04 settembre 2009

LA NUOVA ALLIANZ PER L’ARTE

 
Un cocktail capitolino che sta riscuotendo un successo (forse) inaspettato. In parti equamente divise: un luogo storico della ricerca artistica come il Pastificio Cerere, fucina della Nuova Scuola Romana; Civita Servizi, organismo che si occupa fra l’altro di facilitare il contatto fra imprenditoria e beni culturali; il gruppo Allianz, attivo nel settore delle assicurazioni e dei servizi bancari e finanziari. Ma soprattutto è necessario l’ingrediente di base: l’arte, e i giovani artisti. Che hanno risposto in massa alla chiamata di 6Artista...

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Prendi un ex-sito industriale da tempo più o meno formalmente occupato dall’arte. Prendi un’azienda che decide di investire in cultura. Prendi un tot di artisti giovani e mettili nelle condizioni di creare. Prendi un network di galleristi, critici, giornalisti, collezionisti, mecenati. Mescola tutto e tira fuori un progetto che, per come si presenta, lo vedresti bene a New York, Berlino, Amsterdam o Parigi. E invece sta a Roma capitale.
I motivi per incuriosirsi verso 6Artista, progetto di residenza condotto da Civita negli spazi dell’ex Pastificio Cerere con il sostegno del gruppo Allianz, sono molteplici. Come pure le suggestioni dettate da una situazione non comune nel nostro Paese. Situazione nata da una fortunata confluenza di attenzioni e possibilità, dalla volontà di mettere in valore qualcosa di già esistente senza cedere alle lusinghe del “tutto nuovo”.
Il Pastificio Cerere”, spiega Benedetta Torino, direttore sviluppo Civita Servizi, “già dalla fine degli anni ’70 ospita un gruppo di artisti (La Scuola di San Lorenzo, appunto); Il manifesto del concorsoe oggi, con la presenza di numerosi pittori, fotografi, scultori e spazi espositivi, costituisce un punto strategico nella vita artistica della città. Dislocato fuori dal centro storico e dal circuito tradizionale dell’arte, mostra una Roma inedita, un paesaggio urbano simile a quello delle grandi metropoli”.
E da “grande metropoli” sono le ambizioni del progetto, che intende offrire ospitalità a giovani creativi per metterli “a bottega” da artisti già affermati. Con il fine ultimo di costruire esperienze, sul filo di un transfert che sa tanto di Rinascimento (ed è una speranza), ma anche di innovazione. Soprattutto quando si parla di obiettivi, concreti e nel breve-medio periodo: “Innanzitutto vorremmo che si costituisse un archivio sulla giovane arte italiana come quello di Via Farini a Milano. Vorremmo che il rapporto con i giovani artisti rimanesse una costante nel tempo, indirizzasse e sostenesse tutta la nostra attività”.
Il progetto”, prosegue Benedetta Torino, “ambisce a creare relazioni tra i giovani artisti e i protagonisti del sistema dell’arte attraverso momenti di approfondimento con critici, curatori e direttori di istituzioni per l’arte contemporanea, a sviluppare relazioni con gallerie, collezionisti e giornalisti per consentire loro, alla fine del periodo di residenza, di facilitare la creazione di una rete di relazioni utile allo svolgimento del proprio lavoro”.
La strada della residenza artistica, della tendenza alla comunità e alla condivisione sembra particolarmente battuta di questi tempi. “Provare per credere” dicevano i pionieri del telemarketing: leggetevi a riprova i report di esperienze fantasiose eppure stuzzicanti come il Diogene condotto a Torino. “Ogni residenza risponde a principi che le sono propri. Lo spirito di questa iniziativa è investire sul futuro nutrendo quei talenti italiani o stranieri che si sono formati nel nostro Paese e che aspirano a diventare protagonisti della scena artistica internazionale”.
Bruno Ceccobelli - Invasi - 2008 - terracotta, ceramica raku, acqua, vaselina, fuoco, oli e aria - courtesy Fondazione Pastificio Cerere, Roma
Su tutto, la scelta da parte di un’impresa, quanto di più lontano si può immaginare dal contesto-arte, di sostenere finanziariamente il progetto. “Una chiave decisiva per affrontare l’attuale crisi”, spiega Fabio Dal Boni, direttore Comunicazione e Immagine del gruppo Allianz, “va cercata proprio nella partnership fra ricerca artistica e sperimentazione tecnologica, fra cultura e innovazione di prodotto e di business: la ricerca artistica è come un radar, un sensore privilegiato che può indicare idee e valori per una futura rinascita”.
Fulminati sulla via di Damasco? Oppure sovraeccitati dall’arte come potenziale nuova area di business (per la serie: sostengo l’artista giovane al fine di costruirne un valore di mercato)? Quien sabe. Per ora accontentiamoci delle intenzioni positive e culliamo l’attesa verso le prossime buone nuove.

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francesco sala

*foto in alto: Un’immagine della campagna stampa del Gruppo Allianz


Per scaricare il bando: www.6artista.it
Info: tel. +39 0645422960; info@pastificiocerere.it; www.civita.it

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