Adelina von Fürstenberg: Sono stata contattata alla fine
della primavera scorsa dal Gruppo Zambon, fondatore della Fondazione Zoè, che
nel 1998 era fra i principali sponsor della grande mostra itinerante The
Edge of Awareness, che avevo creato e
curato per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 1998/99.
Secondo te, perché una realtà incentrata sulla “comunicazione
della salute” si rivolge all’arte?
A.v.F.: Perché se da una parte c’e stato il
precedente di The Edge of Awerness,
dall’altra si sa bene che ogni atto creativo ha un impatto sul corpo e sullo
spirito. E un trionfo sulla distruzione e sulla morte. L’arte contemporanea,
come la salute, è un organismo vivente in perpetua evoluzione. Si sa anche che
la salute è l’ideale della medicina, e la bellezza l’ideale dell’arte, ma la
perfezione non è di questo mondo, succedono sempre nuove situazioni, arrivano
delle nuove difficoltà che vanno affrontate di volta in volta e in una maniera
adeguata.
Mi piace citare Ippocrate: “Colui che sa che il giusto e
l’ingiusto non esistono, ma che esiste una dimensione del fare che ingloba le
due cose, non lascia più il campo dell’arte”.
E poi il curatore non dovrebbe avere “cura”
dell’arte? Anche se non sempre lo fa…
A parte una mostra fotografica nel 2009, è il primo
grande evento artistico che il Gruppo Zambon propone. Anche se bisogna
rammentare la mostra del 1998…
AvF: Sostituirei la parola ‘propone’ con ‘sostenere’,
è più corretto…
tutte le tue energie, fino ad oggi profuse in svariate iniziative, sulla
Fondazione Zoè?
AvF: Si sa che ho molta
energia, quindi non la chiamerei “una profusione in svariate iniziative”, ma un lavoro fatto con l’ONG Art for the World,
che ha missioni precise e tutte convergenti verso gli articoli della
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Uno degli articoli principali è
l’articolo 25, il diritto alla salute.
Che ruolo avrai, al di là
della curatela della mostra Respiro?
AvF: Nessun altro ruolo,
se non quello di andare avanti sulla strada che ho scelto curando progetti
artistici e, di recente, producendo film con registi indipendenti.
Che budget dedica la fondazione alle iniziative
artistiche?
Luca Primavera: La Fondazione ha dedicato circa il
20% del proprio budget alle iniziative artistiche del 2010. La restante parte
viene destinata principalmente ad attività editoriali. Quest’anno la Fondazione
ha pubblicato La Comunicazione della Salute. Un Manuale con l’editore Raffaello Cortina, rivolto
principalmente alle Facoltà di medicina e farmacia, ma che ha riscosso notevole
successo anche nelle librerie. Poi c’è l’organizzazione di convegni e tavole
rotonde, l’attività di formazione Ecm, i programmi di volontariato.
L.P.: La Fondazione nel 2010 ha organizzato per la seconda
volta un evento, Vivere sani, Vivere bene,
che ha visto il coinvolgimento di 11 tra enti e istituzioni nazionali e locali:
dal Ministero dell’Istruzione a quello della Cultura, fino agli ordini
professionali, passando per Comuni, Provincia e Regione. Nella sua attività
annuale, Zoé collabora inoltre con varie università italiane e istituti del
settore medico-scientifico. Dal 2011 la Fondazione amplierà la propria attività
anche all’estero.
a cura di m.e.g.
dall’otto ottobre al 21 novembre 2010
Respiro
a cura di Adelina von Fürstenberg
Sedi varie (Fondazione Zoé, Loggia del Capitaniato,
Teatro Comunale e Spazio Monotono) – 36100 Vicenza
Info: www.fondazionezoe.it
/ www.artfortheworld.net
[exibart]
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