Si è tenuta in diretta streaming, sulla pagina Facebook di Palazzo Strozzi, la presentazione del nuovo progetto di Marinella Senatore, We rise by lifting Others (Ci eleviamo sollevando gli altri) curato da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi. Il progetto intende far riflettere sull’idea di comunità e di partecipazione in un momento storico in cui il distanziamento sociale è diventato parte della nostra vita quotidiana per fronteggiare l’emergenza dovuta al Covid-19.
We rise by lifting Others parte dalla grande istallazione disegnata dall’artista per il cortile dello storico palazzo fiorentino, ispirata alle luminarie tipiche della tradizione dell’Italia meridionale. La luminaria posta al centro del cortile «crea una piazza tanto fisica quanto ideale – ha spiegato il Galansino – per cercare un senso di vicinanza, comunità in un momento di distanziamento sociale e fisico». Difatti, essendo il cortile aperto ai visitatori, al contrario del museo, chiuso per le norme anti Covid, questa installazione è fruibile a tutti coloro che hanno la fortuna di passeggiare per le vie di Firenze. Galansino si è anche detto molto onorato di ospitare a palazzo Strozzi questa installazione, esposta per la pima volta in un museo italiano.
Marinella Senatore, artista multidisciplinare di fama internazionale, è conosciuta soprattutto per le sue performance, parate e manifestazioni di natura collettiva e partecipativa con le comunità di riferimento. Attraverso il suo lavoro, è stata in grado di coinvolgere più di 6 milioni di persone in oltre 23 Paesi del mondo. Con questo nuovo progetto, una sfida durante questi tempi difficili, Marinella Senatore – che in una nostra intervista ci raccontava la sua opinione sulla situazione dell’arte contemporanea ai tempi del covid – ha espresso il suo impegno e il suo senso di responsabilità come artista, continuando a portare avanti un lavoro di tipo comunitario proprio in questo momento in cui ce n’è maggior bisogno.
Infatti, sono in programma una serie di conversazioni con l’artista e il curatore ma anche workshop partecipativi con gruppi, istituzioni e associazioni che saranno incentrati sul rapporto tra individui e corpi. La stessa Senatore ha sottolineato che tali attività «Sono state create ad hoc e che non sostituiscono una programmazione di workshop che altrimenti sarebbero stati fatti in presenza». L’artista a tal proposito ha ricordato che già da diversi anni, tramite la School of narrative Dance e altre piattaforme da lei ideate, lavora online, «Con contenuti molto specifici che nascono per essere diffusi digitalmente».
Questo programma di incontri partirà con delle riflessioni sulle frasi delle luminarie, raccolte dalla stessa artista nel corso degli anni, per ragionare sulla relazione tra linguaggio verbale e non verbale. Attraverso una serie di frasi facilmente condivisibili, è possibile innescare una riflessione collettiva e partecipata sul concetto di comunità: “Just breathe you are enough” (Respira tu sei abbastanza) o la citazione che ha dato il nome al progetto, “We rise by lifting others” (Ci eleviamo sollevando gli altri) e che proviene da una frase scritta sulla t-shirt di un manifestante a New York negli anni ’70. Il tutto viene concentrato nella struttura della luminaria: un’architettura che crea uno spazio di socializzazione e comunione, anche se effimero.
Le conversazioni partiranno il 10 dicembre con Maria Grazia Chiuri, la direttrice artistica delle collezioni donna Dior, e continueranno con tante altre personalità internazionali nel mondo dell’arte e della cultura, come la curatrice spagnola Chus Martinez, l’economista Pier Luigi Sacco e il collettivo russo Pussy Riot.
Il progetto è promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
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