Najm, a Napoli l’arte contemporanea apre terrazze, cortili e giardini

di - 23 Settembre 2021

A volte, per respirare un po’ basta potersi affacciare da un balcone. Quegli spazi aperti proiettati al cielo ma anche sulla strada, che respirano verso l’esterno ma si trovano in diretta prossimità degli ambienti domestici oppure del lavoro, diventeranno delle gallerie a cielo aperto per la seconda edizione di “NAJM Stelle, terrazze, cortili e giardini”. Nato da un’idea di Maria Pia Incutti e Anna Fresa, presentato da Fondazione Morra, Fondazione Plart – Hotel Costantinopoli 104, Fondazione Banco di Napoli, Associazione Zerynthia e DAFNA Gallery, il progetto si terrà dal 24 al 26 settembre e ci farà scoprire alcuni tra gli spazi esterni privati più suggestivi di Napoli, con una serie di momenti d’arte contemporanea.

Il progetto ebbe inizio lo scorso anno, «Con la consapevolezza, a seguito dell’improvvisa chiusura legata al lockdown, della necessità di riaprire i luoghi della cultura, favorendone sempre più la loro accessibilità», spiegano gli organizzatori. «La manifestazione porta alla luce l’importanza dell’arte come strumento utile a sanare il disagio emotivo della collettività, causato dal distacco forzato nel quale il momento pandemico ci ha costretto a vivere». Attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, questi luoghi si ampliano non solo in senso “strutturale”, spaziale, ma anche ideale, «Diventando in tal modo segnali catartici di rigenerazione collettiva» da cogliere a cielo aperto. «L’arte ha da sempre avuto bisogno di un corpo a corpo diretto con il ricettore, di osservatori attenti, di domande senza risposte e soprattutto di condizioni che le consentano di vibrare in chi l’avvicina. Il programma di questa seconda edizione prende vita proprio da questo assunto e dalla sapienza di dovere apporre sulla città anche uno sguardo dall’alto, scrutandone, la moltitudine di giardini, terrazzi e cortili da utilizzare come luoghi di condivisione».

Si inizia venerdì, 24 settembre, a Casa Morra, con “Percorsi”, un trittico di progetti a cura di Vittorio Urbani. Partenza metaforica da Joseph Beuys, le cui opere sono esposte nella sale della sede della Fondazione Morra. Si prosegue poi con dei lavori di Maurizio Elettrico e si chiude con la Wunderkammer di Giuseppe Morra, una raccolta di segni e oggetti a segnare le tappe della storia della Fondazione.

Maurizio Elettrico

Sempre il 24 settembre, la Fondazione Plart presenta “Novecento: così lontano, così vicino”, a cura di Carlo Morelli, una mostra sotto le stelle che intende omaggiare la figura di Enrico Caruso nel centenario dalla sua scomparsa. Gli spazi all’aperto dell’Hotel Costantinopoli 104 si animeranno a ritmo di musica, tra spettacolo e design, intrattenimento e storia, con la proiezione del video Beffandomi così anche dell’infinito prodotto dalla Fondazione Plart e realizzato da NFI e con il concerto dal vivo That’s Napoli Live Show diretto da Carlo Morelli.

Nel cortile della Fondazione Banco di Napoli, Betty Bee, presenterà un’installazione di una grande scultura in ferro, accompagnata dalla proiezione del video animato della storia Vico delle fate, da lei scritta e narrata. «Come tutto il mio lavoro, il progetto nasce dall’esigenza e la necessità di trasmettere cambiamenti possibili…dal tragico al bello dal surreale al reale e dall’impossibile al fattibile! Un lavoro funzionale nel sociale…un messaggio di speranza e opportunità questo vuole essere la storia di vico delle fate!», dice Betty Bee. La favola sarà impaginata con illustrazioni originali dell’artista a colori che saranno distribuite al pubblico. Il progetto prevede, successivamente, un workshop con l’artista rivolto ai bambini, a cui farà seguito una mostra dei lavori da loro prodotti che si terrà all’interno della Fondazione.

Betty Bee

Il 25 settembre, negli spazi di Villa Piromallo, l’Associazione Zerynthia presenta un’installazione di Donatella Spaziani, a cura di Alberto Del Genio. Sulla facciata del palazzo saranno allestite delle carte disegnate, per ricostruire le decorazioni saccheggiate, trasformando l’architettura in una naturale scenografia.

Chiusura il 26 settembre, con Guardiani 21, installazione di Antonella Raio presentata da Dafna Gallery ed esposta ai Vivai Calvanese. Guardiani21 iniziò nel 2019, quando nello storico Vivaio Calvanese di via Foria, a Napoli, cadde un antico albero di cedro a seguito di una tempesta. La caduta perfettamente orizzontale del cedro ha rappresentato per l’artista motivo di riflessione sulla possibilità di dare vita a un’azione collettiva, con l’obiettivo di evidenziare l’opportunità anche in un evento spiacevole. Il 26 settembre, Raio creerà le condizioni affinché una parte dell’albero venga ricomposta dando la possibilità ai partecipanti di diventare protagonisti e futuri custodi della sua ricongiunzione.

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