Com’è noto, la recente pandemia ha dettato un ripensamento del vivere comune e, con esso, del modo stesso di produrre e fruire cultura. “Distanti ma vicini”, recitava uno degli slogan diffusi in tempo di lockdown per sconfiggere la paura del virus e, al contempo, educare alle buone pratiche per la salvaguardia della salute. Un mantra divenuto legge anche in ambito culturale, in cui si è dovuto rinunciare alle molteplici occasioni di incontro determinate da spettacoli e inaugurazioni. Venuto meno l’incontro fisico, è apparso quasi naturale potenziare quello in rete, assecondando una tendenza già ampiamente avviata e che, parallelamente al diffondersi del Covid su scala planetaria, ha conosciuto un’improvvisa accelerazione. Il piano della convivialità si è spostato dalla realtà concreta a quella virtuale, dal suolo al desktop, dal calpestabile al cliccabile, potremmo dire. Uno slittamento che ha coinvolto in maniera massiccia anche i musei, che hanno implementato i loro profili social, scoprendone l’assoluta centralità nell’odierno sistema di comunicazione. A questa stessa centralità si affida anche “Salgemma”, progetto editoriale e curatoriale frutto della collaborazione di due progetti made in Puglia: la piattaforma digitale di comunicazione dell’arte Apuliart Contemporary, ideata da Rosita Ronzini, e il progetto di curatela ed editoria Takecare, di Roberta Mansueto.
Nato durante il primo lockdown e lanciato l’estate scorsa, «Il progetto – precisano gli ideatori – ha come obiettivo quello di costruire una ‘bibliografia ginnica’, un esercizio di scrittura che si muove sulla geografia artistica e culturale contemporanea in Puglia e che coinvolge progetti, spazi indipendenti, collettivi, fondazioni, gallerie e musei». La piattaforma, online dal 18 gennaio con la mappa disegnata e progettata da OPS Studio, racconta alcune delle più dinamiche e intraprendenti realtà del contemporaneo in Puglia, componendo una geografia in continua espansione. Giardino project, Flee project, Spazio Su, Studio Atelier Lamia Santolina, Vettor, Ramdom, Studioconcreto, Post Disaster Rooftops sono le prime realtà che hanno contribuito al progetto con un contenuto inedito pubblicato sull’agenda di Apuliart Contemporary.
Riassunta nella forma di una pietra-minerale, la mappa di OPS ripercorre il tracciato dell’arte contemporanea in Puglia, organizzando visivamente le prime 32 realtà coinvolte e presenti sul territorio, specialmente salentino e barese (per il nord della Puglia si stanno valutando proposte e candidature). Una mappa in costante aggiornamento (per segnalare i progetti si può scrivere a salgemmaproject@gmail.com) in cui l’utente può muoversi e scoprire progetti, spazi indipendenti, fondazioni e gallerie nelle diverse città pugliesi. Consentendoci di viaggiare virtualmente tra i luoghi del contemporaneo in Puglia, la mappa costituisce la suggestiva metafora del sistema artistico regionale, vale a dire di una geografia fluida in cui più delle persone sono le idee a spostarsi e a centrarsi altrove, il tutto oggi consultabile attraverso il gesto minimo e familiare di un clic.
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