Come la mettiamo con i contrasti tra commercio e cultura?
La componente commerciale è oggi intimamente connessa a quella culturale ed essenziale per le strutture private, che devono funzionare autonomamente. Dopo anni di collaborazione con il pubblico -si pensi alle mostre di Contrasto all’Arengario- si è sentita l’esigenza di uno spazio di cui poter disporre liberamente, soprattutto per collaborare con istituzioni internazionali.
Qual è la ricetta per combinare al meglio tutti questi ingredienti? Dal punto di vista della comunicazione, il target a cui vi rivolgete non è sempre sovrapponibile…
Nella valutazione di una fotografia incidono molto, tra le altre cose, la tiratura, l’anno di stampa (vintage, later print…). Alla luce della democratizzazione generata dall’avvento del digitale, come agite per formare un collezionismo più consapevole?
Attraverso i giovedì delle expertise (su appuntamento): incontri gratuiti rivolti alla valutazione di fotografie di proprietà e alla consulenza nella vendita. Nello specifico offriamo una competenza tecnica, con Roberta Piantavigna, che si occupa di riconoscimento, analisi (al microscopio) e di restauro; una di mercato, quella di Francesca, che gestisce la galleria, insieme a una mia valutazione di carattere generale. Pensando all’eterogeneità del pubblico a cui ci rivolgiamo abbiamo ideato poi un corso intensivo, Il collezionismo fotografico, che si propone in un weekend (per otto ore al giorno), di indicare delle linee guida per motivare e ponderare meglio l’acquisto.
Chi sceglie i vostri artisti?
Francesca Mila Nemni: Roberto Koch (amministratore delegato di Forma/fondatore e direttore generale Contrasto), Alessandra Mauro (responsabile artistica di Forma/direttrice editoriale Contrasto), Roberto Stringa (Presidente Fotospazio) e Denis Curti (membro C.d.A. Forma, direttore Contrasto Milano/MasterForma).
Come lavorano questi professionisti?
Fanno della loro esperienza e collaborazione la risorsa principale per la programmazione del centro e la scelta degli artisti della galleria. Viaggiando, visitando festival internazionali e vivendo da anni a stretto contatto con l’ambiente della fotografia esercitano un ruolo di critica militante, nel segno della diversificazione (dai maestri Erwitt, Berengo Gardin, ai giovani talenti, Lorenzo Cicconi Massi, Andrew Zuckerman ecc.); nei prossimi mesi, infatti, alla retrospettiva su Joseph Kudelka sarà affiancata una mostra unica di originali provenienti dal Fondo Italo Zannier, che presenterà, con un approccio didattico, un campione di immagini da Nadar ai giorni nostri, ripercorrendo le tappe evolutive della fotografia.
Che spazio e opportunità dedicate ai giovani fotografi?
Forma galleria lavora come le sue concorrenti: in conto vendita, su ordinazione o acquistando a seconda dei casi. Rappresenta una ventina di artisti promossi attraverso mostre personali, libri e collaborazioni con altre gallerie. Contrasto edita molti dei suoi cataloghi insieme ad altri, come il recente Bello qui, non è vero? Fotografie di Luigi Ghirri, che chissà non costituiscano poi occasioni di future rassegne. Infine, per gli esordienti c’è Fotografica a novembre (con Canon), un trampolino di lancio per sottoporre a una cinquantina di esperti i propri portfolio.
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