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Cultura radicata sul territorio: a Modena nasce la Fondazione Ago
Progetti e iniziative
di redazione
Ago – Modena Fabbriche Culturali è diventata una Fondazione. Una firma dal notaio ha sancito la nascita formale del soggetto che, su iniziativa di Comune di Modena, Fondazione di Modena e Università degli Studi di Modena e Reggio, ha la missione di rafforzare le sinergie tra le Istituzioni e gli Istituti culturali coinvolti nel progetto di riqualificazione dell’Ospedale Sant’Agostino, oltre che elaborare la sua programmazione strategica nell’ambito del polo culturale che comprende anche gli altri siti. Infatti, il progetto mette a sistema le istituzioni culturali che operano negli spazi che si affacciano su Largo Porta Sant’Agostino: il Palazzo dei Musei, l’ex Ospedale Estense, la Chiesa di Sant’Agostino e l’ex Ospedale Sant’Agostino. L’atto costitutivo è stato sottoscritto dai rappresentanti dei soci fondatori: il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Carlo Adolfo Porro e il presidente della Fondazione di Modena Matteo Tiezzi.
Un’azione condivisa e radicata sul territorio: le parole della Presidente Pieri
Formalizzata, nella stessa circostanza, la composizione degli organi di governance della nuova fondazione di partecipazione: presidente esecutivo è Donatella Pieri, attuale presidente di FMAV – Fondazione Modena Arti Visive, in virtù del già annunciato processo di unificazione di FMAV con Fondazione AGO, che darà vita a un ente che sarà perno di una comunità che negli spazi dell’ex Ospedale accoglierà anche FEM- Future Education Modena e DHmore.
«La Fondazione AGO- Modena fabbriche culturali ETS è il nuovo soggetto culturale istituito dai suoi soci fondatori (Comune di Modena, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Fondazione di Modena) con l’obbiettivo di creare un’offerta culturale innovativa e virtuosa per la città, favorendo la contaminazione di azioni progettuali sia a livello nazionale che internazionale», ci ha spiegato Pieri.
«L’azione strategica condivisa e formalizzata dai Soci fondatori è già avviata dalle realtà culturali di eccellenza radicate e attive sul territorio: Fondazione Modena Arti Visive con il Museo della Figurina, Future Education Modena, il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities – DHMoRe e i Musei Scientifici e Universitari di Unimore. La proposta culturale offerta da questi enti alla Città negli ultimi anni, attraverso lo sviluppo di iniziative condivise come le tante attività espositive, gli eventi formativi, il contributo alla ricerca e sperimentazione e tanto altro, ha messo in luce le potenzialità del “progetto AGO”», ha continuato Pieri, spiegando come «Il compito prioritario della governance della fondazione di partecipazione è ora quello di sviluppare un modello organizzativo interno, efficiente su diversi ambiti e direzioni: nel dialogo serrato fra scienze, tecnologie ed il pensiero creativo delle discipline umanistiche, nell’interpretazione dell’urgenze del mondo mediante l’arte».
La composizione degli organi
Il Consiglio di Amministrazione è composto inoltre da Daniele Francesconi, direttore scientifico del Consorzio per il Festival Filosofia; Irene Boni, AD di Talent Garden, la community di innovatori dell’ecosistema tech; Angela Vettese, critica d’arte e già direttrice della Galleria Civica di Modena; Stefano Cosma, professore ordinario di Economia degli intermediari Finanziari all’Università di Modena e Reggio Emilia. Il Consiglio di Indirizzo, che sarà presieduto da Massimo Mezzetti, già assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna, è composto da Pierluigi Sacco, economista specializzato in economia della cultura, sviluppo territoriale, industria creativa e politiche culturali; Gianluca Marchi, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Roberto Alessandrini, docente all’Università Pontificia Salesiana; l’avvocata Alessandra Landini.
Definitiva anche la composizione del Comitato Scientifico che sarà chiamato a supportare il Consiglio di Amministrazione nell’elaborazione di un’offerta culturale in grado di sottolineare la proiezione internazionale del Sistema Modena, la crescita di una società della conoscenza, la valorizzazione della ricerca e l’attrazione di capitali e talenti. Il Comitato è presieduto da Gianfrancesco Zanetti, professore di Filosofia del diritto presso l’Università di Modena e Reggio, co-fondatore del CRID – Centro interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità e coordinatore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo, ed è composto da Jeffrey Schnapp, designer e storico statunitense, figura di riferimento nel campo delle digital humanities; Massimo Bernardi, direttore sostituto dell’Ufficio Ricerca e Collezioni museali del MUSE – Museo delle Scienze di Trento; Maria Chiara Rioli, ricercatrice di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio; Alessandra Quarto, direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano.
La riqualificazione del complesso di Sant’Agostino
Intanto prosegue la riqualificazione architettonica del complesso monumentale dell’ex Ospedale Sant’Agostino. Rimasto in funzione fino al 2004, quando il personale, le attrezzature e le attività cliniche furono trasferiti nel nuovo ospedale di Baggiovara, l’ex Ospedale è stato quindi acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con lo scopo di restaurarlo e di trasformarlo in un polo culturale, sede di AGO Modena Fabbriche Culturali.
Negli ultimi anni, l’ex Ospedale ha ospitato laboratori per bambini e ragazzi, oltre che mostre nella Farmacia storica, nel Teatro anatomico e nella Chiesa di San Niccolò. E poi concerti e spettacoli teatrali nei cortili, promuovendo installazioni e laboratori in occasione di varie manifestazioni e festival cittadini.
Confermata la programmazione che indica il 2024 quale data di conclusione dei lavori del primo stralcio, riguardanti gli spazi espositivi situati nell’ex Ospedale Militare, sul fronte di Largo Sant’Agostino, l’Auditorium, i Musei Universitari e la chiesa di San Nicolò.