La Biennale Itinerante del Sociale, progetto curato dell’Associazione Pachamama, alla sua prima edizione, sta già scuotendo il panorama culturale dell’intera penisola (e non solo), con il lavoro di tredici autori di fotografia di reportage provenienti da due continenti. Dallo scorso 4 maggio fino al prossimo 28 agosto, l’ambizioso progetto farà tappa in quattro città : Brescia, Roma, Genova e Iquique (Cile). Le mostre fotografiche, talk, workshop e proiezioni saranno ospitate in spazi museali, privati e pubblici tra cui: il MO.CA-Centro per le nuove Culture, le Officine Fotografiche, Palazzo Ducale, Museo Regional di Iquique.
La Biennale si configura come una vera e propria specola attiva. “Tramite la fotografia di reportage parliamo delle problematicità e delle contraddizioni della nostra modernità , con il suo carico di guerre umanitarie, crisi ambientali, migrazioni e razzismi. Le opere della BIS raccontano storie di diritti umani e ambientali, in un destino che intreccia il futuro dell’uomo e quello della terra che abita. L’obiettivo è creare una finestra sul mondo, per non lasciarci indifferenti. Per vedere, comprendere e agire consapevolmente. Per la costruzione di un mondo più informato e meno indifferente” queste le intenzioni programmatiche del progetto, spiegano gli organizzatori.
All’interno di ogni città le mostre, le proiezioni e i talk si svolgono nei centri e nelle periferie urbane, fino ai piccoli paesi limitrofi. Grazie al suo carattere itinerante il progetto crea e corrobora realtà sociali, economiche e culturali, assai diverse, costruendo reti e sinergie, pensando globale per agire a livello locale. Attraverso la costruzione di reti, genera così spazi d’incontro, per mostrare nuove prospettive di modelli e comportamenti sociali e sostenere la sensibilizzazione e l’educazione ai diritti. L’Associazione Pachamama che ha ideato il progetto, trae ispirazione da una parola che è metafora della Madre Terra, le cui radici crescono dall’Umano e dal suo rapporto con il Mondo. Pachamama promuove il dialogo e il confronto sulle tematiche legate al sociale, costruisce occasioni d’incontro, di scambio e di crescita. Una serie di eventi a cui vi consigliamo di non mancare, ecco l’elenco delle attività proposte da BIS.
Le mostre organizzate dall’associazione espongono le opere di tredici fotografi internazionali, tra cui autori pluripremiati, volti storici della fotografia italiana e alcuni tra i migliori giovani talenti internazionali; ognuno di loro è impegnato attivamente nel campo dei diritti umani e ambientali, tra questi Isabella Balena, Patrizia Riviera, Giambalvo&Napolitano, Paula Jesus, Pino Bertelli, Israel Fuguemann, Stefano Sbrulli, Dario De Dominicis, Joseph Gazzano, Johan Berna, Matteo Placucci, Murat Yazar
I talk mediante il racconto di testimoni diretti, fotoreporter, giornalisti e artisti realizzano spazi d’incontro per riflettere, dialogare e approfondire diritti, privazioni, contrasti e contraddizioni della società contemporanea. Tra gli ospiti dei talk, Gianfranco Missaia, Silvia Maraone, Alessandro Lucà , Pino Bertelli, Alessandra Ciattini, Pietro Gorlani, Tano D’amico, Paolo Virno, Beppe Caccia, Anna Frattini, Francesco Conte, Loreto Gonzales Barra, Paula Jesus, Dario De Dominicis, Stefano Sbrulli.
Con lo strumento di varie forme artistiche e il coinvolgimento attivo dei partecipanti, ogni workshop approfondisce puntualmente i temi del sociale, per favorire un senso di appartenenza e di contributo alla BIS. I workshop programmati saranno: Minutera e lumenprinting con Gabriele Chiesa, IdentitĂ , territorio e fotografia con Valentina Boner, Discorso sui diritti umani con Teodolinda Capocasale, Stefania Perrotta, Associazione 3Ă—21
Tutte le pellicole magistralmente selezionate, sono documentari d’autore ed esaminano il mondo da vicino, in continuo mutamento. Le proiezioni della BIS sono occasione di approfondimento su specifiche realtà , focus artistici sul presente. Tra i documentari: Donde los niños no sueñan (2022, durata 20’’min) di Stefano Sbrulli, Ghorba (2023, durata 15’’min) di Francesco Conte, A Life in Chains (2016, durata 26’’’min) di Manuele Marano e Federica Vairani, Maka (2023, durata 56″min) di Elia Mouatamid.
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrĂ luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…
10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…
Tra progetti ad alta quota e una mostra diffusa di Maurizio Cattelan, il programma del 2025 della Gamec si estenderĂ …
Lo spazio extra del museo MAXXI di Roma ospita un progetto espositivo che celebra la storia della Nutella, icona del…