11 aprile 2025

Milano Art To Date: un fine settimana di eventi, tra arte e design

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Gli itinerari per scoprire mostre, progetti ed eventi di questi ultimi giorni di Milano Design Week: oggi un lungo giro nel settore nord ovest della città, tra gallerie, musei e fondazioni

Immagine della mostra Ritratti entro uno specchio convesso, Fondazione Adolfo Pini, Milano, 2025. Ph. Alessio Pasqualini - Courtesy Fondazione Adolfo Pini

Con la Milano Art Week alle spalle, siamo già negli ultimi giorni della più famosa delle settimane milanesi, quella dedicata al design, con innumerevoli eventi, esclusivi e non, spesso accompagnati dall’arte contemporanea. Untitled Association è pronta ad accompagnarvi alla scoperta di queste iniziative, con nuovi itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati di design e arte. Sull’ultimo numero di exibart onpaper, la mappa completa.

 

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L’itinerario che proponiamo parte da fuori Milano, da Varedo (MB), che ospita per il secondo anno Alcova, rientreremo verso il centro città, passando da Primo Marella e Lia Rumma, un po’ più decentrate, per spostarci, passando dall’ADI Design Museum, nei pressi di Porta Volta da Cadogan e Kaufmann Repetto. Una sosta da Zazà Ramen, passando da Fabbrica Eos, e poi in Corso Garibaldi, con la galleria Antonia Jannone e la Fondazione Adolfo Pini, poco distante dall’Acquario Civico.

Milano, settore nord-ovest: gli appuntamenti di oggi

Oggi ci occuperemo del settore Nord-Ovest della città e partiamo da una segnalazione fuori porta, sebbene in quella direzione: Alcova. Alcova Milano 2025 colonizza Varedo – il comune brianzolo celebre per alcuni gioielli dell’architettura dei secoli XIX e XX -, forte del successo dello scorso anno, ampliando la sua presenza su quattro sedi distinte: l’ex fabbrica SNIA e le serre Pasino, accanto a Villa Bagatti Valsecchi e Villa Borsani già utilizzate per l’edizione precedente. Queste nuove sedi ampliano il dialogo sul design oltre gli ambienti domestici, concentrandosi sull’interazione tra materiali, processi industriali e il recupero di spazi architettonici abbandonati da parte della natura.

Immagine dell’installazione di Atelier dell’Errore, Alcova Milano 2025, Villa Borsani, Varedo (MB), 2025. Ph. Piergiorgio Sorgetti – Courtesy Atelier dell’Errore e Alcova

Le serre Pasino, un tempo sede di una delle più grandi coltivazioni di orchidee bianche d’Europa, offrono uno spettacolare scenario naturale, invitando i visitatori in un regno in cui la natura interagisce con le opere esposte. Un dialogo tra l’organico e i resti artificiali dell’espansione suburbana di Milano. L’ex fabbrica SNIA, un sito chiave nella storia industriale italiana, si distingue come un gioiello dimenticato del razionalismo milanese. La ciminiera della fabbrica e le linee pulite e geometriche delle sue facciate in vetro raccontano la storia di un’epoca diversa. Accanto, Villa Bagatti Valsecchi, con il suo straordinario contesto storico residenziale, e Villa Borsani, un gioiello architettonico perfettamente conservato, continuano a svolgere il ruolo di contenitori esclusivi per il design e (anche) l’arte.

Una doverosa segnalazione, tra tutte, vogliamo riservarla alla presenza a Villa Borsani di The Golden Age, il progetto di Atelier dell’Errore che, in presenza del celebre camino di Lucio Fontana e nel rispetto dell’architettura dello Studio Borsani, presenta un monolite rosso (Red Idol) e un monolite nero (Black Idol): Red Idol accoglie l’icona in foglia d’oro di un essere simile a un drago, ispirato alla genealogia “sangiorgionesca” delle ceramiche di Fontana su un monoblocco di AdE-tex, mentre Black Idol condensa la sua energia iconoclasta in un unico blocco di grafite pura, che contiene simbolicamente in sé il grado zero di ogni disegno a matita del passato e del futuro.

Joël Andrianomearisoa, Le terrain de jeu de tous les possibles, 2024. Olio su tela (195x135cm). Courtesy l’artista e Primo Marella Gallery

Torniamo in città, per dedicarci al nostro percorso e partiamo da via Valtellina e da Tokotany, la mostra personale di Joël Andrianomearisoa inaugurata in prossimità della Milano Art Week da Primo Marella Gallery. Tokotany è il termine malgascio in questo caso utilizzato per evocare un luogo di incontro e di socializzazione. Quando le persone visitano il tokotany, incontrano gli altri e li conoscono. In relazione a questo concetto, l’artista ha scelto di presentare un progetto che renda omaggio a tutte le prime volte – di ogni tipo di esperienza – e si concentri unicamente sulla scoperta, su azioni che sono come certezze, ma che restano sempre soggette alla costante tensione della sperimentazione.

Gian Maria Tosatti, TRAUMA, 2025. led sign and iron tubes (256×950×222cm). Ph. Marco Dapino – Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano | Napoli

Spostiamoci verso la galleria Lia Rumma in via Stilicone per nuova mostra personale di Gian Maria Tosatti. Es brent! (Brucia!) è un progetto che si sviluppa sui tre piani dello spazio espositivo e raccoglie opere prodotte tra il 2023 e il 2025. Un filo conduttore molto forte le collega, registrazioni che l’artista ha prodotto in questi anni particolarmente intensi di crisi e di guerre che hanno sconvolto l’occidente. Il riferimento, già nel titolo, è ad un testo di Mordechai Gebirtig, poeta e autore di canzoni popolari Yiddish. Il progetto è presentato in concomitanza con l’opera Paradiso, presso i Magazzini Raccordati della Stazione Centrale di Milano ed entrambe le mostre sono da considerarsi come due movimenti di un’unica azione diretta che l’artista intende fare sul presente.

Dirigiamoci verso il Centro, in particolare immergiamoci nel quartiere cinese di via Paolo Sarpi e scopriamo le numerose iniziative di ADI Design Museum, il museo che la città del design per antonomasia ha finalmente dedicato al design stesso. La sinergia distintiva tra designer, artisti e industria trova espressione nella mostra Best of Both Worlds: ITALY. Arte e Design In Italia 1915 – 2025, curata da Stefano Casciani con progetto di allestimento e grafico di Piero Lissoni/GraphX, e nell’opera editoriale che l’accompagna, evidenziando con forza la carica di energia e la motivazione romantica che da sempre guidano il design italiano: il miglioramento della condizione umana, realizzato attraverso l’armoniosa fusione di funzionalità ed estetica. In evidenza nel percorso della mostra, materiali inediti – scritti e visivi – che svelano il pensiero progettuale dietro il design italiano e il suo dialogo costante con l’arte.

Usciamo dal lato di via Bramante e continuiamo lungo la stessa via, per raggiungere all’interno di un silenziosissimo cortile la sede milanese di Cadogan Gallery di Londra, che ospita Stanza, l’ultima personale di Sam Lock. Il percorso espositivo si alterna tra due nuclei, il primo composto da cinque grandi tele accomunate dalla dimensione e dal processo creativo: Lock usa per tutte il medesimo rotolo di tela grezza, penna e inchiostro, e realizza le singole tele tagliandole, tendendole e incorniciandole con alluminio.

Immagine della mostra Sam Lock. Stanza, Cadogan Gallery, Milano, 2025. Ph. Pietra Studio – Courtesy Cadogan Gallery

Il secondo nucleo della mostra presenta invece un’installazione composta da 70 lavori, ognuno caratterizzato da segni, pennellate e aspetti differenti. Realizzati su carta composta da pannelli ricoperti di resina e poi levigati, i segni rimangono sospesi alla parete, in un gioco in cui si susseguono presenza e assenza, dando l’impressione di assumere la forma di note o lettere a formare un unico racconto inedito, o meglio, come lo definisce lo stesso artista, una mappa dello sguardo (Map of Looking).

Ramon Enrich, Napols III, 2025. Acrilico su tela (160x130cm). Courtesy l’artista e Cadogan Gallery

La mostra è visitabile anche domenica 13 aprile, infatti durante la settimana del design le sale della galleria ospitano Slow Roads, la prima collezione di mobili di LRNCE, lo studio di design con sede a Marrakech noto per fondere artigianato tradizionale e design contemporaneo. La prossima settimana, tenendo ritmi londinesi, già è pronta a partire la prossima personale di Ramon Enrich intitolata Architettura e Utopia (inaugurazione il 15 aprile).

Bice Lazzari, Esperienze, 1953 (dettaglio) Olio su tela (70x55cm). Courtesy Kaufmann Repetto e Archivio Bice Lazzari

Pochissimi passi, precisamente in via di Porta Tenaglia, Kaufmann Repetto ha recentemente inaugurato due mostre: la seconda personale che la galleria dedica alla pioniera del modernismo Bice Lazzari, in collaborazione con l’Archivio Bice Lazzari; e Ndakangavara di Kresiah Mukwazhi, artista originaria dello Zimbabwe che unisce attivismo e spiritualità per esplorare le diverse condizioni del corpo femminile.

Kresiah Mukwazhi, Unsupervised, 2025 (detail). Acrilico, parrucche e tessuti misti su tela (196x177cm). Courtesy l’artista e Kaufmann Repetto

Risaliamo verso viale Pasubio, da Fabbrica Eos, dove possiamo visitare Bronze Dialogues il nuovo progetto di Dario Goldaniga realizzato in collaborazione con la Galleria Luigi Proietti. L’esposizione racconta, attraverso una decina di opere, la poetica dell’artista milanese, presentando oltre alle sue celebri sculture e opere da parete, i primi esemplari di una nuova ricerca che abbraccia l’ambito del Design. Il progetto è stato ideato in collaborazione con Beyond Design Elements, ispirato a quello che è il titolo dell’edizione 2025 della Design Week: Mondi Connessi. Connessione tra arte e design, nel caso delle opere e della mostra di Galdaniga.

Immagine per la mostra Dario Goldaniga. Bronze dialogues, Fabbrica Eos, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Fabbrica Eos

Possiamo spostarci a questo punto da Zazà Ramen, per una meritata pausa di ristoro, ma anche per ammirare la bellissima pittura realizzata sulla parete principale del ristorante da Chung Eun-Mo e intitolata Arco. Nelle parole di Irene Sofia Comi: “Oltre ad aver dipinto l’arco al centro del locale nelle tonalità del verde-azzurro e del rosso pompeiano, ricordo dell’antica tecnica dell’encausto, l’artista coreana ha ideato un doppio arco sulle pareti, che sembra aprire lo spazio. Il dittico crea immaginari palchi dove il tempo è sospeso, atmosfere enigmatiche che ricordano le prospettive ardite dei paesaggi metafisici di De Chirico”. Come da tradizione il progetto sarà in vista fino alla fine di questo mese, per poi lasciare il posto a quello del prossimo artista. A chi toccherà il prossimo?

Immagine di Chung Eun-Mo, Arco, intervento site-specific, Zazà Ramen, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Zazà Ramen

Proseguiamo verso Corso Garibaldi, dove, al 125, da Antonia Jannone Disegni di Architettura, in occasione del Salone del Mobile 2025, segnaliamo l’apertura di Gaetano Pesce. Una festa per l’architettura: modelli, pensieri e disegni (fino al 13 aprile), realizzata in coproduzione con Studio Gaetano Pesce New York e Contemplazioni, società specializzata nella produzione di mostre d’arte, con all’attivo diverse collaborazioni con il noto designer.

Gaetano Pesce, Modello World Trade Center, 2002 (dettaglio). Courtesy Contemplazioni

In Corso Garibaldi, la Fondazione Pini riapre, dopo due anni di restauri all’edificio che la ospita, e presenta la mostra Ritratti entro uno specchio convesso, con opere di Marina Ballo Charmet, Francesco Bertocco, Rita Canarezza & Pier Paolo Coro, Stefano Cagol, Ermanno Cristini, Barbara De Ponti, Chiara Dynys, Giovanni Ferrario, GianMarco Porru, Luca Scarabelli, Valentina Vetturi e una reading room a cura di Alessio Pasqualini. Il progetto, a cura di Alessandro Castiglioni, intende ricreare un cortocircuito temporale con una serie di opere scelte per abitare gli appartamenti storici della Fondazione e per raccontare le storie di ritratti e autoritratti immaginari. Disegni, sculture, fotografie e video danno così la possibilità di aprire riflessioni sul dialogo tra arte e tempo, da una prospettiva non lineare. La mostra è in corso fino al 30 giugno.

Immagine della mostra Ritratti entro uno specchio convesso, Fondazione Adolfo Pini, Milano, 2025. Ph. Alessio Pasqualini – Courtesy Fondazione Adolfo Pini

Poco distante, riavvicinatisi al Parco del Sempione, il bellissimo Acquario Civico, che fa da sfondo a Pray for Seamen la mostra di Francesco Bellina curata da Aldo Premoli, aperta in occasione della Milano Art Week e visitabile fino al 27 aprile. La mostra unisce  luoghi di geografie diverse tra il Mar Mediterraneo e  l’ Oceano Atlantico: Trapani in Sicilia, le isole Kerkennah in Tunisia e Jamestown ad Accra, in Ghana, permettendoci di incontrare, attraverso le fotografie di Bellina, uomini e donne che fanno lo stesso mestiere – pescatori -, che osservano il declino dei mari e condividono le preoccupazioni per il loro futuro.

Immagine per la mostra Francesco Bellina, Pray for Seamen, Acquario Civico di Milano, Milano, 2025. © Francesco Bellina

Anche questa sera tornano le cene esclusive del format ChefsXArtists. Da Spazio Pio XI, solo su invito, Chef Silvio Battistoni si lascerà ispirare da Gianni Caravaggio presentato da Kaufmann Repetto; in occasione di miart e della Design Week di Milano, MAZE presenta una serie esclusiva di serate che mettono in dialogo artisti di spicco e chef sperimentali. Questi incontri offrono momenti privilegiati in cui l’alta gastronomia e l’arte contemporanea si intersecano, dando vita a sorprendenti sinergie estetiche. Quello di oggi è l’ultimo appuntamento, in attesa del party di chiusura di sabato alla Casa Flash Art.

Gianni Caravaggio La nebbia separa l’orizzonte dal sole, 2019. Alabastro bianco, fili sintetici (lunghezze variabili) (37x42x27cm). Courtesy l’artista e Kaufmann Repetto

ADI Design Museum, nei pressi di Porta Volta da Cadogan e Kaufmann Repetto. Una sosta da Zazà Ramen, passando da Fabbrica Eos, e poi in Corso Garibaldi, con la galleria Antonia Jannone e la Fondazione Adolfo Pini, poco distante dall’Acquario Civico

Milano Art To Date: venerdì, 11 aprile

Alcova

alcova.xyz

Villa Borsani – Via Umberto I, 148,

Varedo (MB)

Villa Bagatti Valsecchi – Via Vittorio

Emanuele II, Varedo (MB)

Pasino glasshouses – Varedo (MB)

Former SNIA factory – Varedo (MB)

At all venues in Varedo

Alcova Milano 2025

07.04 → 13.04.2025

 

Primo Marella Gallery

Viale Stelvio, 66 (entrance at via Valtellina, 31)

primomarellagallery.com

Tokotany

Joël Andrianomearisoa

27.03 → 17.05.2025

 

Galleria Lia Rumma

Via Stilicone, 19

liarumma.it

Es brent!

Gian Maria Tosatti

21.03 → 08.05.2025

 

ADI Design Museum

Piazza Compasso d’Oro, 1

adidesignmuseum.org

Best of Both Worlds: ITALY. Arte e Design In Italia 1915 – 2025”

Group show curated by Stefano Casciani

01.04 → 15.06.2025

 

Cadogan Gallery

Via Bramante, 5

cadogangallery.com

Slow Roads

LRNCE

07.04 → 13.04.2025

Architettura e Utopia

Ramon Enric

15.04 → 30.05.2025

 

Kaufmann Repetto

Via di Porta Tenaglia, 7

kaufmannrepetto.com

Bice Lazzari

02.04 → 24.05.2025

Ndakangavara

Kresiah Mukwazhi

02.04 → 24.05.2025

 

Fabbrica Eos

Viale Pasubio, 8/A

fabbricaeos.it

Bronze Dialogues

Dario Goldaniga solo show

02.04 → 03.05.2025

 

Zazà Ramen

Via Solferino, 48

zazaramen.it

Arco

Chung Eun-Mo site specific wall painting

→ 03.05.2025

 

Antonia Jannone Disegni di Architettura

Corso Garibaldi, 125

antoniajannone.it

Gaetano Pesce. Una festa per l’architettura: modelli, pensieri e disegni
08.04 →13.04.2025

 

Fondazione Adolfo Pini

Corso Garibaldi, 2

fondazionepini.it

Ritratti entro uno specchio convesso

Group show

01.04 → 30.06.2025

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