Apriranno a maggio le due nuove sedi di Gallerie d’Italia, il polo museale e culturale di Intesa Sanpaolo: martedì 17, a Torino, nella sede storica della Banca di Palazzo Turinetti, in Piazza San Carlo, saranno inaugurati i cinque piani, di cui tre ipogei, dedicati alla fotografia e al Barocco piemontese, mentre sabato, 21 maggio, verrà presentata la nuova sede delle Gallerie d’Italia di Napoli a Palazzo Piacentini, con spazi triplicati rispetto agli attuali. Se in questo caso si tratta di uno spostamento nell’edificio adiacente a quello già conosciuto di Palazzo Zevallos, per il capoluogo piemontese sarà invece un museo nuovo di zecca, il quarto delle Gallerie d’Italia, dunque, dopo quelli di Milano, Vicenza e, appunto, Napoli. Entrambi i progetti sono firmati da Michele De Lucchi – AMDL Circle.
Insomma, buone notizie, che si aggiungono a quelle “distensive” di cui scrivevamo ieri, con il direttore generale dell’Ermitage, Michail Piotrovsky, ad annuncia il passo indietro del Ministero della Cultura russo rispetto alla richiesta di restituzione delle opere in prestito per la mostra “Grand Tour”, attualmente in esposizione alle Gallerie d’Italia di Milano.
D’altra parte, per esporre le oltre 35mila opere d’arte di proprietà del gruppo bancario – il cui valore economico è inserito a fair value nel bilancio dal 2017 – c’è bisogno di spazio e che sia quello giusto. Le sedi delle Gallerie, infatti, oltre a essere già uffici della Banca, possono essere considerate tra gli esempi più notevoli e suggestivi di architettura in Italia. Nel Piano d’Impresa 2022-2025, presentato di recente dal Consigliere delegato e CEO Carlo Messina, è previsto l’ampliamento anche degli altri due musei della Banca, a Milano e Vicenza, portando entro il 2025 al raddoppio degli spazi espositivi complessivi delle Gallerie d’Italia, da 14.200 metri quadrati a 30mila metri quadrati.
Il progetto architettonico trasformerà gli spazi di Palazzo Turinetti in un luogo in cui fotografia e video arte documenteranno e rifletteranno sui temi legati all’evoluzione della sostenibilità ESG Environmental, Social, Governance. Le “Gallerie d’Italia – Torino” saranno quindi sede dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, con circa 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane. In esposizione anche una selezione di opere dalle collezioni del Gruppo, tra cui il ciclo pittorico dell’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, di proprietà della Banca. Spazio anche alla tecnologia, con una sala multimediale dotata di 17 proiettori 4K in grado di offrire al visitatore la sensazione di essere letteralmente immersi nelle immagini e nei video.
La Direzione del museo torinese è affidata a Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici e Direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal Vicedirettore Antonio Carloni, già direttore del Festival internazionale Cortona On The Move. In occasione dell’inaugurazione degli spazi espositivi sarà presentata la mostra “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia” di Paolo Pellegrin, un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi. In mostra anche una selezione di immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, “Dalla guerra alla luna. 1945-1969”, che documenta il miracolo economico fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna.
A Napoli sarà invece inaugurata la nuova sede delle Gallerie d’Italia nel monumentale edificio storico dell’ex Banco di Napoli progettato dall’architetto Marcello Piacentini, in via Toledo 177. Le “Gallerie d’Italia – Napoli” triplicano gli spazi attuali di Palazzo Zevallos Stigliano, portandoli a 10mila metri quadri. Si tratta di un intervento architettonico di grande impatto che attualizza l’edificio senza snaturarne il pregio storico. Il cantiere di Palazzo Piacentini è stato avviato nel 2020 mantenendo la continuità sia delle attività bancarie ospitate nell’edificio, che di quelle espositive di Palazzo Zevallos Stigliano.
L’ampiezza degli spazi pone le Gallerie napoletane al pari di grandi musei nazionali, con criteri museologici e museografici che si allineeranno agli standard internazionali. Sarà esposta una selezione di dipinti e sculture di ambito napoletano e meridionale dagli inizi del XVII ai primi decenni del XX secolo, a partire dal capolavoro della collezione Intesa Sanpaolo, il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio. Tra gli altri artisti, spiccano i nomi di Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Gaspar van Wittel, Anton Smink Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli. Sarà esposta anche una raccolta di disegni e sculture di Vincenzo Gemito. E un percorso specifico sarà dedicato alla collezione d’arte del XX e XXI, a cura di Luca Massimo Barbero, con opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Giosetta Fioroni, Carol Rama, Afro, Emilio Vedova, Gerhard Richter, Jannis Kounellis, Sol LeWitt.
Il grande salone al piano terra sarà dedicato alle mostre temporanee e alle iniziative culturali, mentre si potrà accedere liberamente alla caffetteria-bistrot e al bookshop. Tre aule didattiche, al primo piano, permettono l’ampliamento delle attività educative per le scuole e per pubblici specifici.
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