Mending and Unfolding, a Bologna un progetto a quattro voci e due luoghi

di - 12 Maggio 2022

Un lupo e un capriolo, Loupe e Biche, si osservano a breve distanza l’uno dall’altro, in cattività, separati da due gabbie, riflettono sul senso della libertà. Due neonati, Seymour e Dina, si conoscono per la prima volta nel reparto maternità, il giorno della loro nascita, e immaginano il futuro, lei dottoressa, lui soldato, con una dovizia di particolari tale da lasciar credere che tutto sia già avvenuto. Da queste due coppie archetipiche, il bene e il male, la cura e il disfacimento, da queste due situazioni narrative differenti e simili, accomunate da caratteri che si rispecchiano e completano l’uno nell’altro, prende le mosse “Mending and Unfolding”, progetto presentato da Greta Pasquini, nell’ambito di Art City Bologna 2022, a cura di MEMORI APS e con la collaborazione di Altopiano e Gallery16. Due snodi e due intrecci che si svolgono in parallelo, in due luoghi: l’installazione degli animali si trova all’esterno, sulla terrazza di Altopiano, in via Azzo Gardino 2, mentre quella dei neonati si trova presso Gallery16, in via Nazario Sauro 16/A.

Nata a Firenze, nel 1970, Greta Pasquini si è laureata in architettura e ha lavorato con Giancarlo De Carlo a Milano e Renzo Piano a Parigi, città dove vive tuttora. Nel 2009 ha lasciato l’architettura per l’arte visiva. La sua prima mostra personale è stata presentata nel 2015 alla Galerie Charlot a Parigi. Ha esposto le sue opere a “Enchanted Art Festival” al Château de Danpierre, in Francia, nel 2018, a “Joli mois de Mai” di Bienne, in Svizzera, nel 2019, al Salon d’Automne di Parigi nel 2012 e al Salon d’Automne di Tel Aviv nel 2012 e 2013. Nel 2009 ha partecipato a una esibizione collettiva alla galleria Weber & Weber di Torino che, nel 2017, ha inoltre ospitato la sua mostra personale “Mending”, primo capitolo del progetto “Mending and Unfolding”, in presentazione a Bologna.

La sculture di questo progetto sono create con i gesti della riparazione: rammendare, bendare, annodare, legare. Telecamere di sorveglianza riprendono l’ambiente in cui si trovano le installazioni, per trasmettere in diretta lo streaming visivo da uno spazio all’altro e viceversa, utilizzando televisori digitali e a tubo catodico come monitor. Il progetto ha previsto inoltre la partecipazione di Pasquale Sorrentino e Susanna La Polla De Giovanni, per il sound environment nei due spazi, di Antonella Di Tillo, per il visual environment, e di Michael Leyton.

Articoli recenti

  • Mostre

Homo Faber: The Journey of Life

La Fondazione Giorgio Cini e la cittĂ  di Venezia aprono le porte alla terza edizione di Homo Faber. L’esposizione, dedicata…

1 Settembre 2024 0:02
  • Mercato

Speciale case d’aste #2: Mediartrade

L’offerta di Mediartrade Casa d’Aste, dall’arte contemporanea agli orologi, punta a un pubblico sempre più internazionale

31 Agosto 2024 23:46
  • Libri ed editoria

Un libro al giorno. Arte e Social Media. Generatori di sentimenti di Kamilia Kard

Torna la rubrica "Un libro al giorno", per presentare romanzi e saggi, ultime pubblicazioni e grandi classici. Non solo arte…

31 Agosto 2024 15:00
  • Viaggi

Viaggi straordinari. Giulia Cenci in Bolivia

Nella rubrica Viaggi straordinari di exibart gli artisti raccontano esperienze fuori dal comune che li hanno portati a riflettere in…

31 Agosto 2024 13:50
  • Teatro

Gaza Ora, lettere di speranza e lacrime: lo spettacolo a Milano

Dopo il tutto esaurito a Londra, anche a Milano è stato partecipatissimo e sentito lo spettacolo teatrale tratto dalle lettere…

31 Agosto 2024 12:20
  • Danza

Vibrazioni mediterranee all’Oriente Occidente Dance Festival 2024: il programma

Oriente Occidente 2024: arriva alla 44ma edizione il festival di Rovereto che sfida i confini e le identitĂ  attraverso la…

31 Agosto 2024 10:10