Sono dei punti luminosi di Milano, anche in questi tempi bui. Gli schermi digitali di Luxottica fanno ormai parte del paesaggio urbano meneghino e, in questi ultimi giorni, ci daranno un nuovo motivo per alzare lo sguardo. Luxottica e Pinacoteca di Brera hanno infatti annunciato una nuova collaborazione per dare visibilità all’arte: fino al 20 dicembre, gli schermi posti nelle vie e nelle piazze di Milano, come quelli in piazza Cadorna, piazza Cordusio e Corso Matteotti, si illumineranno con i colori, i dettagli e le emozioni di sei tra i capolavori più rappresentativi della collezione del museo.
«L’arte è tra le eccellenze italiane più note al mondo. Per questo Luxottica, azienda che rappresenta l’eccellenza dell’eyewear “Made in Italy” a livello internazionale e da sempre porta avanti iniziative di promozione e tutela del patrimonio culturale nell’ambito della propria visione di sostenibilità, ha lanciato a Milano un progetto innovativo di valorizzazione dell’arte», spiegano dal Luxottica, azienda fondata nel 1961 da Leonardo Del Vecchio e, oggi, la più grande produttrice mondiale di montature per occhiali da vista e da sole. Diffusi in tutto il mondo, infatti, sono circa 20mila schermi digitali, tutti interconnessi, sia nelle grandi piazze internazionali, come Times square a New York o Covent garden a Londra, che nei negozi gestiti direttamente dall’azienda, circa 10mila.
L’impegno di Luxottica nella promozione e nella valorizzazione della cultura, rientra nell’ambito del più ampio progetto Luxottica for Art, iniziato con la Biblioteca Ambrosiana. In collaborazione con lo storico istituto cittadino fondato nel 1607, il marchio ha portato nelle piazze milanesi sei fra le più note opere della collezione permanente dell’Istituto, dal 19 ottobre al 15 novembre. In quel caso, le opere erano la Canestra di frutta di Michelangelo Merisi da Caravaggio, il Vaso di fiori con gioiello, monete, conchiglie di Jan Brueghel il Vecchio, L’Arco della Pace a Milano di Giovanni Migliara, il Paesaggio invernale con pattinatori di Hendrick Avercamp, il Ritratto di Musico di Leonardo da Vinci e il Ritratto di Dama di Giovanni Ambrogio De Predis.
«L’iniziativa, resa possibile grazie a un dialogo costruttivo tra Luxottica e le istituzioni museali cittadine, ha come obiettivo quello di rendere l’arte accessibile a tutti, permettendo di riscoprirne il valore e mostrando l’immenso patrimonio culturale che ci circonda, in una logica di restituzione di bellezza alla città dove il Gruppo ha la propria sede direzionale», continuano da Luxottica.
Per questa nuova tappa di Luxottica for Art, sui display prenderà vita la storia della città, raccontata attraverso quella di due grandi collezionisti che hanno donato alla Pinacoteca di Brera le loro preziose collezioni di arte moderna: Emilio Jesi, con la Rissa in Galleria di Umberto Boccioni e la Camera Incantata di Carlo Carrà, e Lamberto Vitali, con due opere di Giorgio Morandi, Natura Morta e i Fiori. A queste si aggiungono due tra le opere più conosciute e celebrate del museo: la Sacra conversazione di Piero della Francesca, nota come Pala di Brera, e la Predica di San Marco ad Alessandria d’Egitto di Gentile e Giovanni Bellini.
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