Sperimentatore e mistico, Franco Battiato cantava in sanscrito e in arabo eppure riusciva ad arrivare a tutti. Intellettuale raffinato e icona pop, a quattro anni dalla sua scomparsa la sua voce continua a risuonare e oggi, simbolicamente nel giorno del suo ottantesimo compleanno, il festival nazionale Popsophia annuncia il titolo del prossimo philoshow: Centro di gravità permanente. La musica esoterica di Franco Battiato debutterà il 9 maggio al Teatro delle Muse di Ancona nell’ambito del programma di Abracadabra, la rassegna che la manifestazione ha dedicato al mondo della magia.
Fondato e diretto da Lucrezia Ercoli, Popsophia è un progetto culturale che, sotto diverse forme, si propone di portare la riflessione filosofica fuori dagli ambienti accademici, intrecciandola con musica, cinema, letteratura, arte e fenomeni contemporanei. L’evento principale si svolge in diverse città italiane, con un format caratteristico: i philoshow, spettacoli dal vivo che mescolano dibattiti filosofici, performance artistiche, musica e video per analizzare icone e temi della cultura pop in chiave filosofica. Tra gli argomenti affrontati negli anni ci sono stati il cinema di David Lynch, il pensiero dietro le canzoni di Fabrizio De André, il mito della magia nella società contemporanea e, come nel caso dell’evento su Battiato, il rapporto tra musica e trascendenza.
La sua musica, pervasa da richiami spirituali e filosofici, diventa ora il punto di partenza per un viaggio tra sonorità ed esoterismo, in un evento che intreccerà note e pensiero, musica dal vivo, danza, aneddoti e immagini. «Franco Battiato è stato capace di esprimere il “sentimento popolare che nasce da meccaniche divine”», ha sottolineato Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia e ideatrice dello spettacolo. «In questo si riassume la sua unicità: la capacità di essere popolare e di arrivare un pubblico di massa, ma con testi esoterici e citazioni sapienziali. Nel philoshow di Popsophia decostruiremo la dicotomia tra musica colta e musica leggera, per comprendere la natura di un mistico pop che è riuscito a scalare le classifiche. Battiato è uno sciamano che ci ha invitato a percorrere “le lunghe vie che portano all’essenza”, le sue canzoni sono sortilegi magici che ci liberano dai condizionamenti e dalle distrazioni della frenesia contemporanea».
Sul palco, insieme all’ensemble di 11 musicisti della Factory che interpreterà i suoi brani più celebri – da Prospettiva Nevski a L’era del cinghiale bianco, fino alla struggente La cura, firmata insieme al filosofo Manlio Sgalambro – ci sarà anche Carlo Massarini. Il celebre critico musicale, volto storico di Mister Fantasy e tra i primi in Italia a comprendere il carattere avanguardistico dell’arte,di Battiato, ripercorrerà le tappe della sua opera: «Franco è stato, anzi è, un rivoluzionario è entrato nel campo del pop portando un bagaglio di esperienze diversissime per creare una sintesi alta e sofisticata, ma anche accessibile, cantabile e perfino ballabile. Il suo vero tesoro è la sua visione interiore, Battiato ha fatto da messaggero tra l’esoterismo di cui è stato ricercatore e praticante e chi era pronto ad ascoltarlo. Un percorso interiore per farci cercare “l’alba dentro l’imbrunire”, un vero miracolo in quest’epoca spesso senza luce». E, come moderni dervisci, con movenze ispirate alle danze rotanti, i ballerini della compagnia di danza EAD Company Concept interpreteranno fisicamente la poetica di Battiato.
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