E se fossimo in grado di “sentire” i colori? Quale sarebbe il suono del nostro colore preferito? Oppure, di che colore sarebbe oggi il nostro umore? Se Vassily Kandinsky avesse letto queste domande, probabilmente avrebbe saputo cosa rispondere. Ed è da queste suggestioni che prende le mosse la mostra digitale “Sounds like Kandinsky”, promossa da Google Arts & Culture insieme al Centre Pompidou di Parigi, per ritrarre non solo le opere ma anche per raccontare la vita del grande artista e teorico, maestro dell’Astrattismo. Come spiegano da Google Arts & Culture, anche se molte persone saranno in grado di riconoscere alcune delle sue opere più famose, l’uomo che vi si cela dietro è sicuramente meno conosciuto.
Nato in Russia, a Mosca, il 16 dicembre 1866, Kandinsky si trasferì all’età di 30 anni a Monaco di Baviera, in Germania, con l’obiettivo di studiare arte. Proprio qui rimase affascinato dalla musica, che ebbe una grande influenza sulla sua arte. Dopo aver partecipato a un concerto del compositore austriaco Arnold Schönberg, Kandinsky scrisse una lettera al musicista, esprimendo l’intensità di ciò che provò durante l’ascolto delle sue opere. Il pittore russo pensava che i colori e le linee dipinte sulla tela catturassero suoni specifici nella mente, proprio come le note musicali di una sinfonia ispiravano un ambiente visivo.
Il titolo della mostra si ispira proprio alla sua ricerca sinestetica sulla percezione multisensoriale, che lo portò a esplorare il rapporto tra suoni, colori e forme e tradurre il tutto in un’opera d’arte. Nel 1910, Kandinsky pubblicò Lo Spirituale nell’arte, testo in cui sviluppò la sua teoria sui significati dei colori traslati nella musica, in cui il bianco equivale a una pausa, il rosso assomiglia al suono di una tromba, l’arancione a quello di una campana, il blu a un flauto e il viola al fagotto.
“Sounds like Kandinsky” presenta al pubblico 3700 oggetti legati alla vita personale e professionale dell’artista, tra fotografie di famiglia, ricordi d’infanzia, album delle vacanze con Paul Klee o del laboratorio a Neuilly. Il contenuto è interattivo e l’utente può scoprire continuamente nuove opere. Si possono sfogliare le immagini e i dipinti a colori, per saperne di più sulla vita di Kandinsky, vedere le immagini del suo cane Daisy e scoprire quale sia la sua eredità nel mondo dell’arte contemporanea. Ma l’elemento più caratterizzante è la possibilità di accedere a sessioni interattive per scoprire a quali suoni sono correlate le forme di colori giallo, rosso e blu dipinte da Kandinsky.
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