Al via Expodemic, il Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma, con un progetto espositivo partecipato e diffuso che dal Palazzo delle Esposizioni si innerva nel tessuto urbano della Capitale, tra il 7 maggio e il 25 agosto. La seconda edizione del Festival, a cura di Lorenzo Benedetti, con la collaborazione di Francesca Campana, ha come filo conduttore il racconto del legame tra la nascita e lo sviluppo delle moderne esposizioni e la storia delle accademie.
Il Palazzo delle Esposizioni, centro nevralgico dell’intero progetto, offre uno spaccato sulle ricerche degli artisti e degli studiosi stranieri che ogni anno trascorrono un periodo di residenza a Roma. A partire dalla mostra a Palazzo Esposizioni, Expodemic si diffonde nella città con una serie di poster realizzati appositamente per l’occasione e in distribuzione gratuita nelle varie sedi dei partner culturali. Un percorso che illustra l’importanza del rapporto rizomatico tra il Palazzo Esposizioni e le Accademie e Istituti di Cultura stranieri a Roma, mettendone in evidenza la ricchezza e la diversità, nonché l’assoluta attualità di questo arcipelago culturale.
Tra gli artisti presenti: Kamrooz Aram, Ane Rodriguez Armendariz, Séverine Ballon, Jacopo Belloni, Alix Boillot, Susanne Brorson. Fatma Bucak, Pedro Luis Cembranos, Zachary Fabri, Hamedine Kane, Kapwani Kiwanga, Bjørn Melhus, Marko Nikodijevic, Tura Oliveira, Estefania Puerta Grisales, Chloé Quenum, Marie Robert e Sarina Scheidegger. La mostra è arricchita anche da un programma pubblico di incontri, performance e proiezioni ospitato a Palazzo Esposizioni e dalle numerose mostre ed eventi organizzati nelle Accademie e Istituti di Cultura.
Roma non solo ospita il maggior numero di centri culturali internazionali, le cui realtà risultano interconnesse fin dal 1666, anno di fondazione dell’Accademia di Francia, ma è anche il luogo in cui il concetto e le modalità dell’esposizione moderna hanno trovato corpo. Il pittore, segretario dell’Accademia di San Luca e reggente della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, Giuseppe Ghezzi, per oltre 40 anni tra il 1680 e il 1720, ha organizzato nel complesso monumentale di San Salvatore in Lauro una serie di esposizioni delle opere più interessanti delle collezioni aristocratiche romane, gettando le basi della mostra moderna.
Ghezzi, figura cardine del tardo barocco romano, intuendo i bisogni del proprio periodo storico, si muove per una modernizzazione e una democratizzazione dell’arte e della cultura, diventando il primo curatore della storia, e inquadrando in maniera straordinariamente attuale il concetto di spazio espositivo. Bisognerà aspettare il 1833, con l’apertura del Palazzo delle Esposizioni, per ottenere nuovamente uno spazio pubblico adibito alle mostre.
La seconda edizione di Expodemic, dal cuore pulsante di PalaExpo si dirama nelle vie della Capitale con il progetto 3500 cm2, una serie di poster realizzati ad hoc per l’occasione. 3500 cm2 sono i centimetri quadrati che ogni artista ha a disposizione per realizzare un manifesto 50×70 cm. L’obiettivo è diffondere democraticamente, a un pubblico vasto ed eterogeneo, il linguaggio dell’arte contemporanea ma anche costruire una piattaforma culturale in grado di amplificare le molteplici strategie comunicative dell’arte, con una forma alternativa di interazione tra artista, istituzione e pubblico.
3500 cm2 muovendosi tra il carattere di unicità, insita nell’opera originale realizzata dall’artista, e di ripetizione, ottenuta dalla moltiplicazione e riproduzione dell’opera, invita ad attraversare la città, scoprendo tra le storiche vie Accademie, Istituti di Cultura stranieri e le sedi del sistema Palaexpo – Macro, Mattatoio e Palazzo Esposizioni.
I poster sono realizzati da John Armleder, Elisabetta Benassi, Attila Csörgő, Simon Dybbroe Møller, Robert Kusmirowski, Cristina Lucas, Jochen Lempert, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Matt Mullican, Ciprian Mureşan, Tura Oliveira, Giulio Paolini, Fernando Sánchez Castillo, Hans Schabus, Sarina Scheidegger, Nil Yalter, Nicole Wermers, sono inoltre riproposti due poster realizzati con opere di Carla Accardi e Vladimir Radunsky.
Expodemic, organizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo e promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, con la collaborazione di 21 istituti culturali internazionali, è arricchita da un programma pubblico di mostre, incontri, eventi e dibattiti. Le istituzioni coinvolte sono Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Danimarca, Académie de France à Rome – Villa Médicis, Accademia Nazionale di San Luca, Accademia di Romania in Roma, Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo, Accademia d’Ungheria in Roma, Accademia dei Virtuosi al Pantheon, American Academy in Rome, British School at Rome, Circolo Scandinavo, Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, Forum Austriaco di Cultura, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto Culturale Coreano, Istituto Giapponese di Cultura, Istituto, Polacco di Roma, Istituto Svizzero, Museo Casa di Goethe, Reale Istituto Neerlandese di Roma e la Real Academia de España en Roma.
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…
10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…