Le Biennali Invisibili: la nuova frontiera delle manifestazioni culturali

di - 1 Febbraio 2021

Onirici, sognanti, reali, immaginari: sono i vari luoghi delle Biennali Invisibili. Il progetto, che nasce per essere vissuto e fruito completamente online, è stato creato da Animali Domestici (Alicia Lazzaroni e Antonio Bernacchi), Tijn van de Wijdeven ed Eduardo Cassina, commissionato dal Goethe-Zentrum Baku e curato da Alfons Hug.

Ispirato alle storie delle “Città invisibili” di Italo Calvino, le undici Biennali Invisibili, si sviluppano in una serie di scenari fittizi creati dall’autore del progetto e accompagnati da un testo critico di un contribuente esterno. Ammirare queste biennali è possibile visitando il sito web e immergendosi in un ambiente completamente tridimensionale. Ogni biennale ha un nome differente, un tema e delle peculiarità che la distinguono. Come la biennale di “Eccessa” dove tutti possono dare un valore alla produzione culturale mondiale, “Puerrilia” la biennale creata e fatta per i bambini, la biennale di “Rexia” la più antica degli eventi culturali conosciuti dagli umani, oppure “Generica”, la biennale impossibile da dimenticare per la sua insignificanza.

Gli undici artisti creatori di questi spazi immaginari e gli undici contributor – provenienti dal mondo dell’architettura, arte, sociologia e cultura – propongono, attraverso questi spazi immaginari, le loro riflessioni e pensieri critici sul circuito delle biennali internazionali.

Durante quest’anno difficile, in cui biennali e manifestazioni artistiche sono state cancellate o posticipate, il curatore delle Biennali Invisibili e direttore del Goethe-Zentrum Baku, Alfons Hug, ha dichiarato che sono nate per creare «qualcosa di più concettuale». Gli artisti, quindi, non sono stati invitati ad andare a Baku ma sono stati chiamati a inventare undici fittizie, biennali immaginarie attraverso l’utilizzo di un «nuovo format che è adatto per questo tempo dell’arte contemporanea».

La biennale così si è trasformata non più in una manifestazione fisica – composta da un luogo, un tempo e uno spazio specifico – ma si è reinventata per conformarsi alle necessità e gli obblighi che ci impone il periodo che stiamo vivendo.

I visitatori di queste biennali invisibili si possono spostare virtualmente all’interno degli ambienti tridimensionali ideati attraverso la combinazione di modelli e texture provenienti da piattaforme di condivisione di modelli 3D. Di fondamentale importanza è la componente scritta associata a ogni biennale; il testo infatti è stato creato dall’autore del progetto combinando e adattando tralci del testo originale delle “Città invisibili” di Calvino ed emulando volutamente il suo stile di scrittura. I contributori, invece, sono stati invitati a commentare, esponendo diversi metodi di pensare e interpretare la peculiarità della biennale, stimolando conversazioni eterogenee. Tutti questi elementi di diverse provenienze – sia visuali che testuali – vanno così a comporsi insieme creando una sorta di ready-made virtuale.

Possiamo percepire la componente “invisibile” delle biennali poiché non esistenti in uno spazio fisico reale ma, allo stesso tempo, trovando una loro dimensione virtuale. Le biennali invisibili danno forma a una volontà di estraneazione dalla realtà componendo qualcosa di fittizio e fuori dagli schemi. Allo stesso tempo, si pongono come un centro di scambio, incontro e discussione che non ha limiti di fruizione. Il che, di questi tempi, è una cosa rara da sperimentare.

Articoli recenti

  • Mostre

Oscar Giaconia protagonista al MAC di Lissone con MOCKUPAINT

Curata da Stefano Raimondi, MOCKUPAINT di Oscar Giaconia al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone rimarrĂ  aperta fino al 26 gennaio…

27 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

Perturbante e in dissolvenza: la migliore architettura del 2024 non è muscolare

Il 2024 l'ha dimostrato, l'architettura roboante e instagrammabile è giunta al capolinea. Forse è giunto il momento di affinare lo…

26 Dicembre 2024 16:30
  • Design

A Roma si racconta una fiaba attraverso una mostra collettiva di design

Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…

26 Dicembre 2024 12:48
  • Libri ed editoria

I migliori manga usciti nel 2024, da rileggere durante le feste

Sei consigli (+1) di letture manga da recuperare prima della fine dell'anno, tra storie d'azione, d'amore, intimitĂ  e crescita personale.…

26 Dicembre 2024 12:00
  • Arti performative

Marcella Vanzo ha riaperto a Milano un laboratorio intensivo sulla performance

Aperte fino al 2 febbraio 2025 le iscrizioni per la sesta edizione di TMN, la scuola di performance diretta dall’artista…

26 Dicembre 2024 8:22
  • Mostre

Emilio Vedova. Questa è pittura, la grande mostra al Forte di Bard

Fino al 2 giugno 2025 il Forte di Bard dedica una mostra a Emilio Vedova, maestro indiscusso della pittura italiana…

26 Dicembre 2024 0:02