Dal 2015, Opera Viva Barriera di Milano, ideato da Alessandro Bulgini trasforma la Piazza Bottesini in Barriera di Milano in uno spazio di arte urbana. Il tema scelto per la decima edizione del progetto è Il “Camouflage”, che invita artisti a creare opere che mascherano messaggi profondi dietro una facciata innocente, riflettendo il contesto culturale contemporaneo caratterizzato da autocensura e timore di esprimersi apertamente.
Il “camouflage”, metodo che permette una sorta di “mascherazione” al fine di rendersi meno visibile, diventa una metafora per le opere che esprimono dissenso e disagio in modo implicito, presentando un’apparenza che nasconde un significato più profondo. Questa edizione incoraggia gli artisti a dissentire senza esporsi, creando un dialogo tra il detto e il non detto, tra ciò che appare e ciò che è nascosto.
Il primo appuntamento vede protagonista Francesca De Angelis, in arte f.de.a, con il manifesto Candies do not kill children, esposto dal 4 al 23 giugno 2024. Il titolo stesso invita il pubblico a decifrare il vero significato dietro l’apparenza dolce e innocua delle caramelle, che in realtà nascondono un messaggio provocatorio a stimolare una riflessione critica.
In dieci anni, Opera Viva Barriera di Milano ha ospitato oltre 50 artisti italiani e internazionali, trasformando lo spazio pubblico in un palcoscenico per l’arte contemporanea e promuovendo una cultura del dialogo e dell’interpretazione critica. Opera Viva, promossa dall’Associazione Flashback, non è dunque solamente un progetto artistico, ma un punto di incontro tra arte e comunità , una piattaforma che permette agli artisti di esprimere il proprio dissenso in modo creativo e sicuro.
Opera Viva Barriera di Milano continua a sfidare e ispirare con il suo approccio innovativo all’arte urbana. Il tema “Camouflage” per il 2024 non solo invita alla riflessione sulle dinamiche di visibilità e invisibilità , ma rappresenta anche un potente strumento di critica sociale, rendendo l’arte accessibile a tutti.
Fra gli artisti in mostra dal 4 giugno 2024 in Piazza Bottesini, oltre a De Angelis, troviamo: Marina Arienzale, Charlotte Landini, Monica Podda e Stefano Budicin, Cocis Ferrari, Giuseppe Fittipaldi e Davide Dormino.
Francesca De Angelis nasce a Parma nel 1984. Nel 2009 ottiene la laurea magistrale in Lingue presso l’Università Degli Studi di Parma, tesi dedicata ad una traduzione intersemiotica tra racconti brevi di uno scrittore brasiliano e il teatro. Affascinata dalle lingue, dalla scrittura e dall’insegnamento, nel 2015 ha dato vita al duo creativo FG+FDA, partecipando attivamente a varie iniziative e progetti nazionali. Attualmente, Francesca svolge l’attività di docente.
La casa di Wendy: negli spazi del LAB.oratorio della Fondazione Made in Cloister a Napoli, Gabriella Siciliano mette in scena…
Il Ministero della Cultura ufficializza le 17 cittĂ in lizza per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027: i…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identitĂ visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
LETS è il nuovo museo di Trieste che unisce le collezioni dedicate a Svevo, Joyce e Saba, esplorando il rapporto…
Bologna si arricchisce di due nuovi spazi dedicati alla cultura e all’arte: la storica Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti riapre…
Hanno inaugurato a Venezia le personali di Liao Wen e Mevlana Lipp – visitabili fino al 15 dicembre – e…