Se in questi fine settimana settembrini siete dalle parti del modenese, ecco alcuni consigli per il ritorno all’arte dal vivo targati PAM! Privatissima Arte Modena, una serie di esposizioni cominciata lo scorso week end negli spazi di Palazzo Piella a Castelfranco Emilia. L’operazione è tanto semplice quanto necessaria: dare voce a una trentina di artisti contemporanei che operano in diversi ambiti, tra pittura, scultura, fotografia, video, installazione, ceramica e fumetto. Gli eventi saranno curati da Sergio Bianchi, Alessandro Mescoli, Federica Sala con i testi critici di Giorgia Bergantin e Maria Chiara Wang.
Il primo step di Palazzo Piella, visitabile fino all’11 ottobre, ha inaugurato con una collettiva di opere realizzate da Enrica Berselli, Fabio Bonetti, Giuliano Della Casa, Simone Fazio, Laura Forghieri, Pierfilippo Gatti, Barbara Giorgis, Marino Neri. Ciascun artista ha presentato anche un lavoro ispirato alla Divina Commedia, anticipando di qualche mese le celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. La mostra sarà visitabile fino all’11 ottobre 2020, qui tutte le info.
Si prosegue il prossimo 12 settembre, alle ore 17, all’interno della Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Ducale a Pavullo nel Frignano. L’allestimento sarà realizzato a partire dalle opere di Emanuela Ascari, Danilo Buccella, Andrea Capucci, Elisa Capucci, Andrea Chiesi, Carlo Cremaschi, Alessandro Formigoni, Mario Giovanardi, Pier Lanzillotta, Marco Luppi, Enrico Manelli, Davide Montorsi, Alice Padovani, Sergio Padovani, Federica Poletti, Laura Renna. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 7 novembre, per informazioni potete cliccare qui.
La terza e ultima sezione della mostra sarà inaugurata sabato, 19 settembre, alle ore 17, nel Torrione medievale di Castelnuovo Rangone. In esposizione, opere selezionate di Antonella Monzoni, Tommaso Mori, Beatrice Pucci, Gianni Valbonesi, Annalisa Vandelli e visibile fino al 18 ottobre. Qui le informazioni sull’accesso.
«Modena e la sua provincia sono luoghi di grande differenziazione culturale e stratificazione artistica. Da tempo avevamo abbracciato l’idea di una mostra vasta e corale, che esplorasse queste diversità autorali coinvolgendo numerosi artisti originari del territorio», hanno spiegato i curatori.
«Ciò che ci interessava era produrre una sorta di ricognizione, un atlante vivente dell’arte modenese, che tramite le opere, ne rappresentasse lo stato ai giorni nostri. Dopo due anni di gestazione, è nata “PAM! Privatissima. Arte Modena 2020”, un’esposizione in grado di parlare a tutti i visitatori, grazie anche alla realizzazione di un documentario (con la regia e la fotografia di Mauro Terzi) che raccoglie le testimonianze degli artisti coinvolti, per sottolineare il rapporto privato (da qui il titolo) che si crea tra ogni artista ed il proprio fare arte, svelato dai racconti di vita che vanno oltre le opere in esposizione».
Nel corso dell’esposizione saranno organizzati eventi collaterali e reading poetici. In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, disponibile in loco, con prefazione dei curatori, testi critici di Bergantin e Wang e versi inediti della poetessa Laura Solieri.
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