Manifesta unisce Marsiglia. Online, per ora

di - 14 Maggio 2020

«Marsiglia e la sua regione possono diventare fonte di ispirazione per un modello rinnovato di vivere insieme, in una città influenzata da diverse generazioni?» è la domanda che il team di Manifesta 13 si è posto, probabilmente troverà una risposta rinnovata alla sua riapertura.
L’ultima edizione di Manifesta si è tenuta a Palermo nel 2018, è stata considerata come l’edizione meglio riuscita e ha introdotto diverse novità che hanno visto in Marsiglia la città perfetta per ereditare e prolungare questa nuova ricerca sul campo: Marsiglia infatti, come Palermo, è una città portuale che detiene una posizione storica all’interno del Mediterraneo: da sempre contraddistinta da un vivere insieme di diverse culture e civiltà. La missione di Manifesta, da cui deriva il nome stesso, è sempre stata quella di manifestare l’arte nel suo viaggio itinerante attraverso l’Europa rendendo centrale e fondamentale, al tempo stesso, una riflessione e attenzione su come si è evoluta, negli anni, la situazione europea. Con Palermo ha acquisito centralità il concetto di “coesistenza” come questa possa essere coltivata in un paese in cui continua a governare l’individualismo e la paura dell’altro, di colui che viene definito “estraneo”. Marsiglia ora si chiede non solo se questa coesistenza possa esistere, ma anche e soprattutto come possiamo unirci per far nascere nuove forme di cura e legami di solidarietà.

Team Artistico Manifesta 13: Stefan Kalmàr, Alya Sebti, Marina Otero Verzier, Katerina Chuchalina

L’eredità di Manifesta 12 a Marsiglia

Manifesta 13 quindi è il tentativo di innalzare ed elevare l’eredità lasciata da Manifesta 12. Ecco perché il titolo Traits d’union.s (dove la “s” finale è voluta per evidenziare la pluralità di istituzioni e persone attive e partecipanti a Manifesta 13) che equivale al nostro “trattino”: il segno che unisce e collega due elementi, legando due parole distinte senza fonderle in una sola. Manifesta siamo noi, non io o tu. Come per Palermo, la tredicesima edizione è stata preceduta da uno studio urbano: la biennale quindi è entrata nella stratificazione della città affinché potesse apportare dei cambiamenti che fossero in grado di perdurare negli anni. I luoghi di Manifesta 13 pertanto sono dei luoghi di incontro, confronto, dialogo e discussioni con la speranza che catalizzino i desideri del presente in un cambiamento durativo. Traits d’union.s crea spazi e momenti condivisi affinché persone e idee si incontrino trasformandosi così in una biennale interdisciplinare, socialmente impegnata e basata sulla ricerca mirando a lasciare nella città ospitante un’eredità sostenibile che superi la durata dei suoi programmi e progetti. Manifesta 13 avrebbe dovuto aprire le sue porte il 7 giugno tuttavia, a causa dell’emergenza, la riapertura è stata rimandata a data da destinarsi. Oltre all’apertura ufficiale, diversi erano gli incontri già calendarizzati che avrebbero dovuto anticipare il suo inizio. Tuttavia, Manifesta che punta sull’incontro, lo stare insieme e la condivisione, non ha abbandonato il suo pubblico spostandosi, al momento, sui suoi canali social e multimediali. Innanzitutto ricordiamo che il programma della biennale è stato organizzato in tre parti: Traits d’union.s (progetto principale), Le Tiers Programme (iniziativa del dipartimento educativo e di mediazione), Les Parallèles du Sud (eventi collaterali). Gli Invisible Archives costituiscono una parte fondamentale de Le Tiers Programme: prevedono 8 mostre e una serie di programmi pubblici in cui gli archivi sono visti come punto di partenza per una riflessione e riattivazione di storie attraverso prospettive artistiche sottoforma di dialogo.

Manifesta Marsiglia

Passeggiate, workshop e playlist quotidiane

Tutte le mostre sono disponibili online al sito www.archivesinvisiblesmarseille.org ed è possibile anche visitare e seguire la pagina Instagram @archives_invisibles_marseille. Inoltre, sulla pagina Facebook ogni lunedì viene proposta la Monday Playlist, che è sempre correlata a una mostra di Invisible Archives o comunque di artisti che stanno collaborando con Manifesta 13. La domenica invece si trasforma in Sunday Walk, attraverso fotografie Manifesta ci accompagna alla scoperta dei luoghi e della città di Marsiglia e della biennale stessa insieme a un audio documentario che racconta la storia e guida il pubblico in questa esperienza virtuale. Le parole sono le protagonista anche dei podcast Behind the Scenes una serie di conversazioni organizzate da Radio Grenouille in cui gli ospiti raccontano la loro interpretazione di Traits d’union.s sempre disponibili sul sito di Manifesta 13. Le tour de Tous les Possibles è invece il workshop, ora online, che vede come protagonisti gli abitanti di Marsiglia, provenienti da diversi quartieri e background, invitati a condividere la loro visione della città e a immaginare insieme il futuro di Marsiglia. Manifesta 13 rimane quindi fedele alla sua volontà di unione e condivisione anche online, confronto che ora risulta sempre più centrale e necessario, riflessioni su come possa essere il futuro, soprattutto dell’arte, in linea con i cambiamenti sociali e culturali, devono coinvolgere la totalità della società e Manifesta potrebbe avere la capacità e l’esperienza di gestire un simile dibattito.

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