18 giugno 2023

L’Accademia di Spagna fa rete con gli spazi indipendenti della scena romana

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OOR - Out Of Residency, il progetto che ha messo in dialogo le istituzioni culturali straniere e gli spazi indipendenti di Roma, arriva alle battute finali: il talk all’Accademia di Spagna e la mappa della chiusura delle mostre

OOR, Officina

Formazione e sperimentazione, sulla stessa linea d’onda: continua il programma di OOR – Out Of Residency, progetto espositivo a cura di Porter Ducrist che mette in dialogo i fellows delle Accademie di Roma con gli artist run space diffusi in città, per creare una rete tra le istituzioni culturali straniere e le realtà indipendenti. Il 20 giugno, alle ore 19, si terrà il terzo e ultimo talk, sul tema Costruire un futuro. Come ampliare rapporti e interazioni tra istituzioni straniere e la scena romana?”, ospitato dalla Real Academia de España en Roma. Moderati da Sabrina Vedovotto, discuteranno delle prospettive future della scena romana Silvia Simoncelli (Direttrice NABA Roma), Cesare Biasini Selvaggi (Direttore editoriale Exibart), Matteo Peretti (D.A n0projectroom, membro di Ombrelloni art space), Giulia Floris (CASTRO Team, curator LAB1 artverona), Adriana Polveroni (curatrice Arte in Nuvola Roma).

OOR – Out Of Residency è un progetto realizzato da Associazione In Situ, associazione no-profit che gestisce Spazio In Situ, artist run space che promuove l’arte contemporanea attraverso la realizzazione di mostre ed eventi culturali, in collaborazione con l’associazione di progettazione culturale La Zibaldina. A sostegno del progetto, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Real Academia de España en Roma, Istituto Svizzero di Roma, Prohelvetia, Ambasciata di Svizzera In Italia, Institut Français.

OOR – Out Of Residency: la mappa degli spazi indipendenti

Il 29 giugno 2023 si terranno i finissage delle singole mostre degli artisti residenti presso gli Istituti culturali stranieri, ospitate negli spazi indipendenti diffusi nella periferia capitolina. Da Ombrelloni, a San Lorenzo, in via dei Lucani 18, espone Yasmina Benabderrahmane, classe 1983, borsista a Villa Medici. L’artista lavora sul rapporto con l’immagine e la sua pratica artistica assume principalmente la forma di installazioni multimediali; definisce l’immagine come un frammento di vita che, tramite un happening, dà in pasto al pubblico proponendo un momento di condivisione.

OFF1C1NA al Quadraro, in via dei Juvenci 11, ospita Stefan Vogel, classe 1981, vincitore del Premio Roma Villa Massimo 2022/23. L’artista travolge lo spazio espositivo in un altrove, in un non luogo nel quale lo spettatore viene immerso. In equilibrio tra installazione e pittura, la sua pratica agisce in modo incisivo sul suo contesto, creando così nuove sensazioni percettive.

OOR, Officina

Post Ex a Centocelle, in via Guarcino 11, propone Grégory Sugnaux, classe 1989, fellow dell’Istituto Svizzero di Roma. L’artista, estraendo un’immagine familiare dai suoi codici pittorici esistenti, rifiuta i valori gerarchici della storia dell’arte e cerca di rivolgere l’attenzione alla rappresentazione di sistemi alternativi nella creazione di immagini.

OOR, PostEx
OOR, PostEx

CONDOTTO48 a Torre Angela, in via Carlo Antonio Grue 48, promuove Anna Solal, classe 1988, borsista a Villa Medici. L’artista, con i suoi quadri scultura, appartiene ad una generazione di artisti che si distinguono per la predilezione per il “fatto mano”. Le sue opere sono realizzate a partire da oggetti di scarto che raccoglie durante le sue passeggiate.

OOR, Condotto48
OOR, Condotto48

Curva Pura a Ostiense, in via Giuseppe Acerbi 1, porta in mostra Itziar Okariz, classe 1965, borsista della Real Academia de España en Roma. L’artista lavora nell’ambito dell’azione e della performance, mettendo in discussione le forme in cui si adegua il linguaggio e la produzione di segni che ci definiscono. La sua opera – performance vocali, azioni, video, installazioni e opere di testo – analizza i vincoli tra architettura, territorio, corpo, rituale, sessualità e semiotica.

Spazio In Situ a Tor Bella Monaca, in via San Biagio Platani 7, punta su una collettiva che vede protagonist* Val Minnig, classe 1991, fellow dell’Istituto Svizzero di Roma, Liv Schulman, classe 1985, borsista a Villa Medici, e Sara Torres Vega, classe 1987, borsista alla Real Academia de España en Roma. Le opere installative di Val Minnig utilizzano materiali semplici, in parte trovati per strada, con cui crea interventi che si estendono in tutta la stanza. Cerca la possibilità di rompere le relazioni abituali e di proporre nuove forme di incontro attraverso un linguaggio formale ridotto. Sara Torres Vega, artista e mediatrice culturale, recupera la creatività e l’espressione dai circoli rarefatti del “mondo dell’arte”, riconoscendo e promuovendo allo stesso tempo la centralità della creatività e dell’espressione nell’esperienza umana, attraverso il tempo e lo spazio. Il lavoro di Liv Schulman prende la forma di narrazioni filmate, serie TV, letture-performance e scrittura di romanzi; i discorsi al centro del suo lavoro riguardano il posto della soggettività nello spazio politico e la difficoltà di darle credito.

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