MyceliuMinds è il progetto ideato da Matteo Domenichetti e Milovan Farronato che si prefigge di inserirsi in una fruttifera e scivolosa terra di confine tra scienza naturali e arte – tra tecnologia speculativa e onironautica.
Presentato alla Casa degli Artisti di Milano, il progetto presenta moltissime sfaccettature – cross-medialità, cross-disciplinarietà, performance e molto altro. E il luogo della presentazione è significativo anche perchè segna l’inizio di una residenza d’artista che nei prossimi mesi ha in programma altre occasioni aperte al pubblico.
MyceliuMinds nasce nel 2019, pre-COVID, quando Domenichetti e Farronato si incontrato a un party di Gucci. Matteo Domenichetti, lavorando come print designer da Gucci, non solo porta la sua expertise creativa ma – con l’aiuto di Farronato – offre un’occasione di scambio e incontro nuova. Gli obbiettivi di questo progetto vengono presentate in una trilogia di video.
Il titolo riprende il concetto di micelio – il corpo del fungo formato da un insieme di filamenti intersecati fra di loro facendo da connettori – che si sposa perfettamente con la volontà di usare lo spazio digitale in modo improprio ma anche creativo, mescolando il vecchio e il nuovo insieme.
È curioso come questo incontro sia avvenuto grazie a una delle case di moda italiane più attive in campo artistico riuscendo a far incontrare due menti creative apparentemente molto diverse.
Il debutto di MyceliuMinds porta Domenichetti e Farronato a proporre un vero proprio scambio di identità digitale. Il risultati di questo scambio – di fatto un gruppo di illustratori e artisti in grado di ingannare gli algoritmi di Instagram scambiandosi password e rispettivi profili – aprono le porte a uno Swinging Club che stimola un modo diverso di vivere i social. Si rompe la magia del filter bubble disobbedendo alle regole preimpostate.
Il risultato è un primo video che documenta questo esperimento attraverso testimonianze e immagini rivelando nuovi scenari creativi da osservare – e chi lo sa, magari anche da sperimentare.
L’obbiettivo finale di Domenichetti e Farronato è quello di creare una rete fatta di scambio dove molti dei creativi coinvolti – fra cui Sagg Napoli, Maria Loboda, Sergio Bevario, Prem Sahib, George Henry Longly, Mathilde Rosier, Sissi, Christian Holstad, Camille Henrot, Goshka Macuga, Christodoulos Panayiotou, Beatrice Marchi e Paulina Olowska – potranno portare nel proprio immaginario creativo frammenti di altre menti creative.
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