Tre installazioni naturalistiche, immersive e partecipate, realizzate grazie a un dialogo tra artisti, architetti, designer, filosofi e botanici, nella cornice di un’isola. E poi performance gastronomiche e passeggiate guidate. Così il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo si presenta a Venezia, durante la Biennale d’Architettura, con “BioGrounds. Per una nuova coscienza ambientale”, progetto a cura di Domitilla Dardi, realizzato in collaborazione con Vento di Venezia e con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.
«BioGrounds ha l’obiettivo di stimolare una nuova coscienza ambientale, che oggi non possiamo più eludere», spiegano dal MAXXI. Le installazioni prevedono la partecipazione attiva del pubblico, diventando così un dispositivio per mettere in moto una riflessione sul rapporto tra uomo, design e ambiente. «Abbiamo immaginato di affidare a progettisti contemporanei l’obiettivo di creare opere in grado di raccontare alle persone la storia di un luogo, la sua natura, la riflessione sulla sua condizione ambientale, coinvolgendo i visitatori tramite azioni e interventi», ha spiegato Domitilla Dardi, senior curator del MAXXI per il design.
L’Isola della Certosa, con la sua ricca biodiversità e il suo ecosistema complesso, stratificato e delicato, tra radure, boschi, coste lagunari, strutture storiche e architetture recenti, rappresenta la cornice più adatta per questo progetto multidisciplinare. Dal dialogo tra professionisti di diversi settori della conoscenza sono nate tre installazioni naturalistiche permanenti create da altrettanti inediti duetti. A queste si aggiunge il giardino realizzato per l’occasione nell’ambito del Progetto Alcantara MAXXI che, alla sua dodicesima edizione, sbarca a Venezia.
Andrea Anastasio (designer e artista) in dialogo con Angela Rui (critica e curatrice di design) ha realizzato Invasi, un’installazione composta da una miriade di vasi in terracotta di diverse dimensioni, stesi al suolo o immersi nel terreno, in parte riempiti in parte vuoti. Alcuni di essi avranno degli inserti in gres, appositamente realizzati insieme all’azienda Florim, con incise parole che ci informano sullo stato di salute del nostro pianeta.
Protagonista dell’opera Lo Spaccasassi di Beka&Lemoine (architetti e video artisti) in dialogo con Stefano Mancuso (botanico, accademico e saggista, studioso dell’intelligenza delle piante) è un albero al centro del chiostro della Certosa, il bagolaro, chiamato “spaccasassi” proprio perchè cresce tra le pietre, in condizioni ostili, e per questo divenuto simbolo di forza e resistenza. A rendergli un tributo, una serie di attività performative in occasione dell’opening e in apposite giornate.
Populus Alba è l’opera dei designer Studio Formafantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin) in dialogo con il filosofo Emanuele Coccia. Da tempo gli autori lavorano sul tema degli alberi come organismi viventi e, per dare forma a questa idea, hanno creato un albero parlante. La voce di un pioppo, con le parole di Coccia, può essere udita e amplificata attraverso speciali dispositivi metallici, sorta di sculture attaccate al tronco, appese ai rami o che spuntano dalle radici, semplicemente accostando uno smartphone.
In occasione di BioGrounds, anche il Progetto Alcantara MAXXI esce dalle sale del museo e trova per la prima volta spazio all’aperto, con il progetto Seed bed di Studio Ossidiana, formato dagli architetti Giovanni Bellotti e Alessandra Covini. Studio Ossidiana studia da anni l’interazione tra specie umane e non-umane, con particolare attenzione agli uccelli. Gli uccelli migratori, nello specifico, sono fondamentali per la biodiversità, dal momento che sono veicoli per il trasporto di semi vegetali, e le isole – come quella della Certosa – sono tappe fondamentali durante i loro spostamenti. Il giardino in divenire da loro immaginato utilizzando il materiale Alcantara è un ambiente protetto, che crescerà grazie ai semi lanciati dai visitatori, un luogo di sosta e di ristoro sia per l’uomo sia per gli uccelli che rimarrà sull’isola per un mese.
Per l’inaugurazione di BioGrounds, sabato 20 e domenica 21 maggio il Teatro Stabile del Veneto porterà all’Isola della Certosa il suo laboratorio “MIKROS KOSMOS vita e luce”, performance con i giovani attori di Tema Cultura Academy a cura di Giovanna Cordova nell’ambito del Festival Mythos.Sabato 20 maggio, inoltre, il team di LINA Platform – un consorzio di 27 istituzioni di architettura cui partecipa anche il MAXXI – ha organizzato una visita guidata alle opere in forma di Walkie Talkies. In occasione dell’opening di BioGrounds, LINA lancerà inoltre l’open call per il 2024, un progetto dedicato alla promozione dei giovani talenti in architettura.
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