Marco Polo 700, le celebrazioni a Venezia, tra mostre, progetti e incontri pubblici

di - 10 Gennaio 2024

Il suo nome rievoca immediatamente viaggi avventurosi e popolazioni lontanissime, immaginari fantastici, scoperte meravigliose. Eppure Marco Polo nacque a Venezia, nel 1254, e nella stessa Serenissima morì, il 9 gennaio 1324 e oggi, a 700 anni dalla sua scomparsa, la sua città ne celebra l’eredità, con una serie di iniziative pubbliche di carattere scientifico, espositivo, letterario, culturale. L’organizzazione sarà curata da un Comitato Nazionale, riconosciuto con decreto del Ministero della Cultura a firma di Gennaro Sangiuliano, su istanza del Comune e dell’Università Ca’ Foscari, con proponente il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e come presidente del Comitato Scientifico e Coordinatrice dei progetti la rettrice Tiziana Lippiello.

Marco Polo, l’attualità di un’avventura

Era il 1271, quando un giovane Marco Polo partiva per la Cina per accompagnare il padre in una spedizione commerciale. Il lungo viaggio sulla Via della seta durò più di tre anni, attraverso Turchia, Persia, Afghanistan e il Deserto del Gobi. Ma Marco Polo sarebbe rimasto in Oriente 25 anni, diventando consigliere e alto funzionario del Gran Khan Kublai, l’imperatore mongolo che allora regnava sul territorio cinese.

Tornò a Venezia nel 1295, all’età di circa 40 anni, dopo averne vissuto 17 in Cina e altri sei o sette in viaggio. Qui prese parte a una battaglia navale tra veneziani e genovesi, durante la quale fu fatto prigioniero. Ed è in questa circostanza che raccontò le sue memorie a Rustichello di Pisa ed è qui che nasce il Milione, un capolavoro della letteratura di viaggio e tra le prime enciclopedie geografiche. Un trattato storico e geografico, un libro di esplorazioni, ancora oggi considerato un pilastro della cultura letteraria.

«Marco Polo è conosciuto per aver scoperto l’Oriente lontano. La sua storia di grande viaggiatore è una storia che via mare e via terra ha dato origine al legame con quelle culture e popolazioni lontane», ha commentato il sindaco di Venezia e presidente del Comitato promotore Luigi Brugnaro, che ha evidenziato l’attualità della sua figura: «Come dialogare con altre culture senza rinunciare alla propria identità? Come regolare i rapporti tra i popoli e le città? Come trasmettere il saper fare e l’operosità? Le terre ed i mari che ha visitato nel suo viaggio lungo più di vent’anni, spesso ora sono aree critiche dal punto di vista diplomatico. Grazie anche al ricordo di Marco Polo, Venezia vuole dare ancora una volta un messaggio di speranza, di pace e di fratellanza. Per questo siamo aperti a ricevere nuove proposte».

«Raccontare oggi Marco Polo permette di capire come le relazioni fra diverse società, culture e come le rotte verso l’Oriente, non abbiano smarrito importanza e attualità», ha proseguito Mariacristina Gribaudi, presidente di Fondazione Musei Civici di Venezia. «Per i nostri Musei è un’occasione preziosa per raccontarsi con diverse iniziative, ponendo in dialogo le straordinarie collezioni civiche con prestiti eccellenti, provenienti dalle maggiori istituzioni europee e asiatiche, come nella grande mostra in programma a Palazzo Ducale: un esempio eccezionale di come un’esposizione e le celebrazioni di un centenario siano momenti indispensabili di confronto e diplomazia culturale. Anche se oggi ogni parte del mondo è facilmente raggiungibile, l’incontro con ciò che è altro da noi può e deve destare ancora stupore e meraviglia, come fu per Marco Polo. Ricordare il suo viaggio nelle mostre e con le iniziative proposte da MUVE è un invito alla scoperta, alla conoscenza, alla comprensione».

Marco Polo 700: gli appuntamenti

Tra i momenti salienti delle celebrazioni del programma di Marco Polo 700, la mostra ospitata, dal 6 aprile al 29 settembre 2024, a Palazzo Ducale, museo della Fondazione Musei Civici di Venezia. Intitolata I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento, l’esposizione presenterà oltre 300 opere provenienti dalle collezioni veneziane e dalle maggiori istituzioni italiane ed europee, oltre a prestiti dei musei dell’Armenia, Cina, Qatar e Canada. Opere d’arte, reperti, manufatti e incursioni nell’opera letteraria del mercante veneziano per ripercorrere la geografia fisica, politica e umana dei suoi incontri in Asia, al centro de Il Milione, con un approfondimento dedicato proprio alla fortuna mondiale della sua opera letteraria tra Ottocento e Novecento, fino alle suggestioni della figura del mercante e della sua avventura nell’arte contemporanea.

Il primo appuntamento sarà al Museo di Palazzo Mocenigo, che apre al pubblico, dall’11 gennaio, L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou: in mostra, creazioni originali, tessuti e repliche di antichi abiti per raccontare la millenaria tecnica che ha reso celebre la seta della regione dello Jiangnan, ammirata e menzionata da Polo.

Tanti anche gli eventi del calendario cafoscarino per Marco Polo 700, per riflettere sulla vita e sull’opera di Marco Polo: il Ca’ Foscari Short Film Festival, Incroci di Civiltà Festival internazionale di Letteratura a Venezia, Teatro Ca’ Foscari, un Convegno Internazionale di studi filologici e storico-culturali su Marco Polo per fare il punto sullo stato degli studi filologici e storico-culturali su Marco Polo, sul libro poliano e su temi connessi.

L’Archivio Scritture e Scrittrici Migranti proporrà un’esposizione del lavoro effettuato dalle donne che risiedono presso la Casa Circondariale Femminile della Giudecca. Con gli scarti della seta, gentilmente offerti dalla Tessitura Luigi Bevilacqua, verranno prodotti dei quaderni con frasi su Marco Polo. Il progetto verrà presentato l’8 marzo a Ca’ Foscari. Inoltre, a Ca’ Foscari Esposizioni, nella sede centrale dell’Ateneo, nel mese di aprile si terrà un’esposizione di reperti provenienti dalla collezione dei musei dell’Uzbekistan, incluso il Museo statale d’arte del Karakalpakstan I. V. Savitsky.

L’elenco delle iniziative è in continuo aggiornamento ed è consultabile sul sito ufficiale leviedimarcopolo.it.

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