Luci, videoproiezioni, laser, scenografie, suoni, come una grande orchestra da vedere e da ascoltare tra le strade di Cuneo, Alba, Bra e Mondovì. Insomma, è tutta una provincia a essere unita dall’arte, per “Cuneo Provincia Futura”, una grande mostra a cielo aperto, scandita da dieci videoinstallazioni luminose e sonore, ideate dal regista e show designer Alessandro Marrazzo. Il progetto è promosso da Fondazione CRC e le proiezioni luminose saranno attive e fruibili dal giovedì alla domenica, dalle 19 alle 22.30, fino al 21 novembre 2021.
«Abbiamo iniziato a lavorare a Cuneo Provincia Futura in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni: volevamo promuovere una manifestazione capace di far riflettere sui grandi cambiamenti in corso e, insieme, far rivivere alle persone l’emozione di partecipare a un evento dal vivo, pur con le necessarie attenzioni dettate dall’emergenza sanitaria», ha dichiarato Ezio Raviola, Vice Presidente della Fondazione CRC. “Cuneo Provincia Futura” vuole essere un progetto di valorizzazione territoriale, per portare l’arte in luoghi considerati “periferici” ma ricchi di suggestioni e di possibilità, anche grazie alle collaborazioni con le amministrazioni locali, con gli enti e le imprese del territorio, «Che hanno creduto in questo progetto», ha continuato Raviola. Il Vice presidente ha spiegato anche come i temi al centro delle installazioni siano connessi alle attività della Fondazione CRC e ai suoi obiettivi per i prossimi anni, nell’ambito del Piano 2021-24, che metterà al centro tre termini chiave: +Sostenibilità, +Comunità, +Competenze.
«Ho cominciato a pensare al progetto di Cuneo Provincia Futura nei giorni di inquietante irrealtà che hanno caratterizzato il 2020», ha precisato Alessandro Marrazzo, ideatore della mostra. «Questo strano periodo ha fermato il tempo, ma ha anche fermato in un certo senso il futuro. Ripensare il futuro era il tema sul quale volevo coinvolgere il pubblico. Volevo rendere quelle facciate, quelle strade, quelle piazze protagoniste di una nuova vita: per questo la luce e tutte le tecnologie più all’avanguardia sono le protagoniste di questa mostra ed è così che ho realizzato le dieci installazioni come una grande orchestra, in cui gli strumenti musicali sono diventati luci, videoproiezioni, laser, scenografie, suoni».
A Cuneo le videoinstallazioni sono sei, tutte incentrate su argomenti urgenti della contemporaneità, vere sfide per il futuro. Sulla facciata di Palazzo Vitale, sede della Fondazione CRC, un cucciolo di robot è il protagonista di una serie di videoproiezioni dinamiche, emblema di una presenza sempre più massiccia delle macchine nella nostra vita quotidiana. L’asse di via Roma, con un fulcro nella piazzetta del Grano, diventa in un fiume in piena per riflettere sulle conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento degli oceani, con un set tridimensionale di 30 metri e un videomapping immersivo a 360°. Nel cortile del Complesso di Santa Croce, una porzione di foresta pluviale ricreata in un caleidoscopico cubo porterà a ragionare sulla deforestazione raccontando il suo ciclo vitale inserito in una scenografia luminosa creata da ledwall, videoproiezioni e luci architetturali.
Due le videoinstallazioni ad Alba. In piazza Risorgimento il tema è quello delle arti, prerogativa della creatività umana la cui esclusività è messa in dubbio dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale: la Cattedrale di San Lorenzo fa da supporto a gigantesche videoproiezioni che mettono a confronto l’arte prodotta nei secoli dall’uomo e la nuova arte generata dalle macchine. A Bra, la videoinstallazione di “Cuneo Provincia Futura” è collocata sulla facciata di Palazzo Garrone, in piazza Caduti della Libertà, e sarà dedicata al tema delle conquiste spaziali, da Galileo a Marte. Infine, le pareti della Torre Civica del Belvedere, nel rione Piazza, A Mondovì, fanno da supporto alla videoinstallazione 3D dedicata al tema del tempo, alla sua percezione e alla sua misurazione.
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