Una voce di protesta, di ribellione ma anche di condivisione, speranza, umanità, attraversa le strade di Bologna. CHEAP, il progetto collettivo di street poster art, in collaborazione con la webzine di Wesual, UNTOLDs, presenta “Donna, Vita, Libertà”, intervento nello spazio pubblico dedicato all’Iran in lotta. A raccontare le varie possibilità di azione contro l’oppressione di un regime tanto forte quanto cieco, la potenza delle immagini, in grado di diffondersi su qualunque superficie. Segni iconici, tanto semplici, quasi spontanei, quanto detonanti, come veli di lucidi rossetti su labbra fiere, braccia alzate e pugni chiusi, dita medie alte quanto minareti. Sono questi gli elementi fotografici rivisitati dai graphic designer Iraniani e anonimi che hanno realizzato i poster protagonisti della nuova affissione di CHEAP, in occasione di Arte Fiera e Art City 2023.
«Il femminismo non è un’invenzione occidentale», per la sua nuova campagna, CHEAP è partita da queste parole dell’egiziana Nawāl al-Saʿdāwī, scrittrice, psichiatra e intellettuale militante femminista. Nata nel 1931 e morta nel 2021, al-Saʿdāwī scrisse il suo primo saggio nei primi anni ’70, manifestando apertamente il suo antagonismo verso le supreme autorità politiche e religiose del suo Paese. «CHEAP guarda con complicità alle proteste: siamo in ascolto di quello che sta succedendo in Iran, cioè la contestazione radicale di uno stato islamico totalitario a partire da uno sguardo femminista che coinvolge tutta la società: lo dimostra il fatto che alle proteste delle donne si siano uniti sindacati, studentə, lavoratricə», spiegano da CHEAP. «Pensiamo sia questo è il significato di Donna, Vita, Libertà: è a partire da una rivoluzione femminista che stanno chiedendo la trasformazione dell’intero paese».
L’intervento di arte pubblica su poster – o anche su manifesto, per recuperare una etimologia significativa – «Riporta nelle strade di Bologna le lotte che attraversano l’Iran, lo slogan “Donna, Vita, Libertà” in cui si riconoscono lə manifestantə, le richieste perentorie di diritti e laicità che accompagnano le proteste», continuano da CHEAP che, per questo progetto, ha collaborato con UNTOLDs, uno spazio web dedicato alla riflessione sulla fotografia, sulla sua archiviazione e sulla sua diffusione, per la costituzione dell’immaginario della contemporaneità.
Tra le sue attività, UNTOLDs sostiene AIA – Anonymous Iranian Artists, un collettivo artistico e curatoriale con sede in Iran e in tutto il mondo, che si riconosce nell’anonimato «Non per scelta ma perché obbligatə dalle costanti minacce di cui sono vittime insieme alle loro famiglie. Nonostante ciò continuano a creare, a resistere e ad essere arrestati. A far sentire il grido del popolo iraniano: Donna, Vita, Libertà». AIA partecipa anche al nuovo progetto di CHEAP per Arte Fiera 2023, BVIO: un temporary space che ospita una serie di ambienti installativi che declinano il tema del buio come momento storico, sociale, ambientale e culturale. Lo spazio si trova all’interno di Palazzo Sassoli (con ingresso da Vicolo Bolognetti 18) e rimarrà aperto al pubblico dal 2 al 5 Febbraio.
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