Nel cuore di Venezia, al terzo piano delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, si trova la Casa di The Human Safety Net, la fondazione del Gruppo Generali. Uno spazio aperto che nell’ultimo anno è diventata la casa di tutti coloro che hanno a cuore i temi dell’inclusione sociale, in una città che ambisce a diventare la Capitale mondiale della sostenibilità.
Il Vicepresidente The Human Safety Net e Direttore della Comunicazione e Affari istituzionali del Gruppo Generali, Simone Bemporad, ci racconta il ricco programma di questo spazio.
Fare la differenza per le comunità in cui le aziende operano, attraverso azioni dall’impatto significativo e duraturo, non è un ruolo che va oltre l’attività di business, ma ne fa parte a pieno titolo. Sta entrando nel DNA del business.
Il legame tra Generali e Venezia ha radici solide e profonde. Nel 1832, a pochi mesi dalla fondazione a Trieste, Generali aprì nelle Procuratie Vecchie di piazza San Marco i suoi primi uffici, e dal 1848 il Leone alato, simbolo della città lagunare, rappresenta le Generali in tutto il mondo.
Un tempo i Procuratori di San Marco, che lì risiedevano, avevano anche il compito di prendersi cura dei bisognosi della città. Oggi nelle Procuratie Vecchie, divenute nel tempo quasi interamente proprietà della Compagnia, questo compito riprende vita, a beneficio di tutti, nella Casa di The Human Safety Net, la fondazione i cui programmi sostengono le famiglie vulnerabili con figli piccoli e l’inclusione dei rifugiati attraverso il lavoro e l’imprenditorialità, recuperando uno spazio che appartiene alla città e che torna a essere di nuovo vivo, inclusivo e fonte di ispirazione per la comunità.
Il progetto di restauro è stato realizzato da David Chipperfield Architects Milan e mi piace ricordare che proprio Chipperfield è stato recentemente insignito del Premio Pritzker, il più alto riconoscimento a livello mondiale nel campo dell’architettura. Abbiamo coinvolto maestranze e tradizioni costruttive locali. I bellissimi spazi al terzo piano sono frutto del contributo di tante persone,da Orna Cohen e Andreas Heinecke allo Studio Migliore+Servetto che, con la direzione artistica di Davide Rampello, ha progettato la parte di Interior, Exhibition, Multimedia & Graphic Design della nuova casa della Fondazione The Human Safety Net e concepito il percorso espositivo interattivo ‘A World of Potential’, aperto ai visitatori.
Abbiamo lavorato con le Istituzioni della città, con il Sindaco e il Presidente della Regione, e abbiamo mantenuto un dialogo costante con la Sovrintendenza, grazie al contributo importante di Alberto Torsello e della dirigenza di Generali Real Estate. Il risultato è il recupero di uno spazio sociale che appartiene alla città, restituito preservandone la storia e l’identità e, nel contempo, promuovendone un uso moderno, sostenibile, di ispirazione.
Il progetto di restauro non è definito da un singolo gesto architettonico, ma da una serie di interventi che affrontano la complessità dell’opera attraverso un approccio flessibile al fine di interpretare e dare senso alle modifiche storiche e agli adattamenti pratici delle Procuratie Vecchie.
Il progetto di restauro, iniziato nel 2017 e concluso nel 2021, ha riguardato il restauro del primo e del secondo piano, dove si trovano gli uffici di Generali, la riorganizzazione dell’accessibilità e della fruibilità attraverso lo sviluppo di una nuova circolazione verticale, e la ristrutturazione del terzo piano, con l’accesso del pubblico agli spazi espositivi, oltre a spazi di lavoro, spazi per eventi e un auditorium.
Sono state adottate tecniche costruttive antiche, locali e tradizionali e ci si è avvalsi di maestranze locali per le pavimentazioni, i rivestimenti e i soffitti, cercando di non imporre ma piuttosto di ereditare, per completare un unico insieme e recuperare l’integrità di ciò che è presente da centinaia di anni nel luogo probabilmente più rappresentativo di Venezia.
È uno spazio concepito per favorire l’incontro, la condivisione, la connessione e nuove idee, con una forte identità culturale e di accoglienza, in armonia con agli obiettivi di The Human Safety e la città in cui si trova, Venezia, e il complesso delle Procuratie.
Voglio infatti sottolineare come THSN rappresenti una parte di un insieme – non a caso la più importante, trovandosi al piano più alto del palazzo) – dove sono inclusi gli uffici storici delle Assicurazioni Generali al primo piano, un grande spazio che verrà dedicato alle esposizioni, al secondo piano, dove viene ospitata anche la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, guidata da Renato Brunetta e Alessandro Costa.
Alla Casa di The Human Safety Net è dedicato il terzo piano, accessibile al pubblico, che si sviluppa su un’area di 2.500 metri quadrati attraversati dalla spettacolare enfilade di 15 archi e distribuiti in quattro spazi distinti e sinergici. Una proposta nuova nel panorama della città, che offre al visitatore l’opportunità di fare un’esperienza nuova e diversa. C’è l’esposizione interattiva ‘A World of Potential’ che, con l’Art Studio, propone oggi l’affascinante mostra dell’artista Arthur Duff ‘The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential’ che permette ai visitatori di veder trasformato l’insieme dei propri punti di forza in una rappresentazione artistica unica, grazie ad un innovativo sistema laser, che rimanda alla tradizione delle xilografie giapponesi ottocentesche raffiguranti i fuochi d’artificio.
La Casa è dotata di un caffè per il ristoro dei visitatori, di un Hub dedicato alle attività della fondazione e alle realtà con cui collabora, e l’Auditorium, con uno spazio eventi che si è immediatamente animato con le proposte della fondazione e della città. Inoltre, i visitatori possono liberamente accedere alla già ricca biblioteca che offre ai visitatori l’opportunità di approfondire i temi dell’impatto sociale, della genitorialità e dell’imprenditoria sociale, ma anche della storia di Venezia, con una importante sezione dedicata ai più piccoli.
È un progetto nel quale crediamo fermamente, che offre una nuova prospettiva a chi visita o vive a Venezia e che nel primo anno di apertura ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. La nostra convinzione è che a nessuno debba essere impedito di sviluppare il proprio potenziale. Questo è il principio che informa i due progetti della Fondazione di Generali The Human Safety Net ed è il principio alla base del percorso espositivo di “A World of Potential”: concepito da Migliore+Servetto come una progressione di esperienze, questo si sviluppa secondo un prologo, tre atti e un epilogo che conducono il visitatore alla scoperta delle proprie potenzialità a partire dai valori individuati dai curatori della mostra Orna Cohen e Andreas Heinecke, di DSE – Dialogue for Social Enterprise, ovvero creatività, gentilezza, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale, lavoro di squadra. Questi temi sono stati tradotti dallo Studio in 16 machine à montrer interattive, con l’obiettivo di coinvolgere i pubblici più diversi e di invitarli a misurare i propri valori e potenzialità con i dispositivi, stimolando la riflessione sui temi dell’inclusione, innovazione e sostenibilità.
I visitatori hanno la possibilità di aumentare la loro autoconsapevolezza e la loro percezione del mondo. Nella parte finale i visitatori avranno infatti l’opportunità di conoscere meglio le attività e i programmi di The Human Safety Net anche attraverso le testimonianze dei beneficiari e donare metà del prezzo del biglietto a uno dei programmi gestiti dalla Fondazione a loro scelta.
Questo progetto è frutto della collaborazione tra Generali e istituzioni pubbliche e private, di una responsabilità condivisa che si inserisce in una riflessione di ampio respiro sull’area marciana e, più in generale, sul futuro di Venezia, iconica città simbolo di fragilità ma anche di resilienza.
Il risultato di questo sforzo comune è assolutamente straordinario: un palazzo riportato al suo antico splendore in una delle piazze più belle al mondo, un progetto che assume ancor maggior valore alla luce delle difficolta che la pandemia ha posto, a cominciare dalla vulnerabilità, e che porta lustro e contenuti al progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità” a cui aderiamo e che testimonia la volontà di costruire, insieme, un futuro diverso per la comunità.
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