Migliaia di opere, fotografie e cimeli storici appartenuti e riferiti a Pablo Picasso sono ora disponibili su un nuovo archivio liberamente consultabile online, per gentile concessione del Museo Picasso di Parigi. Il progetto di digitalizzazione rientra tra le attività principali del CEP – Centre d’Etudes Picasso, il nuovo centro studi dedicato alla ricerca sull’arte e sull’eredità di uno dei massimi pionieri delle Avanguardie artistiche del Novecento, una figura enorme per la cultura europea ma anche al centro di un ampio processo di reinterpretazione, per via dei suoi trascorsi biografici controversi.
«Il Centro Studi Picasso mira a diventare uno spazio di incontro dedicato all’opera di Pablo Picasso e alla sua ricezione nella storia delle arti, delle culture e della società del XX e XXI secolo. Il Centro Studi Picasso si propone di incoraggiare e promuovere la ricerca prodotta dal museo in un quadro di scambi scientifici con una comunità internazionale di ricercatori e artisti», spiegano dal museo parigino. In programma anche progetti di residenza per artisti.
L’apertura fisica del centro è prevista entro la fine dell’anno ma intanto, per favorire lo scambio e fornire materiali per sviluppare il dibattito, il Centro Studi fornirà un accesso online alle risorse del museo attraverso il suo portale documentario. Non solo le opere della collezione e gli archivi personali dell’artista, ma anche 19mila fotografie, molte delle quali mai viste prima dal pubblico, oltre alla documentazione della biblioteca del museo, che comprende saggi, cataloghi, atti di convegni e registrazioni video di conferenze. Nei prossimi anni verranno digitalizzati e caricati anche circa 200mila testi provenienti dagli atelier di Picasso.
Il pittore e scultore spagnolo è uno degli artisti più influenti del XX secolo, in particolare come cofondatore del movimento cubista con Georges Braque. Nato nel 1881, visse gran parte della sua vita in Francia e lì morì, a Mougins, nel 1973. Nel 1992 i suoi archivi di famiglia furono affidati allo Stato francese, che ne ha continuato il lavoro di tutela. Lo scorso anno, in Francia e in tutto il mondo si sono svolte molte mostre, per celebrare i 50 anni dalla sua morte, mettendo in evidenza l’influsso duraturo della sua ricerca, tra cui Picasso a Fontainebleau, al Museum of Modern Art di New York, e Dessiner à l’infini, una grande rassegna con circa mille opere su carta al Centre Pompidou di Parigi, in collaborazione con il Museo Picasso. Sempre nel 2023 è stato raggiunto anche un altro record: il dipinto del 1932 intitolato Femme à la montre, proveniente dalla collezione della defunta filantropa newyorkese Emily Fisher Landau, fu venduto da Sotheby’s per 139 milioni di dollari, il secondo prezzo più alto raggiunto da un’opera di Picasso all’asta.
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