Realtà virtuale e intelligenza artificiale ma anche chat ed emoji, insomma, una tecnologia avvertita ancora un po’ distante, dai tratti alieni, e applicazioni quotidiane, alla portata di tutte le mani. In un caso o nell’altro, saranno questi gli strumenti attraverso i quali vivere un’esperienza immersiva della creatività, con Digitalive. La rassegna multimediale di Romaeuropa Festival torna al Mattatoio di Roma dall’11 al 13 ottobre 2024 e, curata da Federica Patti, aprirà luci e ombre, tra possibilità e inquietudini, sul futuro delle arti performative, dove la tecnologia incontra l’arte e diverse generazioni di autori si esprimono attraverso linguaggi sempre nuovi e sorprendenti.
Il programma si apre con Ascension VR, una performance in realtà virtuale di Paul Boereboom e Leon Rogissart, che trasporta il pubblico in uno spazio di riflessione, avvolto dalle immagini e dalla musica lirica dal vivo. Segue l’esperimento sonoro di Tempo Reale, che trasforma una partita di calcio-balilla in un’esperienza musicale unica e interattiva.
La musica è protagonista anche con artisti del calibro del compositore e sound-designer Nicola Ratti e di 33EMYBW, musicista e artista visiva nativa di Shanghai, pronti a sorprendere il pubblico con le loro sonorità sperimentali e visioni audaci. E non mancano le novità come Umm, progetto musicale presentato da Yilia, protagonista della scena breakbeat del sud della Spagna, ed Eva Geist, italiana con una formazione classica in pianoforte e canto, nato da una residenza artistica presso l’Istituto Cervantes. Da segnare in calendario anche il dj set caleidoscopico di Luwei, dj di origine cinese di base a Milano.
Il teatro si fa digitale e interattivo con Il Teatropostaggio da un milione di dollari di Giacomo Lilliù che, con la curatela drammaturgica di Pier Lorenzo Pisano, propone una riscrittura contemporanea di Goldoni che sfrutta selfie, gif ed emoji, trasformando lo spettacolo in un’esplosione di creatività online. Mentre Waluigi’s Purgatory esplora il confine tra intelligenza artificiale e desiderio umano in un’avventura virtuale che sfida la percezione del pubblico.
A chiudere la rassegna, l’intensa e intima performance di Petra Hermanova, che incanta con la sua voce e l’autoharp, offrendo un finale indimenticabile a questa kermesse di innovazione.
Il programma include anche il terzo Gathering Nazionale di ADV Arti Digitali dal Vivo, un evento che riunisce studiosi, artisti e curatori per discutere le frontiere della performance tecno-artistica. Un’occasione per scoprire, esplorare e lasciarsi affascinare dalle infinite possibilità del digitale.
Per il programma completo, potete cliccare qui.
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