In Costiera, con le streghe: la nuova residenza di Marea Art Project

di - 21 Novembre 2022

Mare Art Project, da circa un anno, ha lanciato un affasciante progetto di residenze artistiche nazionali e internazionali in costiera amalfitana e, da pochissimo, ha dato il via al suo terzo appuntamento con il Collettivo ৺ ෴ ර ∇ ❃ ꩜ ﹌﹌. Gli artisti coinvolti nel progetto saranno ospiti per un mese in costiera amalfitana presso Casa l’Orto di proprietà della famiglia LeWitt, lavorando a una rilettura della mitologia legata al Mediterraneo in chiave femminista, a partire dalla figura della janara, il nome con il quale sono conosciute le streghe in Campania. Inoltre, quest’anno, la residenza farà parte della prossima e imminente edizione del festival Art Days Campania, dal 24 al 27 novembre prossimi, il primo grande evento diffuso e interamente dedicato all’arte contemporanea della Regione. In questa intervista abbiamo chiesto a Imma Tralli e Roberto Pontecorvo, ideatori di Marea, e al collettivo ৺ ෴ ර ∇ ❃ ꩜ ﹌﹌ di parlarci del loro progetto.

Come nasce l’idea delle residenze artistiche di Marea Art Project?

«Marea Art Project nasce nel 2021 come progetto di residenze artistiche nazionali e internazionali della costiera amalfitana grazie al bellissimo incontro con Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, e alla felice collaborazione con Carol LeWitt, mecenate e moglie dell’artista americano Sol LeWitt.

L’idea delle residenze nasce dalla volontà di riconnetterci a una storia che sembra essersi interrotta da qualche decennio. Nel corso dei secoli, la costiera amalfitana ha sempre ospitato intellettuali, artistə e scrittorə che, bagnatə dalla luce mediterranea e dalla brezza marina della costa, si sono lasciatə ispirare dall’incontro con le maestranze locali legate alla lavorazione dei tessuti, della carta e delle ceramiche. Stiamo riattivando questo processo affinché la costiera amalfitana, da luogo consumato dal turismo di massa, si posizioni come centro diffuso di ricerca e sperimentazione artistica di respiro internazionale, tra il ritmo perpetuo del mare, del tempo e del passato che affiora attraverso il presente.

Le residenze artistiche, inoltre, avvengono solamente durante il periodo invernale, perché per il nostro progetto è molto importante instaurare momenti di dialogo con il territorio e con la comunità che lo abita».

Casa L’Orto Praiano-Salon, Courtesy-Marea-Art-Project.

Quale tema di ricerca è stato scelto per la residenza artistica di quest’anno?

«Per questa terza edizione di Marea è con noi a Praiano il Collettivo ﹌﹌ composto dalle ricercatrici e curatrici Sonia D’Alto, Claudia Gangemi, Susanna Gonzo, Sofia Melluso e Nao. Al ritmo delle onde e delle storie provenienti dal mare ma anche dall’entroterra campano, stanno approfondendo l’intersezione tra il femminismo e la questione meridionale. Sin dal principio ci ha molto affascinato l’approccio metodologico che adottano poiché prevede l’utilizzo della forma dialogica come pratica di indagine collettiva, che parte da esperienze e memorie personali, lasciandosi ispirare sia dall’autocoscienza femminista, sia dai rituali e miti del passato.

Stanno vivendo la costiera amalfitana in maniera alternativa rispetto all’idea di consumo a cui è costretta nel periodo estivo. Durante questa residenza la loro ricerca è rivolta alla figura della janara, il nome con il quale sono chiamate le donne simili alle streghe nella tradizione campana. Il loro lavoro si sta rivelando molto prezioso e necessario per un territorio come il nostro poiché agisce come forma di resistenza alla perdita di identità e memoria collettiva a cui sono destinati luoghi come la costiera, schiacciati dal turismo stagionale e di massa.

Inoltre, hanno l’opportunità di incontrare e scambiare conoscenze con lə abitanti del posto. Tramite le loro memorie, stanno emergendo nuove mitologie e cosmologie legate al territorio e una nuova narrazione della figura della donna, fuori dalla storia dominante e dalle rotte precostituite».

Credits Claudia Gangemi – Collettivo ৺ ෴ ර ∇ ❃ ﹌﹌

Dal VI secolo sino a oggi, in che maniera la figura della janara dialoga con noi? In che maniera mitologia e tradizioni si configurano come mezzo di resistenza nel nostro presente?

«La figura delle janare ci ispira a non riconoscerci nei ruoli prestabiliti imposti dalla società e a trovare spazi di incontro in cui sono possibili modalità di condivisione alternativi. Le janare si cospargevano di unguenti e volavano via la notte per ritrovarsi e celebrare insieme, sfuggendo l’isolamento fisico ed emotivo in cui erano imprigionate. I racconti su queste donne ci ispirano a essere insubordinate, a seguire l’intuizione, a immaginare al di fuori di spazi, ritmi e temporalità fissati dal potere dominante.

Per noi è importante riuscire a trovare in storie passate e in narrazioni mitopoietiche tracce per strategie di vita alternative al sistema di alienazione e sradicamento della vita. Non si tratta di scavare in maniera nostalgica e acritica nel passato, ma piuttosto di costruire talismani per l’immaginazione, solidarietà multitemporali, che ci permettono di superare le barriere delle astrazioni spazio-temporali su cui si basano i sistemi di divisione e oppressione».

Credits-Collettivo-৺-෴-ර-∇-❃-﹌﹌

Condividi
Tag: Campania Carol Lewitt Claudia Gangemi Marea Art Project Nao napoli residenze Sofia Melluso Sonia D'Alto stefano collicelli cagol Susanna Gonzo

Articoli recenti

  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14
  • Arte moderna

Ecco com’è la grande mostra su Matisse e il viaggio, in corso alla Fondation Beyeler di Basilea

Dalla Costa Azzurra alla “luce morbida” delle città del Marocco: la fondazione elvetica mette in mostra la produzione del pittore…

16 Novembre 2024 19:31
  • Arte contemporanea

Venezia, Milano, Firenze, Roma: le città ridisegnate da Jacopo Ascari sono labirinti fittissimi di dettagli

L’artista ha realizzato per il gruppo di boutique hotel LDC una serie di otto lavori che ritrae le principali città…

16 Novembre 2024 16:53
  • Progetti e iniziative

Atmosfere da Lo Schermo dell’Arte: carrellata dai film del festival

Il Festival Lo Schermo dell’Arte è arrivato alla 17ma edizione e conserva intatta la magia dei sui film: una rapida…

16 Novembre 2024 15:53
  • Fotografia

Other Identity #135, altre forme di identità culturali e pubbliche: Valentina Erre

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

16 Novembre 2024 13:30