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Memorie condivise in riva al mare: la Pratica Inevasa di Gino d’Ugo arriva in Liguria
Progetti e iniziative
Tra i vicoli di Tellaro di Lerici, negli scorci che si affacciano sulla scogliera, il piccolo Oratorio di Santa Maria in Selàa, incastonato tra il borgo e il mare, accoglie nei suoi spazi espositivi il terzo appuntamento de La pratica inevasa di Gino d’Ugo, a cura di Lori Adragna e di Dimora OZ. Il progetto, in continuo divenire, prosegue i primi due appuntamenti presso il 16 Civico di Pescara nel 2019 e la Recidencies KaOz in Palermo nel 2020, contraddistinto, come entrambi i precedenti incontri, dall’approccio relazionale e partecipato. Il pubblico è coinvolto nel completamento dell’opera, intesa come luogo della memoria individuale e collettiva, rievocata in una miscellanea di laici ex-voto, da apporre nella cornice suggestiva, anche nel suo richiamo etimologico all’ara, dell’Oratorio in Selàa.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2020/09/oratoriodiTellaroPhAndreaLuporini-756x1024.jpg)
Affascinato dalle composizioni votive, dagli oggetti, dagli scritti, dalle immagini e dalle offerte apposte lungo le mura, identificate e reinventate quali spazi di ritualità apotropaiche vecchie e nuove, l’artista indaga e reinterpreta questi luoghi in cui speranze, rifugi e desideri dell’intimo assumono dimensioni collettive, divenendo espressione di un rapporto con l’elemento sacrale, ricercato in uno scambio simbolico personale, che si affaccia in percorsi culturali condivisi.
Tasselli e sedimenti nel dialogo infinito con la storia sembrano orme mute di invocazioni senza risposta, pratiche accumulate a cui non s’è dato corso e che permangono nella loro presenza, superando il dato materiale, moltiplicato in ricordi e memorie antiche. Da una forma devozionale, l’artista genera un processo partecipativo, invitando il pubblico a dispensare, in un dono anonimo, libero da dogmi e da professioni di fede, tracce simboliche di preziosi scrigni interiori, mondi reconditi ritrovati o persi nelle profondità nostalgiche di un rimpianto che si uniscono a esperienze, pensieri, intime espressioni.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2020/09/gino-ugo-pratica-inevasa-768x1024.jpg)
Le deposizioni segniche, prive di limitazioni rappresentative o realistiche, sono materia che risponde alle proprie leggi, trasmissibili e fruibili nella loro totalità, assumendo natura eminentemente sociale nel loro essere segni non narrativi, appartenenti a un linguaggio ampliato in un raccolto di confidenze e testimonianze da proteggere dall’oblio, valicando i confini di reminiscenze e singole identità ed entrando in un fluire collettivo.
La pratica inevasa ribalta il comune senso di richiesta disattesa – richiamante un linguaggio burocratico – liberando percorsi relazionali e personali nell’esternazione di ricordi o desideri inespressi, intesi come atto pubblico, come articolazione testimoniale, che si invera in un’azione condivisa in cui far sopravvivere realtà o evocazioni visive soggette alla dimenticanza. Il partecipante alla pratica entra a far parte di un deposito memoriale indomito e incontrollato, che l’artista elabora e organizza in un dialogo armonico e plurale, affinché le pratiche si estendano in altre forme e percezioni, in immaginari, metafore e simboli purificati dal quotidiano, dall’eclissi reiterata, superando le radici identitarie in cui si sono formate.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2020/09/gino-ugo-pratica-inevasa-2-768x1024.jpg)
L’esposizione di Tellaro presenterà il materiale raccolto nelle esposizioni precedenti, immagini, scritti, frasi, accresciuto nel suo insieme di nuove pratiche consegnate a mano il cinque e sei settembre nell’Oratorio di Santa Maria in Selàa o pervenute tramite mail all’indirizzo lapraticainevasa@gmail.com.
La pratica inevasa, intesa come processo in fieri, è parte di ARKAD, progetto installativo di produzione e interazione dinamica a cura di Dimora OZ e Analogique, in partnership con l’ESADMM ed è presentato da KAD – Kalsa Art District per Manifesta 13 – Les Parallèles du Sud, che comprende eventi, incontri, esposizioni in sinergia tra diverse cittadine del Mediterraneo. A novembre ARKAD aprirà la sua residenza artistica a Marsiglia promossa dall’Italian Council.