Il suono degli atomi impossibili e solitari, nel vinile di Margherita Morgantin

di - 15 Novembre 2022

Margherita Morgantin, visual e performance artist, disegnatrice e autrice nata a Venezia con base a Milano, adotta da tempo nelle proprie opere un linguaggio artistico che esplora temi legati a filosofia, matematica e scienza, proiettandoli in uno spazio personale, riflessivo, talvolta simbolico, attraverso azioni, installazioni, performance, video e registrazioni audio. Protagonista di mostre e progetti espositivi in Italia e all’estero, negli ultimi due anni si è dedicata in particolar modo a “VIP = Violation of the Pauli exclusion principle”, prodotto da Xing e vincitore dell’ottava edizione del bando Italian Council.

Il titolo del progetto fa riferimento a uno degli esperimenti di fisica delle particelle in sviluppo nei laboratori sotterranei dell’istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso. L’acronimo VIP, infatti, è quello del progetto di sperimentazione sugli “atomi impossibili”, la cui scoperta porterebbe alla violazione del Principio di Esclusione di Pauli, ancora oggi un caposaldo della scienza che studia l’universo e la materia. Il progetto si articola in stretto rapporto con il territorio di riferimento, quello del Gran Sasso, individuando due “campi base” presso i quali elaborare la ricerca artistica; il primo, SOTTO LA MONTAGNA, nel più grande laboratorio sotterraneo al mondo dedicato alla rilevazione di fenomeni rari ed eventi fisici, l’altro, SOPRA LA MONTAGNA, nel parco nazionale dell’Abruzzo, una zona ricca di biodiversità. Lo spazio nel sottosuolo è quello della ricerca scientifica, della conoscenza e dell’osservazione, contrapposto a quello del campo aperto, dove le manifestazioni atmosferiche vengono registrate attraverso strumentazioni meteorologiche e divengono protagoniste di esperienze (performative e sonore) vissute dall’artista insieme a filosofi, musicisti e live artist.

È in questo contesto che prende forma COSMIC SILENCE 5, fluorescence 4, LP nato dalla collaborazione di Morgantin con le musiciste ed esperte del suono Ilaria Lemmo, co-autrice della traccia sul lato A, Cosmic Silence, e Beatrice Goldoni, che ha lavorato al lato B, Fluorescence. Il vinile, disponibile in edizione limitata e numerata (150 copie), è il naturale prosieguo di un lavoro che ha già visto le tre collaborare per una performance sonora svoltasi il 27 ottobre 2021 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal titolo COSMIC SILENCE 4, fluorescence 3.

Il lavoro riprende l’idea dei campi base, di un’alternanza tra interno ed esterno, tra luogo dell’osservazione/riflessione e quello della vita, dell’azione, da un lato restituendo in spettri sonori i dati acquisiti nel laboratorio del Gran Sasso nel corso dell’esperimento VIP (traccia A), dall’altro presentando un road-noise-recording nato da un viaggio solitario dell’artista in automobile (traccia B).

Ilaria Lemmo

La scelta di collaborare con Ilaria Lemmo, sound designer e compositrice di musica elettronica, non è casuale; la sua abilità nel relazionarsi con le composizioni algoritmiche in relazione agli spazi acustici si sposa con la necessità del progetto di tradurre i dati scientifici in materia sonora.

A proposito di Cosmic Silence, la musicista spiega: «L’elaborazione sonora è avvenuta attraverso la scrittura di algoritmi che prendono un punto – o meglio una lista di valori – e generano un suono, uno spettro, che viene portato a muoversi verso un altro. Un suono direzionale che costantemente fluttua tra il posto da cui arriva e quello verso cui tende. Un’oscillazione che emerge anche nell’interno stesso del suono e nei suoi contorni. La minima condizione per far fuoriuscire questo movimento è stata quella di comporre i dati numerici, così complessi ma segnati, per lasciare la possibilità che si crei un ambiente sonoro dove gli ‘’atomi impossibili’’, la cui presenza violerebbe il Principio di Esclusione di Pauli, possano trovare uno spazio di ascolto per accadere».

Beatrice Goldoni by Mara Predicatori

Il suono elettronico lascia poi spazio alle registrazioni lo-fi effettuate dalla Morgantin nel corso di un viaggio solitario in automobile verso il Museo Serralves a Porto; curate da Beatrice Goldoni, le onde sonore ricostruiscono la narrativa di un viaggio lasciando che siano il paesaggio attraversato e la sua qualità sonora a darcene testimonianza. I rumori metallici del vento che impatta contro la macchina, le onde del mare della costa portoghese sono le voci di questa traccia, che chiude il disco.

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