24 febbraio 2006

Il senso di Torino per la neve

 
Non che non fosse prevedibile. Sul carrozzone Olimpiadi sono saliti un po’ tutti, dalle istituzioni pubbliche alle gallerie private. Cercando di cavalcare l’ondata di turismo, finanziamenti e visibilità che i giochi hanno riversato sulla capitale sabauda. E allora via alle mostre a tema invernale, sportivo, nevoso. Artisti sciatori, metafore da competizione, e slalom gigante tra i luoghi comuni...

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In vista delle Olimpiadi, a Torino è scattato lo stato di allerta generale. Le istituzioni si sono date un gran da fare per organizzare una rosa di eventi culturali che accompagnassero l’Evento. Le Olimpiadi della Cultura e il fitto cartellone di Italyart , che spazia dalle arti visive al teatro, dalla letteratura alla musica. E nel mezzo di tale febbrile agitazione, i privati non sono rimasti a guardare. È ben probabile che i turisti accorsi a Torino per vedere le gare non siano cultori d’arte; se va bene andranno a vedere il Museo Egizio, quello del Cinema o un paio di mostre, difficile che mettano piede in una galleria privata. Ma non si può mai dire, specie se la galleria sta in centro e vicino ad un bar tipico.
Ecco dunque che prende vita Dedicato a Torino 2006, una serie di eventi paralleli al cartellone ufficiale, fra arte teatro e danza, in concomitanza con il periodo olimpico e, possibilmente, con temi coerenti. Com’era prevedibile, i termini più ricorrenti sono l’inverno, la neve (la goldiniana Gli impressionisti e la neve docet). Per i più precisi lo sport, per chi la prende un po’ alla larga il colore bianco. Le gallerie si fanno prendere dal delirio generale: si parte con TO…nevica e Amori d’inverno alla Galleria Vattiata di via Vanchiglia 6. Al civico 8 della stessa via Arteincornice spiazza tutti con Sole mediterraneo, ma poi si riprende subito con Pensando ai Giochi Olimpici, Torino sotto la neve e, ciliegina sulla torta, con I cinque cerchi , collettiva di Paulucci, Carol Rama, Ruggeri, Scanavino e Schifani (5, come i cerchi, sic).Michael Rakowitz - Endgames
La neve è al centro di un cospicuo numero di altre mostre: da White snow alla Galleria Pinxit ad Appunti di viaggio sotto la neve e Torino e la neve , entrambe alla Galleria Berman. Fino a Paschetto e la neve nell’olimpica città natale dell’artista, Torre Pellice.
Ma ci sono gallerie che fanno di più: Ermanno Tedeschi ospita Slalom gigante, “una grande gara olimpica a cui partecipano non atleti ma artisti”, mentre la Galleria Narciso ospita Arte+ sport: Mino Rosso futurista. 44 Arte Contemporanea si limita a Abacuc. Montagne e magia, mentre Arteregina va sul meno impegnativo Nel segno del bianco. Collettiva di artisti piemontesi e Gas presenta I love Torino di Salvatore Zito.
Da segnalare, inserite nel programma Dedicato a Torino 2006, anche se meno strettamente olimpiche, la doppia personale di Richard Long e Giuseppe Penone da Tucci Russo a Torre Pellice, le sculture tessili di Zamfira Facas alla galleria Dieffe e una collettiva sui maestri dell’Informale (Burri, Afro e Fontana) alla galleria Mazzoleni.
Va anche detto che altre gallerie fra le più importanti di Torino, inserite o meno nel programma, presentando o meno mostre a tema olimpico, hanno organizzato un opening collettivo per il 16 di febbraio: tra queste Carbone.to, Maze, Paolo Tonin e Sonia Rosso, Guido Costa e Noire, Photo and contemporary e Weber e Weber.
La palma dello spirito olimpico va però alla Galleria Alberto Peola, che presenta una personale di Micheal Rakowitz dal significativo titolo di Endgames: la mostra prende spunto dal Padiglione USA alle Olimpiadi di Montreal del 1976, che andò completamente a fuoco, per parlarci dei numerosi fallimenti di opere faraoniche costruite per i vari eventi olimpici e poi abbandonati. Dubitiamo nella visita di una delegazione del CIO alla mostra.
Mino Rosso, Corridore ciclista (1930) bronzo - cm 30,5 h. x 48 x 15,5
Aldilà delle gallerie, aprono al mondo del digitale la seconda edizione del Piemonte Share festival all’Espace e il progetto glocalmap.to , una mappa interattiva della città in cui chiunque può lasciare un messaggio, fino a comporre un diario visuale, proiettato ogni sera al The beach. Al circolo Arci Amantes invece va in scena rewriting, evento dedicato ai graffiti, alla street art e al suo mondo musicale di riferimento, tra incontri con writer e dj set.

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paola sereno

[exibart]

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