Materia Nova. A Roma, l’arte delle nuove generazioni a confronto

di - 30 Dicembre 2021

Con la mostra “Materia Nova” la Galleria d’Arte Moderna di Roma apre le porte alla contemporaneità ospitando alcune tra le realtà più innovative del panorama romano. Le sale del museo romano diventano occasione di autorappresentazione per gli artist run space della città, dando vita a un progetto la cui pluralità di voci e poetiche non trova riscontro in nessun’altra esposizione. Il dispositivo museale, solitamente focalizzato sulle proprie collezioni o su mostre di stampo più tradizionale, si contamina con l’arte del momento e quest’ultima varca le soglie dell’istituzione per plasmare nuovi spazi.

Una mostra senz’altro complessa e dalle molteplici visioni che proprio nell’impossibilità di unificare e chiudere le diverse realtà che la animano trova la sua forza. Come gli spazi dove questi artisti hanno scelto di operare, la Galleria si trasforma in luogo di sperimentazione, presentando al pubblico la straordinaria varietà di approcci non solo all’arte, ma anche al suo tradizionale contenitore. In alcune sale le opere cambiano di settimana in settimana, in altre si offre una riflessione fuori dagli schemi sull’idea di museo, mentre ci si imbatte in moderne wunderkammer. Nonostante si tratti di spazi indipendenti, paralleli quindi al circuito istituzionale, in questo caso è proprio la natura stessa del museo a creare quel delicato equilibrio che rende “Materia Nova” un unicum.

La fotografia che questa mostra restituisce è mutevole, in divenire e ancora da mettere a fuoco. Niente viene offerto come statico e già storicizzato, ma si accompagna il visitatore in una narrazione ancora in corso, i cui esiti sono tutti da scoprire. Un hic et nunc sospeso nel tempo che racconta solo una piccola, ma preziosa, parte di quanto sta succedendo nella scena romana degli ultimissimi anni.

Il progetto espositivo, curato da Massimo Mininni, è un’attenta analisi sui giovani artisti che operano in studi collettivi, in spazi di dialogo e interazione, in cui le singole individualità sono costantemente stimolate proprio da questa condivisione. Il frammento di un discorso molto più ampio e articolato che coinvolge non solo la produzione delle ultime generazioni, ma anche come si sceglie di esporre e fruire l’opera e quali luoghi sono diventati i centri deputati per l’arte di oggi.

Molti di questi atelier si trovano in ex aree industriali (come cartiere, carrozzerie, fabbriche di ombrelloni) e ospitano al loro interno diversi artisti, alcuni in maniera permanente, altri tramite collaborazioni temporanee. Anche a livello di poetica, “Materia Nova” restituisce la grandissima molteplicità di intenti e approcci, non solo arti visive, ma poesia performativa, scrittura e curatela hanno trovato nella dimensione dell’artist run space il luogo per dedicarsi senza condizionamenti alla produzione artistica.

La selezione ha portato nella Galleria d’Arte Moderna otto realtà che raccontano gli ultimi anni dell’arte contemporanea a Roma, e, soprattutto, mostrano il presente: un’autorappresentazione che dal singolo artista si espande ai diversi spazi fino ad una visione d’insieme, un’istantanea della produzione artistica romana fermata in un momento di attualità, già pronto a cambiare.

Alle otto sale espositive si affianca un’ulteriore sezione, all’inizio del percorso di visita, dedicata al volume Vera (progetto di Damiana Leoni e pubblicato dalla casa editrice Quodlibet), una documentazione fotografica degli oltre cinquanta artisti presenti in mostra e della ricerca portata avanti nei loro spazi attraverso gli scatti realizzati da quattro giovani fotografi: Eleonora Pecorella, Salvatore Emanuele, Marta Scotti e Mohamed Keita.

Segue poi un percorso che si presta ad essere modificato e attraversato più volte, in una successione di sale che si offrono come spaccati rappresentativi delle nuove proposte artistiche selezionate: CASTRO – Contemporary Art STudios ROma (Trastevere), CONDOTTO 48 (Torre Angela), OFF1C1NA (Quadraro), OMBRELLONI (San Lorenzo), PAESE FORTUNA (Pietralata) POST EX (Centocelle), SPAZIO MENSA (Via Salaria), SPAZIO IN SITU (Tor Bella Monaca).

I diversi quartieri di Roma, periferici e non, si incontrano nel centro storico in un’indagine sulle pratiche artistiche contemporanee. Fino a marzo sarà possibile cogliere lo spirito delle nuove proposte, in continua trasformazione e disseminate in tutta la città, ma per questa speciale occasione riunite sotto uno stesso tetto.

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