“Le grandi strade della cultura: un valore per l’Europa”: all’insegna di questo slogan l’Italia partecipa il 29 e 30 settembre alle “Giornate Europee del Patrimonio”. La manifestazione, promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione Europea, rappresenta il momento
clou delle iniziative dedicate al patrimonio culturale del nostro continente e ha l’obbiettivo, come afferma il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli,
“di favorire la reciproca conoscenza, l’integrazione, il dialogo, riscoprendo e condividendo attraverso la cultura, nel rispetto della diversità di ognuno, il senso di una comune appartenenza”.
In tutta Europa, durante un fine settimana di settembre od ottobre, monumenti, palazzi e aree culturali -molti dei quali abitualmente chiusi- si aprono al pubblico. L’intento è far conoscere ai cittadini il proprio patrimonio, diventandone parte attiva nella salvaguardia e valorizzazione. In Italia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), che aderisce all’iniziativa dal 1995, organizza su tutto il territorio eventi che evidenziano i contenuti della cultura e del patrimonio locale, offrendo l’accesso gratuito a oltre mille siti: musei, gallerie, monumenti, aree archeologiche. E quest’anno c’è una novità: il MiBAC è affiancato da due partner d’eccezione, il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, e il Gruppo Autostrade per l’Italia, che con la scelta di oltre duecento beni monumentali di considerevole interesse, ubicati in prossimità della rete autostradale, contribuiranno ad accrescere l’offerta culturale delle Giornate.
Sono proprio le strade, infatti, sostiene il Ministro Rutelli, che
“attraverso l’Europa hanno portato il nostro Paese a essere meta ambita di artisti, letterati, viaggiatori e pellegrini di ogni epoca. Con orgoglio possiamo quindi riscoprire la centralità culturale italiana nella storia e una tradizione che, come ai tempi dei Grand Tour
del XVIII secolo, si rinnova anche oggi”. Di fatto, l’Italia sarà presto teatro di un migliaio di avvenimenti legati all’arte e alla cultura. Proviamo dunque, percorrendo lo stivale dalle Alpi all’Etna, a spigolarne qualcuno fra i più promettenti.
La Regione Lombardia propone anche quest’anno
Una notte al museo, manifestazione che vede coinvolte tutte le province, con un’edizione ancor più ricca di quella del 2006. Se l’anno scorso, infatti, i musei lombardi che hanno aderito all’iniziativa sono stati 231 con 33.432 visitatori, nel 2007 saranno oltre 250. A Bergamo, in particolare, da non perdere
Il Futuro del Futurismo in mostra alla Gamec. Sono invece due i percorsi espositivi proposti dal Mart: a Rovereto troveremo
Tableau Drapeau, collezione permanente di opere di grandi artisti –
Depero,
Balla,
Severini,
Carrà e
De Chirico– accanto a nuove acquisizioni presentate al pubblico per la prima volta; a Trento
Effetto Simbolismo metterà in scena gli artisti influenzati dal movimento Simbolista, cui s’intrecciano le nuove idee generate dalla Secessione di Monaco e Vienna. Da segnalare a Torino la storica Galleria Sabauda, che offre una visita guidata intitolata
Dal Belvedere di Vienna a Torino: viaggio di una collezione d’arte attraverso due residenze di corte europee. Mentre a Genova riapre al pubblico lo splendido appartamento “dei Principi”, meglio conosciuto come “Appartamento del Duca degli Abruzzi”.
Apre le porte ai ragazzi la magnifica Basilica di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna e, ancora, a Firenze ingresso straordinario al quattrocentesco Palazzo Lenzi, il “Palazzo degli Enigmi”, così chiamato per l’ambiguità delle notizie circa l’architetto incaricato della sua costruzione. Di grande interesse altre due visite guidate a Tolentino e a Narni: la prima,
Un tuffo nel Trecento, accompagnerà nel Cappellone di San Nicola per apprezzarne la decorazione pittorica, una delle più estese e meglio conservate degli inizi del Trecento; mentre la seconda,
Narni svelata, condurrà alla scoperta di una storia antichissima attraverso il suggestivo percorso ipogeo della città. Presso il Museo Nazionale, a L’Aquila, verrà inaugurata la retrospettiva pittorica
Le Montagne Incantate di Michelangelo Antonioni, in cui il grande regista, recentemente scomparso, ha affrontato il tema della montagna, rappresentata come un paesaggio psichico ed emozionale.
Ed eccoci a Roma, dove la Sala dello Stenditoio del Complesso San Michele a Ripa Grande si accinge a trasformarsi per l’occasione in inconsueto studio radiofonico delle trasmissioni
Con parole mie e
In Europa. Curate da Umberto Broccoli e Tiziana Di Simone, saranno un pretesto per segnalare progetti e iniziative del MiBAC in ambito europeo. Sempre nella capitale, l’Istituto Nazionale per la Grafica ha in programma una mostra dedicata alle fodere d’autore dal titolo
Conservare. Si… ma con la griffe! Soggetti romani da Piranesi a Rodella nelle fodere dei rami della Calcografia Nazionale. Chi desideri ammirare l’ultimo dipinto del Caravaggio,
Il martirio di Sant’Orsola, dovrà fare un salto a Napoli, nel Palazzo Zevallos Stigliano, splendido esempio di barocco campano. È dedicata ai fan dell’eroe dei due mondi la mostra
Garibaldi dal mare all’Aspromonte presso l’Archivio di Stato di Reggio Calabria. Agrigento, infine, promette
Il paradiso terrestre nella Valle dei Templi, visita guidata nel Giardino della Kolymbetra, gioiello archeologico e paesaggistico siciliano.
Infine, una chicca per gli amanti dell’architettura contemporanea. Il FAI propone a Roma, Firenze e Milano un percorso alla scoperta degli edifici di culto nati nelle periferie urbane: nuovo concetto di fede e aggregazione che abbraccia un’intera comunità, prendendo vita nelle forme architettoniche di ingegnosi artisti del Novecento. Basti pensare a
Richard Meier nella Chiesa Dives in Misericordia a Roma oppure a
Giovanni Michelucci in San Giovanni Battista –la celebre Chiesa dell’Autostrada- a Firenze o, ancora, ai neon minimalisti di
Dan Flavin a Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa a Milano.