19 novembre 2022

Nasce ARX-ITECTURE, nuovo progetto di arte e impresa

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Nasce ARX-ITECTURE, il nuovo progetto di arte e impresa a firma comune di Nicoletta Rusconi e Silvia Galbiati, con l'obiettivo di promuovere indistintamente i linguaggi dell’arte contemporanea e del design. Intervista alle fondatrici

ARX-ITECTURE. Nicoletta Rusconi e Silvia Galbiati

Accurato, ricercato e consapevole, il nuovo percorso è stato pensato promuovere indistintamente i linguaggi dell’arte contemporanea e del design, non più e non soltanto per avvicinare l’arte a un pubblico più ampio di appassionati e collezionisti, bensì anche, e soprattutto, per favorire l’incontro e il fluire di tutte le anime dell’arte negli spazi comuni, quotidiani, a misura d’uomo. 

La collaborazione, nata spontaneamente dal sogno condiviso di raggiungere sempre più mondi, uno in particolare, quello dell’interior, si fonda sull’unione di due donne, Nicoletta Rusconi e Silvia Galbiati, che sono nel tempo state incoraggiate dalle circostanze a unirsi in un sodalizio vincente. 

Le abbiamo incontrate, per farci accompagnare al cuore del progetto. 

ARX-ITECTURE

Come è nata l’idea di questo progetto? 

NR: «A pochi giorni dal primo compleanno di Bite&Go mi sono fermata a riflettere sul percorso che questo progetto, ed io con lui, stavamo facendo. Oggi Bite&Go conta tanti artisti che toccano davvero tutti i numerosi e variegati linguaggi dell’arte. All’insegna della ricerca costante e con le sue particolarità, dalla dimensione al range di prezzo, ho iniziato a guardare il progetto come un essere in potenza. Come dare allora a questa potenzialità, insita ed evidente in ogni singola opera, la possibilità di svelarsi? In quel momento ho chiamato Silvia, sapendo di potermi con lei confrontare su un profondo amore comune: l’arte. Non è scontato che un architetto ami l’arte come non è detto che un collezionista compri per un solo scopo. Io, per esempio, colleziono sull’onda dell’emozione che un lavoro provoca in me e sull’immagine che si crea ai miei occhi e alla mia mente vedendolo nella mia casa. Casa, inteso come spazio quotidiano, umano, vitale, è stato un prezioso punto di contatto tra me e Silvia. Abbiamo avvertito insieme e spontaneamente che quella via che stavo cercando si faceva strada nell’unione di un progetto ad ampio respiro, a firma comune, che legasse l’arte allo spazio da abitare, anche in termini imprenditoriali». 

SG: «L’incontro con Nicoletta, che conosco da trent’anni, nasce sicuramente dal tempo, che ha sempre fatto sì che le nostre vite si intrecciassero. Ma c’è di più: la forza delle idee che guida entrambe, la passione per quello che facciamo e in cui crediamo. Tra noi è sempre esistita una grande stima reciproca, c’è sempre stato quel “detto non detto” che celava un profondo rispetto l’una per l’altra, insieme con la stessa sensibilità e caparbietà  e voglia di entrare dentro nelle cose in modo non superficiale, professionalmente e umanamente parlando. ARX è nata con una telefonata. Nicoletta mi ha chiamata ed io ho risposto …ho risposto Sì …è davvero bastata una conversazione per iniziare a mettere sul piatto delle idee e arrivare alla definizione di un progetto comune ..un progetto che ha la presunzione di voler creare un linguaggio comune tra arte e architettura puntando sull’unicità e la forza dei contenuti».

Bite&Go, Spazio BANNER. Installation view

Che strade avete percorso, separatamente e insieme, per arrivare alla nascita di ARX? 

NR: «Nicoletta Rusconi Art Projects è nato come un progetto di arte e impresa. Fin da subito iniziai a collaborare, non solo a livello istituzionale, con la Biennale di Venezia, il PAC e la Triennale per esempio, ma anche strutturando nuove collaborazioni tra imprese e artisti. Posso ricordare tra tanti quanto ho fatto con Sheila Hicks e Pea White per MiArt e il gruppo Arnault. O, ancora, con Patrick Tuttofuoco per lo sviluppo e la realizzazione dell’installazione Watchmen commissionata in occasione dell’apertura di Spazio CISOM dal Gruppo di Milano del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Un ricordo altro è anche quando con uno Studio di Architettura affiancammo una laurenda per sviluppare da una sua tesi un progetto per il centenario di Lina Bo Bardi. Oggi Nicoletta Rusconi Art Projects si ramifica in ARTbite Bite&Go e Cascina I.D.E.A., cui va ad aggiungersi ARX che, esattamente come tutti gli altri miei progetti, intende sostenere gli artisti e dare alle persone, collezionisti e appassionati, un modo in più e un modo nuovo, di costruire con l’arte un legame con il proprio essere». 

SG: «Ho dedicato gli ultimi 20 anni della mia vita a imparare, approfondire, sperimentare sul campo, ricercare e perfezionare tutto ciò che riguarda l’architettura, la progettazione e ogni singolo aspetto necessario per realizzare creazioni dove nulla fosse lasciato al caso. Dalla cantieristica all’impiantistica, fino all’ illuminotecnica e l’idraulica. Sono aspetti puramente tecnici che a mio avviso si rivelano fondamentali nella concezione di progetti eccellenti e solidi. Sono un’architetto con una preparazione profonda, che lavora nella consapevolezza dei procedimenti che stanno dietro alla creazione di ogni cosa. Ho sempre inseguito il desiderio di unicità, prendendo le distanze dall’alienazione del prodotto industriale, a buon mercato e senz’anima. Così ho iniziato a disegnare pezzi unici e speciali, su misura, per i miei clienti, curandone ogni aspetto, dalla scelta del materiale, fino al dettaglio costruttivo e le fasi di produzione. Ho fatto nell’architettura qualcosa che Nicoletta fa nel mondo dell’arte dall’apertura di Fotografia Italiana, prima con la galleria, poi con Cascina I.D.E.A. e ora con ARTbite Project: investe sugli artisti, li segue passo passo nel loro cammino, li affianca e gli dà possibilità di crescere con grande sensibilità. Apprezzo molto il suo modo di investire nell’arte, un mondo che ha sempre avuto un ruolo importante nel mio percorso, sia nei miei progetti che nella mia vita personale come collezionista». 

Bite&Go. Spazio BANNER. Installation view

A chi si rivolge ARX e quali passioni e obiettivi lo animano? 

NR: «A tutti, e questo è qualcosa secondo me di straordinario. E in un certo senso di rivoluzionario, perché ARX è concretamente alla portata di chiunque desideri rintracciare nell’arte dei punti di riferimento, ognuno nel suo spazio. O a chi voglia rendere viva una casa, un giardino, un terrazzo, una barca, con l’arte, trasformando il proprio ambiente in un grande puzzle da comporre, dove ogni lavoro che entra è il pezzo che si incastra perfettamente. Così sono anche io, e questo è quello con cui animerò ARX: cuore, senza alcun preventivo calcolo economico».

SG: «Il nostro progetto vuole stimolare e alimentare la sensibilità di collezionisti, architetti professionisti e aziende che vogliano considerare l’arte come parte di un linguaggio trasversale, duttile e globale. Un linguaggio fluido che se compreso può aprire a un nuovo mondo creativo che senza limiti espressivi può dare vita a opere uniche e dedicate. Parimenti con ARX vogliamo dare all’arte, agli artisti e coloro che vi investono la possibilità di staccarsi dalla sola funzione espositiva e museale delle opere d’arte per favorire la loro presenza nello spazio. Penso a una carta d’artista in una stanza, a una colonna che vive, a un tappeto che sa di materia, a una lampada che trasforma la luce in poesia, a porte che danzano, a un tavolo o a delle sedie che raccontano una storia. Gli spazi sono infiniti, la creatività vuole essere infinita, con l’intento di far vivere e percepire gli spazi quotidiani come ambienti magici. Credo che la nostra proposta possa essere di grande interesse in quanto dà la possibilità a coloro che la vorranno sposare di interagire con gli artisti, creare con loro ed emozionarsi».

Quale è un sogno che vorreste realizzare con ARX? 

NR: «Portare l’arte in ogni angolo di ogni spazio umano e vitale! Immaginate nella vostra casa di poter camminare o alzare gli occhi al soffitto e riconoscere i vostri artisti, che avete scelto, voi con noi!

SG: «I sogni sono, per definizione, impossibili da realizzare, ma sono certa che ARX rappresenti davvero una possibilità. È qualcosa che “non c’è”, il cui obiettivo è abbattere i preconcetti di coloro che considerano l’arte solo condizionata dal mercato e dai trend del momento. La sensibilità, la raffinatezza e la conoscenza di Nicoletta, insieme alla mia preparazione di archietetto e interior designer, sono a mio avviso basi solide per la creazione di una commistione armoniosa e di valore. Ci impegneremo, insieme, per creare le giuste sinergie e dare vita a un linguaggio che unisca in un progetto comune e sempre innovativo».

Bite&Go, Milano, Spazio BANNER

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