Oggi, 4 maggio, inizia ufficialmente in Italia la Fase 2, che dovrà accompagnarci dai tempi del Coronavirus a qualcosa d’altro. Sarà un nuovo inizio? Da una pagina bianca, superficie iconica del principio, colore dell’origine di una storia, inizieranno gli artisti coinvolti da Valentina Ciarallo in un progetto che prende spunto dalla copertina di Vogue Italia del mese di aprile 2020. In piena emergenza Covid-19, Vogue Italia sceglieva di presentare il suo numero senza colore e senza immagini, per la prima volta nella storia della rivista che, fin dal suo primo numero – in Italia dal 1962 – ha segnato il passo dell’immaginazione e della comunicazione visiva e che, in questi mesi di quarantena, era scaricabile gratuitamente, come le altre pubblicazioni di Condé Nast.
«Una pagina bianca però che diventa un’opportunità, un invito per una nuova storia da scrivere», ha spiegato Ciarallo. Insomma, non si guarda indietro, il tempo passa rapidamente come se si sfogliasse e sono gli artisti, che manipolano idee e pensieri, a prendere la responsabilità di immaginare cosa potrebbe succedere, perché «L’idea non è indagare cosa hanno provato gli artisti durante la quarantena, ma cosa li spingerà a rimettersi in gioco», ha continuato la curatrice.
Il numero di aprile di Vogue sarà consegnato a 50 artisti visivi e ognuno di loro lavorerà manualmente sulla copertina bianca come una tela, attraverso linguaggi e media differenti. «Interpretare il futuro per creare una nuova pagina dell’arte. Cosa ci aspetta, come ricostruire i desideri e come tradurli. Una storia da raccontare, una storia per ricominciare, una storia per il domani. Sarà il punto di vista degli artisti italiani di oggi, espressione della nostra società, a dar vita alla ripartenza. Rinascita: si inizia da una pagina bianca, da un silenzio nuovo che abbiamo provato per pensare al futuro con occhi diversi e maggior consapevolezza».
Marco Raparelli, Giovanni De Angelis, Stanislao di Giugno, Mauro Di Silvestre, Giuseppe Pietroniro, Vincenzo Simone sono alcuni tra gli artisti che stanno aderendo all’iniziativa e altri se ne aggiungeranno, entusiasti di ricominciare a lavorare su qualcosa di fisico, ci ha raccontato Ciarallo, ma anche di potentemente visionario, come può esserlo una copertina. La raccolta delle opere, in pezzi unici, farà parte di una mostra collettiva e a ogni copertina sarà accompagnato un podcast che racconta la genesi dell’opera.
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