Storie, sensazioni e suggestioni che si intrecciano, tra gli spazi di Villa Olmo, a Como: qui, fino all’8 gennaio 2023, va in scena la 31ma edizione di Miniartextil, manifestazione dedicata alla Fiber Art internazionale, un linguaggio e un metodo tutti da scoprire e riscoprire, quest’anno incentrata sul “Rosa Alchemico”. Un colore e le sue infinite sfumature e le sue interpretazioni storicamente e culturalmente connotate ma perennemente in trasformazione – dal rosa normativo di un certo concetto statico di femminilità , allo shocking pink gettato sulla statua di Indro Montanelli – dunque, per trasmettere, attraverso le varie declinazioni dell’arte tessile, idee e forme di positività , di energia, di libertà .
Promossa dall’associazione culturale ARTE&ARTE, nel corso degli ultimi 30 anni Miniartextil ha toccato luoghi e città in tutta Europa, come Montrouge – Parigi, Mulhouse, Kaunas, Caudry, Lille, Gif-Sur-Yvette, Busto Arsizio, alcune delle città che hanno ospitato le opere della rassegna. A partire da Como e dal suo territorio, caratterizzato da una storica vocazione tessile, settore che, ancora oggi, rappresenta una forza trainante.
In mostra, opere di artisti come Marinella Senatore e Jacopo Benassi che, in questa occasione, ha rivisitato il Teatrino della Villa con una produzione inedita che parla anche del Lago di Como, elemento naturale al quale l’artista si è molto ispirato, in particolar modo ai suoi lati oscuri e meno conosciuti. A Villa Olmo anche i lavori di Emma Talbot, con un magico acrilico su seta, e di Igshaan Adams, con un arazzo di tessuto, perline, conchiglie a illuminare la Sala degli Specchi. Ma attraverso l’arte tessile leggiamo anche temi di urgente attualità , come nel caso di Teresa Antignani, che riporta il suo lavoro di denuncia sulla Terra dei Fuochi, e di Ruben Montini, che si rivolge agli stereotipi eteronormativi legati alle “identità di genere”.
Gabriella Benedini partecipa per la prima volta a Miniartextil con uno dei suoi lavori che parlano di alchimia e magia. E poi Raul Gabriel, Jaime Poblete, Pae White con un’opera inedita realizzata appositamente per la mostra di Villa Olmo in collaborazione con la Galleria Kaufmann-Repetto, ragionano su tutte le possibili trasformazioni e trasmutazioni della materia. Veronica Bisesti presenta uno stendardo affascinante caratterizzato dalla presenza dei simboli alchemici, mentre la regista Angela Ricci Lucchi è presente con una singolare intervista-inchiesta, a partire dalla domanda “Che cosa è per te la rosa”.
Tra i 234 progetti di minitessili giunti da tutto il mondo, la giuria composta da Mimmo Totaro, Vicepresidente dell’associazione ARTE&ARTE, dal critico, curatore e storico dell’arte Paolo Bolpagni e dal critico e curatore Sergio Gaddi, ha scelto lo scorso mese di giugno le 54 opere che meglio hanno interpretato il tema. A partire da questa edizione, il premio per l’opera migliore – quest’anno assegnato a Danielle Pèan Le Roux per Black rose with gold pearl – viene intitolato alla memoria di Nazzarena Bortolaso, co-fondatrice insieme a Mimmo Totaro della manifestazione e scomparsa lo scorso 24 aprile; e, sempre a lei. Menzione speciale a Vanessa Lobosco per l’opera De Flore Aureo.
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