La diversità, tema per quest’anno del
RavelloFestival, si riscontra innanzitutto nell’eclettismo della creatività rappresentata: quattro nuclei, in cui la musica -che ha fatto di Ravello un’eccellenza mondiale- resta regina. La dedica dell’edizione 2008 alla memoria dello scenografo italiano
Enrico Job evidenzia però la volontà di non fossilizzarsi sull’unicità di un’espressione, bensì di ampliare l’offerta. Una intelligente scelta di marketing territoriale, quindi, l’aver prolungato il festival fino al 31 ottobre, con la realizzazione di quel secondo nucleo (che s’inaugura oggi) dedicato alle nuove tendenze nella musica, nell’arte e nel design.
Cou del festival delle diversità è stato il concerto, trasmesso anche in mondovisione da Art Tv, di
Daniel Barenboim e dell’orchestra fondata nel 1999 dallo stesso direttore-pianista con il letterato palestinese
Edward Said, The West-Eastern Divan Orchestra, ispirata all’omonima raccolta di poemi (che affianca versi del mondo latino a quelli del mondo arabo) di Goethe; raggruppa oltre cento elementi, specie di Paesi mediorientali, con l’obiettivo di promuovere il dialogo tra le culture in conflitto.
Evento unico, emozionante, come il Concerto all’Alba della notte di San Lorenzo, alle 4.30, sul palco la Nuova Orchestra Scarlatti; o quello in cantiere, diretto da
Oscar Niemeyer.
Anche il pop a Ravello sale al rango della musica colta: Irene Grandi, con il video
Come tu mi vuoi si è aggiudicata il primo premio del Clip Music; a seguire Caparezza, Daniele Silvestri e Le Vibrazioni, band protagonista di un workshop tra giovani videomaker. Quindi, anche promozione e formazione: la quarta edizione del Concorso Internazionale di Canto Lirico Ravello Città della Musica aprirà le porte di Fondazioni liriche a giovani promettenti (il Concerto dei Vincitori è programmato per venerdì 5 settembre a Villa Rufolo), mentre per i giovani scrittori c’è la sfida letteraria
Volo rapido (scrivere un racconto di 2550 battute in 356 minuti), ideata e promossa da Porsche Italia, che ha visto in giuria anche
Oliviero Toscani e
Antonio Scurati.
Se grande attesa c’è il 4 settembre per
Toni Servillo e il 6 per
Uto Ughi, il
RavelloFestival, dopo aver accolto 23mila visitatori per la collezione della
Perna Foundation, rinnova l’appuntamento con l’anfitrione di Villa Rufolo, Achille Bonito Oliva e la sua
Intollerance, ovvero l’arte contemporanea quale rovesciamento dei fondamentalismi, a sottolineare l’“
antipatica condizione dell’artista”. Uno spunto dal titolo del film del 1916 dell’americano
David Wark Griffith, capovolgendo con dissertazioni filosofiche la rappresentazione che dell’intolleranza viene fatta, e presentando di contro esempi della
fortunata intolleranza dell’arte per ogni sorta di rigidità mentale, di dittatura civile o culturale.
Abo lo fa con opere (anche sonore, grazie alla collaborazione di
RAM – RadioArteMobile) di
Jimmie Durham,
Elmgreen & Dragset,
Paolo Canevari,
Yerbossin Meldibekov,
Diamante Faraldo,
Nam June Paik,
William Kentridge,
George Adéagbo,
Manfred Shu,
Franz West,
Mario Airò,
Vettor Pisani e di quel prezioso simbolo nomade della “
coesistenza delle differenze”: lo specchiante
Tavolo Love Difference di
Michelangelo Pistoletto.
A seguire, il Festival inaugurerà la nuova sezione
Tendenze, con iniziative dedicate al design: dal 20 e 22 settembre,
Isole sonore e il convegno
Design acustico, e dal 17 ottobre
Shoes on exhibit: i tesori del museo Ferragamo, mostra dei modelli disegnati per star come Madonna.