Una installazione immersiva e interattiva per esplorare il proprio benessere emotivo: è Mandala Lab @BAM, è stata realizzata grazie al contributo interdisciplinare di vari artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Laurie Anderson e Apichatpong Weerasethakul, e sarà visitabile fino al 21 aprile presso BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, accessibile gratuitamente tutti i giorni in Area Meli da un pubblico di ogni età. Con questo progetto, sviluppato in collaborazione con il Rubin Museum of Art di New York, BAM ha dato avvio al Programma Culturale 2024 che, ideato e diretto da Francesca Colombo, presenterà oltre 300 appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti.
«Le code pazienti per visitare il Mandala Lab @BAM e la grande partecipazione di pubblico di ogni età, molte associazioni no profit, scuole e famiglie provenienti da tutta la Lombardia, che tornano anche più volte per approfondire il percorso proposto nelle sue diverse sfaccettature sono un segnale di risposta importante ad una tematica di grande attualità – quella del benessere emotivo», ha dichiarato Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella. Tutti i lunedì mattina, su prenotazione, sono previste specifiche attività per le scuole con percorsi dedicati alle tematiche dell’emotività. «Sono felice che il programma culturale di BAM sappia intercettare nuovi bisogni della comunità e offrire progetti di respiro internazionale».
Oltre ad Anderson e Weerasethakul, numerosi altri protagonisti hanno contribuito alla creazione di questa grande opera esperienziale, tra cui l’artista visivo Palden Weinreb, gli artisti interdisciplinari Sanford Biggers, Tenzin Tsetan Choklay, Amit Dutta e Wang Yahui, il profumiere Christophe Laudamiel e musicisti internazionali come Sheila E., Billy Cobham, Peter Gabriel, Evelyn Glennie, Sarah Hennies, Taku Hirano, Huang Ruo e Shivamani. Orgoglio, attaccamento, invidia, rabbia, ignoranza. Sono i cinque stati emotivi attraverso cui i visitatori sono invitati a viaggiare, per esplorare la complessità del proprio mondo interiore. Nella tradizione buddhista tibetana, infatti, questi complessi stati mentali possono essere trasformati in saggezza mediante pratiche specifiche che utilizzano un mandala come guida.
Questo percorso di apprendimento emotivo comprende video, musica, sculture di luce, gong sospesi sull’acqua e profumi, in un padiglione diviso in cinque stanze, di cui quella centrale è dedicata all’ignoranza, intesa come inconsapevolezza di sé e della realtà. Ognuna delle sale è incentrata su uno stato mentale negativo che, attraverso piccole azioni ed esperienze capaci di coinvolgere lo spettatore, fa da viatico per una conoscenza più profonda, incoraggiando un dialogo sul benessere emotivo.
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