La volontà e le speranze delle persone riunite intorno a una causa comune possono rappresentare una fonte di energia rinnovabile e creatrice? Dopo le incursioni nei musei e nei siti della cultura, le manifestazioni a favore dell’ambiente scendono in piazza, affidandosi ancora una volta ai linguaggi dell’arte per trasmettere l’urgenza del proprio messaggio. A dare appuntamento per il 15 settembre, in piazza Damiano Sauli, a Roma, dalle 16, è il gruppo locale di Fridays For Future, il movimento internazionale di protesta per la Giustizia Climatica ispirato agli scioperi scolastici di Greta Thunberg, che in questa occasione presenterà anche Seminate Utopie, una performance di Elenaele Zecchin. Attivista con Fridays For Future dal primo global strike, l’artista nata ad Alessandria nel 1998 e, attualente, tra l’Italia e il Belgio, aiuterà a dipingere un futuro sostenibile e comunitario e a mostrarlo alle persone.
«Quest’anno, come Fridays Roma, abbiamo scelto un approccio diverso per manifestare, abbiamo deciso di essere creativi e non distruttivi», spiegano gli organizzatori. «La crisi climatica è anche una crisi di immaginazione e come attivist3 abbiamo il dovere di criticare il sistema dando però una speranza e vogliamo farlo attraverso l’arte, quel tipo di arte che cambia la realtà . Il prossimo appuntamento sarà il 6 ottobre, giornata in cui scenderemo nuovamente per le strade a manifestare per mostrare che resistiamo a questo governo che ignora la crisi climatica e per continuare la nostra lotta».
«Questa performance nasce dal bisogno di immaginare il futuro», spiega Zecchin, la cui ricerca artistica si concentra su questioni e temi delicati della contemporaneità , all’intersezione tra sfera sociale e privata, dall’autismo alla neuro-atipicità , dal queer all’ambiente. Un monumento scultoreo centrale, realizzato con un impasto di terra e paglia e decorato da simboli ispirati all’ambientalismo a al femminismo intersezionale e queer, verrà nutrito da chiunque voglia partecipare, piantando una delle piante provenienti dal lago Bullicante di Roma, conosciuto anche come lago Ex SNIA o Sandro Pertini, formatosi negli anni ’90 a causa di un errore umano avvenuto durante i lavori per la costruzione di un parcheggio sotterraneo e alimentato dalle acque sorgive dell’antico fosso della Marranella. Nel giugno del 2020 è stato riconosciuto come monumento naturale e oggi rappresenta concretamente e simbolicamente la conversione da sito inquinante a paradiso della biosfera.
L’intervento delle persone che parteciperanno alla performance attivata da Zecchin in occasione della mobilitazione di Fridays for Future Roma, istituirà una connessione tra opera, natura e persone, creando insieme un nuova comunità di cura. «Il nuovo ecosistema è un ambiente in cui non ci sono confini, non c’è prevaricazione e le risorse sono in comune a tutt3, in cui le relazioni sono relazioni di amore ed empatia».
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