondo il processo creativo che porta alla realizzazione di un oggetto artistico, grazie alla smaterializzazione e la materializzazione delle opere dinanzi agli originali, e portando infine a casa il risultato di questo processo, ovvero le stesse opere d’arte in materiali ecosostenibili.
Il busto marmoreo di Ottaviano Augusto, esposto per l’occasione grazie al prestito concesso dal Museo Regionale di Centuripe (Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci), introduce lo spettatore alla mostra dove, tra le prime opere, potrà ammirare il Giovinetto di Mozia in una “veste” pop ed ecosostenibile, che invita a proseguire la visita verso la riproduzione del Satiro Danzante di Mazara del Vallo, quest’ultimo presentato sospeso come a librarsi in volo. Per incuriosire ancor di più chi vorrà visitare “μετα experience”, la presenza in mostra del busto del primo imperatore romano, Ottaviano Augusto, sugellerà solo la prima di una lunga fila di collaborazioni con i musei della regione Sicilia e le collezioni pubbliche e private, le quali concederanno di volta in volta un’opera differente per aprire il percorso espositivo.
Inoltre, con “μετα experience” il fruitore è letteralmente proiettato in una dimensione parallela, in cui le opere d’arte sono protette nel tempo, illese in eterno da qualsiasi agente che potrebbe danneggiarle, ma soprattutto esse sono consegnate alla memoria per sempre: per un secolo e mezzo la fotografia ha protetto la memoria delle opere d’arte, trasmettendo ai posteri quantomeno una loro immagine, oggi è l’era dello smartphone e delle tecnologie digitali.
Con questo approccio, Palermo si fa teatro di una straordinaria collaborazione tra i finanziatori, Invitalia e il Ministero della Cultura nell’ambito di Cultura Crea, e la Fondazione Federico II, in partnership con Forma Rei, per dare vita a un progetto innovativo, tutto proiettato verso il futuro: grazie a “μετα” si aprono le porte di una nuova realtà, che trova nell’operato di Forma Rei e della startup ARTIFICIAL per la digitalizzazione delle opere d’arte un vero e proprio volano per la fruizione digitale dei capolavori artistici italiani e non solo.
Nell’ambito della rassegna, i visitatori potranno prestarsi anche all’azione di Quickscan, uno scanner ultra veloce, che in pochi secondi scansisce interamente la persona e invia via mail la sua identità digitale, utile come avatar per accedere al Metaverso o per chi volesse realizzare il proprio busto in 3D, insomma, nulla di diverso dalle sculture realizzate in onore degli imperatori romani.
A partire dal prossimo 21 settembre, l’obiettivo preposto dalla Fondazione Federico II sarà quello di “creare valori per il futuro innescando nell’individuo e nella collettività interesse e comprensione per l’arte, nonché consapevolezza civica di tutela della memoria artistica”, uno scopo che grazie alla prossima apertura di “μετα experience” presso i locali di Palazzo Reale di Palermo darà luogo a una vera e propria rivoluzione digitale nell’ambito della divulgazione culturale e artistica.
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