L’idea, covata da tempo, si realizza adesso inaugurando il 13 aprile con un’esposizione site-specific, Environments, di Vittorio Corsini che sarà protagonista di un “gemellaggio” con la Galleria Frediano Farsetti di Milano dove dopodomani (5 aprile) si aprirà Unstable, il primo atto del progetto che accomuna due realtà molto diverse tra loro: la Galleria Farsetti, attenta essenzialmente ai maestri storici del Novecento, e Arte in Fabbrica, uno spazio nuovo nato grazie all’antica consuetudine con l’arte contemporanea dei suoi “animatori”.
Il progetto culturale e lo spazio Arte in Fabbrica prendono forma all’interno di alcuni locali di Gori Tessuti & Casa attorniati da circa 10 milioni di metri di tessuto e da un’enorme quantità di mobili e oggetti provenienti perlopiù dall’Oriente. Un mondo magico e curioso cui negli anni hanno attinto costumisti e scenografi per creare le loro realizzazioni per importanti film. Sono usciti da questi magazzini, tra gli altri, i tessuti per Il Gladiatore, Anna Karenina, Robin Hood, La La Land, Aladdin e poi la saga cinematografica I Pirati dei Caraibi e le serie televisive Marco Polo o Il Trono di Spade. Più volte sono passati di qui Gabriella Pescucci, Dante Ferretti o Penny Rose ma tante sono state anche le collaborazioni per il teatro e in particolare per gli spettacoli d’opera. L’azienda, che più che un magazzino commerciale assomiglia a una Wunderkammer colma di tessuti variopinti ma anche di strani oggetti provenienti da paesi lontani, ha nel tempo servito anche da set di posa per fotografie d’autore e non di rado è frequentata da artisti in cerca di stoffe e oggetti per le loro opere.
Se, da un lato, il tessuto ha creato una liaison con il mondo della celluloide da quell’altro lato la passione per l’arte contemporanea dei fratelli Gori ha fatto il resto. “Arte in Fabbrica” nasce, infatti, dall’esigenza di portare l’arte in luoghi insoliti al di fuori degli spazi canonici come musei e gallerie e farla vivere in modo diretto. Arte e vita dunque ma anche Arte è vita. Spazi comuni dove affrontare stimoli diversi da quelli strettamente lavorativi hanno sempre fatto parte della filosofia della famiglia Gori che della “condivisione” ha fatto la sua bandiera. Arte in Fabbrica sarà uno spazio versatile aperto a tutti – clienti, amici, dipendenti e comuni cittadini – durante l’orario di lavoro dell’azienda che periodicamente si rinnoverà con esposizioni, ma che ospiterà anche performance, reading e incontri e sarà rivolto anche alla moda e al design. Uno spazio in divenire dove incontrare e far incontrare artisti, collezionisti e addetti ai lavori, ma anche avvicinare la gente comune al mondo dell’arte contemporanea.
Gori Tessuti per Unstable di Vittorio Corsini – vista dell’azienda
Il progetto Vittorio Corsini – Unstable | Environments è a cura di Marco Scotini e segna un “inizio” per tutti e due i partner dell’iniziativa: per la Galleria Frediano Farsetti significa, infatti, aprirsi al mondo dell’arte più strettamente contemporaneo e quindi orientarsi verso un nuovo corso; per Arte in Fabbrica significa invece l’apertura di spazi in genere deputati ad “altro” e impiegati per accogliere l’arte in tutte le sue molteplici forme e declinazioni.
Una scommessa quella di Fabio e Paolo Gori che parte da lontano, una consuetudine pluridecennale con questo mondo, dove “collezionismo” non è stato solo mero acquisto di opere ma essenzialmente ha significato entrare in contatto con gli artisti, stabilirci un rapporto, spesso anche d’amicizia, e seguirli nel loro excursus lavorativo. Quindi lo spazio di Arte in Fabbrica è la naturale conseguenza di un modo piuttosto personale di “stare” nel mondo dell’arte: accompagnare gli artisti più noti, incoraggiare i più giovani. Insomma rivolgersi ai tanti artisti, prevalentemente italiani, che seppur meritori nell’ampio e variegato panorama del mercato e nella critica, non hanno sempre trovato una piena rispondenza.
Al primo piano del magazzino di via Vittorio Emanuele a Calenzano, lo spazio espositivo, inglobato nell’azienda ma al contempo autonomo, è molto ampio, circa 700 metri quadrati, particolarmente luminoso e molto adatto sia ad accogliere pitture e sculture ma anche installazioni e performance e recentemente ha servito anche come set cinematografico. Qui si svolgeranno le iniziative che avranno cadenza quadrimestrale, le scelte saranno frutto della sensibilità di Fabio e Paolo che di volta in volta si confronteranno direttamente con gli artisti per creare insieme progetti ad hoc.
“Arte in Fabbrica” prende vita in un milieu culturale intriso di arte e artigianato e, dunque, potrà essere sia uno strumento al servizio dell’arte in senso canonico, ma anche un veicolo per stimolare, proporre e scoprire cose nuove che Fabio e Paolo Gori avranno voglia, nel tempo, di condividere con gli artisti, gli amici e con tutti coloro che abitualmente frequentano la loro azienda.
Enrica Ravenni
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