Alla vigilia di Ferragosto, quando gran parte del mondo dell’arte è lontano dal posto di lavoro o dal computer, la Biennale annuncia finalmente i direttori della prossima edizione. Mettendo fine, come da tradizione, ad una ridda di voci che aveva dati di volta in volta per certissimi alla direzione personalità come Angela Vettese, Ida Gianelli, Paolo Colombo ed Achille Bonito Oliva, tutti italiani. La nuova amministrazione della Fondazione lagunare ha invece optato per una soluzione inedita, internazionale e con un’ottica di medio-lungo periodo.
Nel 2005 saranno due i Direttori che cureranno l’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia: si tratta per la prima volta di due donne, le spagnole Maria de Corral e Rosa Martinez. Sempre nel 2005, in autunno, la Biennale promuoverà un simposio internazionale sull’arte contemporanea, che sarà curato dall’americano Robert Storr.
La scelta, condivisa dal Consiglio d’Amministrazione, è stata effettuata dal neo Presidente della Biennale Davide Croff, che con queste nomine intende favorire il rafforzamento della Biennale di Venezia nel settore delle Arti Visive, in piena coerenza e continuità con la sua grande tradizione ultracentenaria. Nelle intenzioni del Presidente Croff, la Fondazione dovrà ora costituire un interlocutore attivo, un referente impegnato e attento, non un mero contenitore, per le attività nel Settore delle Arti visive. I Direttori -nella loro piena autonomia culturale- elaboreranno i propri progetti espositivi in linea con gli indirizzi e gli obiettivi tematico-culturali che la Biennale ha loro proposto, e che in questi ultimi mesi ha insieme a loro condiviso e precisato.
La nuova iniziativa della Fondazione ha un respiro triennale. Nel 2005 il progetto espositivo affronterà lo stato dell’arte contemporanea da due punti di vista: uno primo sguardo sul rapporto tra il presente e il passato più significativo; un secondo sguardo sul rapporto tra il presente e le tendenze più innovative. Le due sezioni saranno proposte in due spazi distinti. Maria de Corral curerà al Padiglione Italia la mostra che proporrà un approccio anche retrospettivo. Rosa Martinez realizzerà all’Arsenale di Venezia la mostra maggiormente dedicata ai linguaggi più nuovi. Le due direttrici opereranno, naturalmente, in totale autonomia, ma solo una cosa La Biennale ha tenuto a precisare: occorrono progetti espositivi fortissimamente caratterizzati.
María de Corral (Madrid, 1942)è stata per dieci anni (1981 – 1991) direttrice del settore Arti Visive della Fondazione La Caixa, per la quale ha curato mostre nei centri espositivi di Barcellona e di Madrid. Dal 1991 al 1994 ha diretto il museo Reina Sofia
Ma le due direttrici non avranno neppure il tempo di prendersi i meriti (o i demeriti) del loro lavoro, perché immediatamente dopo l’inaugurazione della mostra (prevista per giugno 2005) dovranno passare la palla all’americano Robert Storr (concentrato essenzialmente sulla pittura, è stato curatore del relativo dipartimento del MoMa di
La scelta del Consiglio d’Amministrazione e del Presidente Davide Croff non passerà certo inosservata. Troppo eclatanti le novità. Per la prima volta due donne cureranno la Biennale; un programma già definito, di fatto, sino al 2009; una serie di tre direttori tutti stranieri; una tendenza neppure tanto mascherata di non guardare solo all’oggi dell’arte ma anche al passato prossimo. Come funzionerà l’assetto-Croff? Riusciranno le due direttrici spagnole a lavorare serenamente pur già sapendo che non saranno riconfermate e sentendo il fiato sul collo dell’americano Storr? Avrà un senso espositivo la bi-partizione della Biennale del 2005 in una mostra più d’avanguardia (all’Arsenale) ed una più storica (al Padiglione Italia)? Riusciranno le curatrici iberiche ad allestire una mostra valida nonostante lo scarso tempo a disposizione?
Buon lavoro, Biennale.
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Finalmente due donne mature, e una anche abbastanza sexi...da corteggiare, comunque,entrambe. Artisti-Stalloni fatevi sotto...se volete avere un pò di considerazione ed essere invitati nella più prestigiosa (si fa così per dire)Biennale internazionale d'Arte Contemporanea, dove più che i lavori, contano altre doti se ne avete...altrimenti attaccatevi al primo tram che incontrate e sparatevi una s**a.
In bocca al lupo!
cercando di andare oltre il commentino dell'imbecille di pogibonzi , devo dire che la scelta delle due curatrici spagnole mi sembra una proposta allettante, internazionalmente azzecata e lungimirante - sono perplesso...e contento, finalmente un po' di buon senso nella diatriva veneziana
Vedi Antonio che la mia notizia del 27/07/04 sul simposio era giusta. Spero che l'aggiunta di "artisti" ai convocati non sia stata fatta dal relatore.
( http://www.exibart.com/forum/leggimsg.asp?filter=&iddescrizione=40993&pagina=1 )
Al di là dei commentini e commentoni...ne aggiungo anch'io uno. Si sa...uno in più uno in meno, che cambia?
Dobbiamo solo sperare che Rosa e Marìa, con il loro operato dimostrino, nella nostra "Italietta" di essere due grandi curatrici spagnole, e non due "spagnolette". In Italia, ce ne sono già troppe..speriamo
Antonioarevalo è un ipocrita e bigotto, e per giunta l'imbecille è lui...non credetegli.A me Rosa Martinez piace,e un pò anche l'altra, eccome! E secondo me sono anche due brave curatrice. Che c'è di male, se all'utile, un artista abbina anche il dilettevole? Ed è giusto che la Biennale di Venezia, guardi a curatori stranieri...perché, in Italia, tolto Bonito Oliva e Celant, della vecchia guardia...non ci rimane quasi nessuno, tra le ultime generazioni di critici, ad eccezione di alcuni tra quarantenni e cinquantenni...E' un'opinione.
Saluti